Oggi giro in mercatino a che va a fasi alterne, con ultimi appuntamenti piuttosto deludenti e pochi banchi. Oggi ne ho fatto poco più di metà perchè non volevo lasciarmi indurre in tentazione dopo aver acquistato un piumino leggero/parka con cappuccio color panna nuovo Cristina Gavioli ed uno in tessuto profilato in lapin (in genere evito le pellicce ma mi stava davvero bene) entrambi per 15 Euro e da altro venditore un lenzuolo matrimoniale in puro lino con punto a giorno e ricami ed un quadro per un forfait di 15 Euro. Lenzuola di quel tipo, prob. era un corredo perchè ancora in confezione originale in genere min 100 Euro.
Il quadro incorniciato in metallo satinato e passpartou tipo garza molto particolare è un lavoro di
Erio Baracchi '75, pittore modenese morto qualche anno fa.
Erio Baracchi (1926 - 2012) pittore e grafico, è nato a Modena, dove ha seguito gli studi artistici e ove è vissuto.
“Sono riconoscibili al primo sguardo le opere di Baracchi – ha scritto il critico Michele Fuoco del pittore modenese che fu definito ‘poeta futuribile’ - per la struttura di rigorosa architettura, di aristocratica sapienza tecnica.
Il suo iter è segnato dall'esperienza nell'ambito dell'industria d'avanguardia a cui associa, dal 1961 al 1980, l'insegnamento di discipline artistiche nelle scuole statali. È la tecnologia a influenzare la sua ricerca rivolta a meditare sulla condizione dell'uomo nell'epoca della produzione automatizzata.
La sua pittura trova negli
“Ambienti” la connotazione di originalità (il mio è uno di questi!!), riconoscibili al primo sguardo per la struttura di rigorosa architettura. Negli “Ambienti”, dalle calibratissime costruzioni geometriche, dove il colore nelle sue successive decantazioni vivifica il tracciato lineare, viene riservata una zona di mistero, con connotazioni metafisiche che tanto piacevano a Dino Buzzati, autore di un articolo sul Corriere della Sera, dedicato nel 1971 al modenese, per la mostra alla “Borgonuovo” di Milano. E proprio Milano è stato il centro dell’ attività espositiva, a partire dal 1960.
Limitata la sua produzione, dopo il suo esordio alla
IV Mostra nazionale del disegno e dell'incisione moderna a Reggio Emilia (primi anni '60), si contano oltre 300 mostre fra personali e collettive.
Dal 1960 espone con cadenza quasi annuale a Milano, città centro della sua formazione artistica. Partecipa per invito a mostre internazionali: Esposizione della pittura contemporanea al Modern Art Center di Zurigo (1965), “Aspetti dell'evoluzione artistica modenese nel secolo XX” a Timosoara (Romania), personale nel 1979 alla Woodstock Gallery di Londra, le mostre all'Atkins Gallery di Southport e alla Scuola di Architettura dell'Università di Liverpool nel 1980, la mostra itinerante dei modenesi in Germania nel 1983-84, Barcellona (1995-96). Da citare la In Italia: Artecontemporanea al Museo Civico di Bologna nel 1974, mostra-mercato “Segnalati Bolaffi” a Palazzo Lascaris di Torino nel 1976, “Pittura emiliana nel XX secolo” alla Galleria “Il Carpine” di Roma nel 1984.
Tra i numerosi riconoscimenti vanno ricordati la segnalazione "Bolaffi" (1976 e 1983) nonchè quella recente nel catalogo
Italia in Giappone. I due Rinascimenti, Tokyo 2002.
A Modena ha esposto più volte al Centro Studi Muratori e a Punto Arte.
Al pittore Erio Baracchi è stato intitolato l’Atelier dell’Università della Terza Età (Ute) di Modena.
Un suo lavoro tra i 150 in asta a favore delle zone terremotate in Emilia.
"Un forte senso di spaesamento coglie chi si pone dinanzi all'opera di Erio Baracchi: Il lessico originale e penetrante che connota lo stile dei suoi quadri, nutrito dalla sua passione per la tecnologia....attinge alle regole della geometria, della simmetria bilaterale; un linguaggio "tecnologico" dunque, governato da forme rigorosamente razionaliste, sapientemente impiegato per scandagliare gli aspetti più intimi e profondi dell'essenza umana...."
Chiara Felicetti
Il mio lavoro, piuttosto piccolo può assomigliare a quello in copertina, pare matita in bianco-nero.
P.S. Caro Pink, non sono proprio veneta ma bolzanina residente tra bassa Lombardia ed Emilia, se capiterà qualche futuro incontro tra forumisti porterò dietro anche i miei "indecifrati" per ora grazie del tempo e dell'aiuto prezioso.