Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Oggi sfidando il caldo padano mi sono avventurata in uno dei miei mercatini pseudo-locali di cui mi piace molto la cornice... speravo di ritrovare il lavoro "sportivo"di cui discutemmo a suo tempo con Mambor... ovviamente la signora non c'era, oltretutto il posteggio era situato in una via oggetto di lavori pubblici e tanti banchi nel complesso mancavano.

Qualche acquisto non tutto in ambito artistico l'ho fatto comunque, riepilogando:
- n° 2 porcellane a 4 Euro, piattino/posacenere Schönwald Germany col disegno di una lepre ed una "fondina" Richard Ginori selezione esclusiva 8G, esattamente di questo tipo

VASSOIO RICHARD GINORI DECORO A MANO CERAMICA GINORI

- un foulard Lancetti in confezione bottiglia di spumante chiusa del 1961, divertente ma il contenuto non l'ho nemmeno visto per bene, a 2 Euro e credo non valga molto di più...

- n° 2 incisioni che avevo addocchiato a Gonzaga ed ho ritrovato, mi pareva un segno del destino non lasciarle perdere, anche se con cornice in parte da riassemblare, sul retro è riportata un'etichetta Giorgio Ferrari - Montale (MO) che non esiste più (non so se mercante o corniciaio), ho pensato a Giulio Cisari, per il soggetto e perchè in alcune firme sembra assomigli, ma chiedo aiuto perchè non sono molto convinta; entrambe per 15 Euro incluso uno scovolino gadget, per pulire l'interno delle bottiglie.

Vedi l'allegato 385034
E' proprio vero che come ogni scarrafone è bello a mamma soa, così noi tanto bravi a cercare per gli altri ci imbamboliamo proprio sui pezzi da noi stessi comprati .

Chi è Giorgio Ferrari


v. la firma sul sito. Poi anche bologna b-5
 
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Oggi sfidando il caldo padano mi sono avventurata in uno dei miei mercatini pseudo-locali di cui mi piace molto la cornice... speravo di ritrovare il lavoro "sportivo"di cui discutemmo a suo tempo con Mambor... ovviamente la signora non c'era, oltretutto il posteggio era situato in una via oggetto di lavori pubblici e tanti banchi nel complesso mancavano.

Qualche acquisto non tutto in ambito artistico l'ho fatto comunque, riepilogando:
- n° 2 porcellane a 4 Euro, piattino/posacenere Schönwald Germany col disegno di una lepre ed una "fondina" Richard Ginori selezione esclusiva 8G, esattamente di questo tipo

VASSOIO RICHARD GINORI DECORO A MANO CERAMICA GINORI

- un foulard Lancetti in confezione bottiglia di spumante chiusa del 1961, divertente ma il contenuto non l'ho nemmeno visto per bene, a 2 Euro e credo non valga molto di più...

- n° 2 incisioni che avevo addocchiato a Gonzaga ed ho ritrovato, mi pareva un segno del destino non lasciarle perdere, anche se con cornice in parte da riassemblare, sul retro è riportata un'etichetta Giorgio Ferrari - Montale (MO) che non esiste più (non so se mercante o corniciaio), ho pensato a Giulio Cisari, per il soggetto e perchè in alcune firme sembra assomigli, ma chiedo aiuto perchè non sono molto convinta; entrambe per 15 Euro incluso uno scovolino gadget, per pulire l'interno delle bottiglie.

Vedi l'allegato 385034

Le incisioni sono carine, considerato che non avevi un guru come Baleng al tuo fianco, te la sei cavata bene.
Un inizio promettente.:)
 
E' proprio vero che come ogni scarrafone è bello a mamma soa, così noi tanto bravi a cercare per gli altri ci imbamboliamo proprio sui pezzi da noi stessi comprati .

Chi è Giorgio Ferrari


v. la firma sul sito. Poi anche bologna b-5

Capito ho trovato un "industriale dell'acquaforte" che ha fatto l'outlet... boh... un pò nello spirito di Collezionissima??? Però le mie le trovo un pò più carine e meno inflazionate, non so se vale sempre il discorso dello scarrafone...

Grazie per l'incoraggiamento!!
 
Capito ho trovato un "industriale dell'acquaforte" che ha fatto l'outlet... boh... un pò nello spirito di Collezionissima??? Però le mie le trovo un pò più carine e meno inflazionate, non so se vale sempre il discorso dello scarrafone...

Grazie per l'incoraggiamento!!
Il paragone dello scarrafone era un po' ardito e non riguardava la qualità, ma il fatto che siamo tutti un po' presbiti e quando le cose ci riguardano personalmente le capacità di decifrazione che sappiamo mettere in atto per gli altri, ci vengono spesso a mancare. Sarà l'emozione, boh, però io insistevo a leggere Sigmund o Sigismund dove invece era abbastanza chiaramente scritto Ferdinand (Boberg), punto da cui poi @mantegna è risalito sino alla scoperta. Qui la grande SherLory Holmes aveva il nome e cognome sotto il naso, come in un racconto di Poe, e insisteva ad attribuirlo ad un mercante :specchio:
Il che dimostra l'utilità di un forum come mutua della decrittazione :gossip:
Quanto ai due pezzi, anche a me :wall: piacciono le vedute invernali e trovo che siano la cosa migliore di questo autore (come quella veduta di Bologna che ho linkato).
Peccato per l'outlet - ma tieni conto che è ormai anziano e le opere vorrà piuttosto darle via a qualunque prezzo prima di doverle abbandonare :benedizione: in mani sbagliate :help:
 
Avevo capito il senso dello "scarrafone"... ma non avrei davvero mai pensato che un'etichetta con tanto di logo e recapiti apposta sul cartoncino telato del retro si riferisse al'artista, che il venditore inizialmente aveva ipotizzato fosse mantovano leggendo un nome diverso, come ho fatto anch'io. Aveva poi strane sculture in legno a forma di conchiglie, incrostazioni marine tipo legname ripescate dal mare, belle ad es. per inserire un punto luce e farci una lampada da pavimento per una casa di vacanza.

Sull'utilità del forum per "socializzare" i dubbi mai avuto la minima incertezza, del resto è stato il mio battesimo del fuoco per interagire con voi, se ben ricordi, prendendomi e intemerata da qualcuno....:boxe:
Passi sulle litografie ma sulle acqueforti l'acquerellato rende davvero poco, capisco che serva a "togliere" la senazione di riproduzione e ad introdurre "la mano dell'artista" ma il risultato francamente offusca la pulizia al tratto.
 
Avevo capito il senso dello "scarrafone"... ma non avrei davvero mai pensato che un'etichetta con tanto di logo e recapiti apposta sul cartoncino telato del retro si riferisse al'artista, che il venditore inizialmente aveva ipotizzato fosse mantovano leggendo un nome diverso, come ho fatto anch'io. Aveva poi strane sculture in legno a forma di conchiglie, incrostazioni marine tipo legname ripescate dal mare, belle ad es. per inserire un punto luce e farci una lampada da pavimento per una casa di vacanza.

Sull'utilità del forum per "socializzare" i dubbi mai avuto la minima incertezza, del resto è stato il mio battesimo del fuoco per interagire con voi, se ben ricordi, prendendomi e intemerata da qualcuno....:boxe:
Passi sulle litografie ma sulle acqueforti l'acquerellato rende davvero poco, capisco che serva a "togliere" la sensazione di riproduzione e ad introdurre "la mano dell'artista" ma il risultato francamente offusca la pulizia al tratto.
Il vero amante della grafica rifiuta questi ibridi, che normalmente hanno uno scopo commerciale e non artistico. Per fortuna anche il mercato tende a svalutare invece che apprezzare.Infatti le tecniche grafiche già permettono di apporre il colore nei modi preferiti, e il vero artista si comporta in tal modo.
Un po' diversa la situazione per le carte geografiche antiche, ad esempio. Lì la coloritura coeva, impossibile allora in tali forme e per tali tecniche, è apprezzata, e tento più quanto più elegante. Per le coloriture posteriori si può facilmente e giustamente obiettare che il sentiment dell'epoca era o è ormai diverso, e dunque l'operazione appare un po' o molto arbitraria (in pratica vale per tutta la grafica antica). Diciamo che commercialmente il colore aggiunto aiuta a vendere agli sprovveduti, ma non aumenta il prezzo se non, talora, di poco, anzi se non fatto bene è peggio. Comunque questa è una divagazione rispetto alle tue due acquetinte. Che senza coloriture aggiunte sono più belle e interessanti.
Evito paragoni imbarazzanti :pig:
 
Il vero amante della grafica rifiuta questi ibridi, che normalmente hanno uno scopo commerciale e non artistico. Per fortuna anche il mercato tende a svalutare invece che apprezzare.Infatti le tecniche grafiche già permettono di apporre il colore nei modi preferiti, e il vero artista si comporta in tal modo.
Un po' diversa la situazione per le carte geografiche antiche, ad esempio. Lì la coloritura coeva, impossibile allora in tali forme e per tali tecniche, è apprezzata, e tento più quanto più elegante. Per le coloriture posteriori si può facilmente e giustamente obiettare che il sentiment dell'epoca era o è ormai diverso, e dunque l'operazione appare un po' o molto arbitraria (in pratica vale per tutta la grafica antica). Diciamo che commercialmente il colore aggiunto aiuta a vendere agli sprovveduti, ma non aumenta il prezzo se non, talora, di poco, anzi se non fatto bene è peggio. Comunque questa è una divagazione rispetto alle tue due acquetinte. Che senza coloriture aggiunte sono più belle e interessanti.
Evito paragoni imbarazzanti :pig:

Tutto sommato mi è andata pure bene, d'accordo che il tutto qualche tempo fa a Gonzaga era messo meglio, in particolare le cornici, ma la richiesta era stata almeno del doppio... e come dicevo, visto il marasma totale della merce proposta, la "coppietta" mi aveva davvero colpita. Ritrovarmela a metà prezzo in un nercatino secondario mi è parso davvero un segno del destino, oltretutto in un periodo in cui questo genere per dove bazzico io è davvero merce rara!!!
 
Inserisco anche qui una curiosa litografia che rappresenta una tempesta invernale, con grafica simile ad un fumetto, il venditore la riconduceva agli anni '50, forse per l'abbigliamento degli omini che indossano il cappello!!!
Vediamo se qualcuno può fornire il suo prezioso aiuto per identificare firma e provenienza.

Vedi l'allegato 381941

Della serie... eppure ritornano, non so come... ma finalmente sono riuscita ad identificare l'autore di questa grafica acquistata tempo fa, si tratta di Johannes Fessl (1947 - 1997) pittore, grafico ed illustratore austriaco, che ha studiato all'istituto superiore di grafica sperimentale di Vienna nel 1966 - 1970 ed ha una storia davvero triste. Nel 1983 tornato nel Waldviertel di cui era originario ha aperto con la moglie una galleria-atelier, dove ha lavorato con diverse tecniche rappresentando il proprio territorio e scene bizzarre di vita quotidiana. Morto improvvisamente nel 1997 la sua attività è stata proseguita da moglie e figlia nella galleria "Galerie Edition Zwettltal" che mi risulta sia stata successivamente chiusa. Ha tenuto numerose esposizioni in Austria e all'estero (Germania, Giappone, Russia, USA...) e numerosi lavori sono presenti in edifici pubblici. Gran parte del suo lavoro appartiene a privati e collezionisti. Ho visto che ha fatto qualche passaggio in aste Dorotheum ed è gestito anche da qualche galleria anche se finora non ha avuto ancora alcun riconoscimento nemmeno nel suo territorio... una storia davvero triste... Meglio fidarsi del primo istinto, alla fine ero quasi pentita di averlo acquistato per qualche Euro.
La grafica facendo un confronto con quella linkata pare degli anni '70, dovrebbe appartenere ad un ciclo denominato "Auf dem Weg".

Oberstrahlbach im NÖ Waldviertel - FESSL Johannes
Fessl Johannes Litho signiert 76
 
Ultima modifica:
Della serie... eppure ritornano, non so come... ma finalmente sono riuscita ad identificare l'autore di questa grafica acquistata tempo fa, si tratta di Johannes Fessl (1947 - 1997) pittore, grafico ed illustratore austriaco, che ha studiato all'istituto superiore di grafica sperimentale di Vienna nel 1966 - 1970 ed ha una storia davvero triste. Nel 1983 tornato nel Waldviertel di cui era originario ha aperto con la moglie una galleria-atelier, dove ha lavorato con diverse tecniche rappresentando il proprio territorio e scene bizzarre di vita quotidiana. Morto improvvisamente nel 1997 la sua attività è stata proseguita da moglie e figlia nella galleria "Galerie Edition Zwettltal" che mi risulta sia stata successivamente chiusa. Ha tenuto numerose esposizioni in Austria e all'estero (Germania, Giappone, Russia, USA...) e numerosi lavori sono presenti in edifici pubblici. Gran parte del suo lavoro appartiene a privati e collezionisti. Ho visto che ha fatto qualche passaggio in aste Dorotheum ed è gestito anche da qualche galleria anche se finora non ha avuto ancora alcun riconoscimento nemmeno nel suo territorio... una storia davvero triste... Meglio fidarsi del primo istinto, alla fine ero quasi pentita di averlo acquistato per qualche Euro.
La grafica facendo un confronto con quella linkata pare degli anni '70, dovrebbe appartenere ad un ciclo denominato "Auf dem Weg".

Oberstrahlbach im NÖ Waldviertel - FESSL Johannes
Fessl Johannes Litho signiert 76
Ennò :-D
va bene che i maghi non spiegano in pubblico i loro segreti
ma qui sicuramente hai chiesto l'aiuto di un santo
dicci almeno quale :cry::bow:
 
Nel frattempo la caccia nei mercatini è praticamente sospesa, chiaramente non si cava un ragno dal buco, le piazze sono spopolate, ecc ecc
Anche i bancomat devono riposare (però ... addapassà a nuttata)
 

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