baleng
Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Probabilmente non si tratta di cromolito, ma di oleografia, che sarebbe la cugina grassa della cromolitoGrazie per le dritte. Mia nonna collezionava statuine di Capodimonte per cui ho alba di qualcosa per la distinzione delle ceramiche.
Il posto è un robivecchi, svuotatutto, contovendita.
La polvere regnava sovrana e alla fine avevo le mani nere.Al massimo c'era roba anni 70 per cui ho passato quasi tutto. C'erano 2 piatti Laveno dipinti a mano ma non mi piacciono le aragoste. Ho trovato un bicchierino tazzina di De Simone firmata che ho preso per un euro. Ho vagato per il posto e ho trovato anche 2 cromolito dei primi del novecento con cornicione (una è molto vecchia e me la faccio datare domani dal maestro di restauro).
Ho chiesto anche info sulla piantana e ne aveva una in contovendita degli anni 60 a 60 euro ma era parecchio rovinata. E' da sverniciare e da riprendere totalmente.
Come posso togliere l'alone della macchia d'acqua nel vestito della Madonna?
Vedi l'allegato 433769
Vedi l'allegato 433770

Vale a dire che la tecnica è simile, ma l'effetto più grasso, più pastoso. Solo che questo uso di materia grassa poi impregna la carta, che diviene fragile/fragilissima e si frantuma libidinosamente. Ne sono state fatte moltissime, non hanno pregio artistico ma solo decorativo. Magari col tempo



Sono tutte della fine 800, quindi non serve datarle. oleografìa nell'Enciclopedia Treccani
Non ho mai ripulito una oleografia. Se proprio dovessi, tenterei di spruzzare con un apparecchietto tipo pompetta profumi un po' di acqua ossigenata sopra la macchia, con minime dosi. Oppure solo sul segno con un pennellino appena intriso della stessa.
Ma io nulla dissi, dotto'.
