Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Anch'io ho prenotato per la Sicilia nella prima metà di settembre, prima era impossibile anche perchè a fine agosto saliro per qualche gg. in montagna, vige l'alternanza se mamma è in trasferta io sono a casa!! Oggi nada de nada, nessun mercatino in zona nel periodo, nessun acquisto perchè mancava proprio la "trippa per gatti"!!!
 
Anch'io ho prenotato per la Sicilia nella prima metà di settembre, prima era impossibile anche perchè a fine agosto saliro per qualche gg. in montagna, vige l'alternanza se mamma è in trasferta io sono a casa!! Oggi nada de nada, nessun mercatino in zona nel periodo, nessun acquisto perchè mancava proprio la "trippa per gatti"!!!

Zona della Sicilia?
 
Nord tra Palermo città e zona Altavilla Milicia, oltre Bagheria in direzione Messina, non so se conosci e ci sei mai stato ma se ti piacciono le vecchie città greche, Solunto merita davvero e ti godi un panorama mozzafiato sui due golfi da Palermo a Termini Imerese, meno nota di Selinunte o Segesta ma per me più suggestiva e davvero fuori dal mondo.
 
La giornata a Piazzola comporta una cattiva notizia: l'organizzazione del mercatino ha imposto ai cosiddetti hobbysti di non esporre più quadri, stampe o statue. Si tratta di una prevaricazione, perché la legge regionale non prevede queste distinzioni, ma forse, e dico forse, il mercatino può agire in autonomia (per esempio certi proibiscono gli indumenti, ecc,). Ovviamente ciò significa un futuro crollo di quel mercatino, e la colpa sarà dei "professionali" (avessi mai visto una ricevuta da loro!) che avranno protestato perché, come al solito in Italia, a un certo punto si forma una corporazione che pretende privilegi. Perciò lancio l' "editto": d'ora in poi dai "professionali" si acquista solo a prezzi da fallimento (loro). Questo post verrà letto dai "gentili organizzatori". Vedano loro.

Passo agli acquisti. Uno dei miei migliori venditori, in surplace da mesi, mi ha finalmente dato due piccole chicche (la terza mi è sfuggita sotto il naso per pochi secondi, vabbè :muted: ).

Primo pezzo (20 €) una tempera ben incorniciata su carta (cm 28X40) di Eugène Terles detto Jean Terles,(Agen 1909-1976) di cui si trovano i dati su internet e vendite d'asta ed eBayose, purtroppo a prezzo abbastanza basso. Però il personaggio era pittore e scrittore. Questa veduta dell'arco di Trionfo, che ha una sua qualità, presenta pure una dedica.

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28X40)

Ottimo prezzo (30 €) anche per il Castello di Acquigny, olio su tavola 45x36 cm di P. Natier o Notier, o Matier o Motier (fa lo stesso, tanto non se ne trova traccia :wall: ) buona mano, buona scuola, inserito in una valida cornice in legno lavorata a mano.

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Oggi a Piazzola vista la mostra sull'analitica nella bella villa Contarini. Si entra gratis, fanno il biglietto all'ingresso della villa e poi si attraversa un lungo corridoio. Quindi una scala. I pezzi in mostra sono quelli che si vedono a questo link:

evento 2017

Una quarantina di quadri, molti recentissimi 2016 o 2017 di artisti giovani, un bel pinelli a tutta parete, una mostra discreta per passare 10 minuti piacevolmente.
Poca gente, il che è un plus.;)

Sul mercatino relazionerò domani, una presa interessante.:vado:
 
La giornata a Piazzola comporta una cattiva notizia: l'organizzazione del mercatino ha imposto ai cosiddetti hobbysti di non esporre più quadri, stampe o statue. Si tratta di una prevaricazione, perché la legge regionale non prevede queste distinzioni, ma forse, e dico forse, il mercatino può agire in autonomia (per esempio certi proibiscono gli indumenti, ecc,). Ovviamente ciò significa un futuro crollo di quel mercatino, e la colpa sarà dei "professionali" (avessi mai visto una ricevuta da loro!) che avranno protestato perché, come al solito in Italia, a un certo punto si forma una corporazione che pretende privilegi. Perciò lancio l' "editto": d'ora in poi dai "professionali" si acquista solo a prezzi da fallimento (loro). Questo post verrà letto dai "gentili organizzatori". Vedano loro.

Passo agli acquisti. Uno dei miei migliori venditori, in surplace da mesi, mi ha finalmente dato due piccole chicche (la terza mi è sfuggita sotto il naso per pochi secondi, vabbè :muted: ).

Primo pezzo (20 €) una tempera ben incorniciata su carta (cm 28X40) di Eugène Terles detto Jean Terles,(Agen 1909-1976) di cui si trovano i dati su internet e vendite d'asta ed eBayose, purtroppo a prezzo abbastanza basso. Però il personaggio era pittore e scrittore. Questa veduta dell'arco di Trionfo, che ha una sua qualità, presenta pure una dedica.

Vedi l'allegato 440214 28X40) di Eugène Terles detto Jean Terles, di cui si trovano i dati su internet e vendite d'asta ed eBayose, purtroppo a prezzo abbastanza basso. Però il personaggio era pittore e scrittore. Questa veduta dell'arco di Trionfo, che ha una sua qualità, presenta pure una dedica.

Ottimo prezzo (30 €) anche per il Castello di Acquigny, olio su tavola 45x36 cm di P. Natier o Notier, o Matier o Motier (fa lo stesso, tanto non se ne trova traccia :wall: ) buona mano, buona scuola, inserito in una valida cornice in legno lavorata a mano.

Vedi l'allegato 440216
belli entrambi ma il secondo di più...abbiamo ancora molto da fare per raggiungere il tuo livello qualità/prezzo negli acquisti !
 
Da un venditore di cimeli militari ho preso con 15 € altri due olietti (senza cornice), su cartone, alti 22 cm. Uno è piuttosto buono, l'altro un po' incerto, forse, anche per il soggetto un po' particolare (erbe che bruciano o cespugli?). Quest'ultimo è datato 24\8\17 e firmato, forse, I. Salvini . In questo caso potrebbe essere opera giovanile (al fronte?) di Innocente Salvini - Wikipedia (1889\1979) nato a Cocquio Trevisago (Cōc Trevisàg in dialetto varesotto) che è un comune italiano della provincia di Varese.

Fondamentalmente autodidatta, ha seguito corsi all'Umanitaria e all'Accademia di Brera, a Milano. Viene scoperto da Carlo Ernesto Accetti.

Si è rivelato nel 1948 con una mostra personale presso la Galleria Annunciata di Milano e successivamente alla XXV Biennale di Venezia. È rimasto sempre un indipendente, non inquadrabile nelle correnti artistiche contemporanee. Suoi temi artistici prediletti sono stati la propria famiglia e la vita contadina, riprodotti con uno stile coloristico di tipo espressionista, in cui prevalgono il verde, il giallo e il rosso. Alcune sue opere sono conservate nei Musei Vaticani. Ha eseguito un affresco su una parete di Arcumeggia: La ripartizione della polenta in famiglia.

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Il seconto, più piacevole, forse, dovrebbe essere di Aida Broianigo, datato 1917, e la pittrice non si trova sul web (però il cognome esiste, anche con la j ).
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Della serie "non facciamoci mancare nulla, basta che sia incedibile" :specchio: ho anche preso per 12 € questa grande litografia di
PIER CLAUDIO PANTIERI
Meldola, 1927

Diplomatosi all’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza, sotto la guida di Angelo Biancini, Pier Claudio Pantieri si dedica inizialmente alla ceramica e alla fine degli anni Quaranta apre un proprio laboratorio a Forlì. Sull’onda del picassismo dominante in quegli anni anche in campo ceramico realizza pezzi unici di stampo primitivista che espone in Italia e all’estero. Opera anche come mosaicista. Nel 1951 è presente alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma. Soggiorna a Parigi e a Colonia. Come pittore è presente in varie rassegne d’arte nazionali e internazionali. Nel 1954 espone ceramiche e dipinti alla Galleria d’Arte Totti di Milano e nel 1960 tiene una importante mostra personale alla Galleria Paul Ambroise di Parigi. Negli anni Cinquanta è particolarmente attratto dall’opera di Maceo Casadei e poi da soggetti cari alla militante pittura neorealista (operai, pescatori e in genere il mondo dei poveri). A partire dagli anni Sessanta si dedica a ricerche, anche informali, e alla messa a punto di una cifra personale, rapida e scattante, che ha per soggetto icone del mondo romagnolo e in particolare animali simbolici come il gallo. Spunti allegorici arricchiscono via via il suo repertorio. Nel 1995 la città di Forlì gli dedica una mostra curata da Flavia Bugani e introdotta da Franco Solmi.
Lo stile picassiano mostra come questa litografia firmata in lastra, foglio cm 50x70, appartenga ad un periodo giovanile addirittura precedente il neorealismo, e a questo punto poco importa che non sia firmata e numerata a matita (importano di più le molte fioriture :confused: ), diciamo che è rilevante nella storia del pittore (che in romagna definiscono famoso, e di cui è considerato più importante il periodo giovanile piuttosto che i seguenti).

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Da un venditore di cimeli militari ho preso con 15 € altri due olietti (senza cornice), su cartone, alti 22 cm. Uno è piuttosto buono, l'altro un po' incerto, forse, anche per il soggetto un po' particolare (erbe che bruciano o cespugli?). Quest'ultimo è datato 24\8\17 e firmato, forse, I. Salvini . In questo caso potrebbe essere opera giovanile (al fronte?) di Innocente Salvini - Wikipedia (1889\1979) nato a Cocquio Trevisago (Cōc Trevisàg in dialetto varesotto[2]) che è un comune italiano della provincia di Varese.


Il seconto, più piacevole, forse, dovrebbe essere di Aida Broianigo, datato 1917, e la pittrice non si trova sul web (però il cognome esiste, anche con la j ).


Su questi due quadretti non avrei scommesso un euro, come al solito ci hai visto giusto almeno in uno dei due.

Complimenti anche per i 2 francesi, entrambi di livello (ma questo si vedeva, poi quel pusher ha sempre roba buona).

:ola:
 

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