Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Sì, ma scellini di quando?
Penso molto indietro,perchè riporta la sigla "S" e non 'O'S come nei tempi "moderni" non riesco a riportare l'umlaut sulla o,ma comunque non dal periodo 38 45 del secolo scorso perchè non c'era lo scellino in austria e comunque post 1922 prima se non erro la valuta si chiamava corona
 
Bello trovarti anche qui... ovviamente con la partner!! :clapclap:

Ciao Lory bentrovata,
Ci ho messo tempo ad arrivare qua, nonostante gli inviti di Gino, che non ne vuole sapere di rientrare al FOL,
Non posso perdere per indolenza, la grandissima scienza e gli insegnamenti del maestro Gino.
Poi qua ero iscritto da anni fa e non ho fatto grande fatica, a parte inserire due link diretti del browser.
 
Oggi giornata di cacce intensa, mercatino locale e festa con sconti al compravendo locale a cui sono stato invitato, chissà perchè :)
 
Oggi giretto in mercatino sotto casa... mi sono portata a casa per 10 Euro tutto incluso da un venditore abituale 10 tra raccolte e spartiti per pianoforte, 2 libri:

Piccola Lito acquerellata incornciata A. Daniele dis. Genova lit. Armanino - Sinope dopo il bombardamento, la mia ha macchia di umidità sotto ma non il macchione che si trova in quella del museo.
Sinope dopo il bombardamento

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Grafica di Raffaele Jandolo tir. 23/50 e timbro a secco Galleria Portici di Bologna, peccato per fioriture, rappresenta un pilota in un abitacolo.

Jandolo Raffaele. Avellino, 1932 - Napoli, 1982. Scultore e grafico. Dal 1950 espone a mostre collettive e rassegne internazionali. Tra le prime presenze figura la Quadriennale di Roma del 1959, alla quale parteciperà anche nel 1965 (premiato) e 1973. La prima personale si tiene alla Galleria Don Chischiotte di Roma nel 1967. Nel 1976 allestisce una seconda personale alla Galleria Lo Spazio di Brescia. Nel 1981 viene ordinata un’antologica alla Galleria Antiope di Sorrento. Due rassegne postume vengono allestite nel 1983 alla Galleria Triart di Maratea e nel 1984 allo Studio 10-Arte di Potenza. Numerose sono le sue partecipazioni ai maggiori premi nazionali, tra cui il Fiorino, il Suzzara, il Ramazzotti. Partecipa a diverse edizioni della Biennale Internazionale del Bronzetto di Padova. Dal 1968 prende parte alle rassegne di Scultura Italiana Contemporanea, che lo porteranno a esporre in tutto il mondo. Nelle sue opere, dal solido impianto strutturale e vicine alla lezione di Picasso, le affinità con la scultura surrealista sono mediate da forme meccanicistiche, atte a rendere, attraverso masse plastiche incombenti, la sensazione degli aspetti più inumani della moderna tecnologia e della società industriale. I soggetti prediletti sono tuttavia figure mitologiche e bibliche, allegoriche del disagio dell’uomo nella civiltà tecnologica. Bibl.: Raffaele Jandolo. Scultura e grafica, Maratea, Galleria Triart, 1983; M. Maiorino, Una scultura campana, Napoli, 1984, pp. 242-248.

La Quadriennale di Roma - Arbiq

Poi un paesaggio di cui non riesco ad identificare la firma, disegno a china e non se sono gouache bianche, magari posterò.

Poi ho visto un quadretto con un cane ad olio, firmato G. Zani e non ho resistito, sul retro a matita riporta Giovanni Zani (1892 - 1954), strappato per 13 Euro. Unici riferimenti trovati con firma simile

Arte
 
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Penso molto indietro,perchè riporta la sigla "S" e non 'O'S come nei tempi "moderni" non riesco a riportare l'umlaut sulla o,ma comunque non dal periodo 38 45 del secolo scorso perchè non c'era lo scellino in austria e comunque post 1922 prima se non erro la valuta si chiamava corona

Visto che lo scellino era in vigore dal 1925 al 1938, poi reintrodotto nel 1945, anche come Abkürzung valgono entrambe, sia S che öS. Il periodo sarebbe compatibile con la datazione presunta ed il timbro che mi pare contemporaneo al prezzo.
 
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Gandolfo nato a Genova nel maggio 1855 da Nicolò e da Adele Gibelli, il padre abile calcografo, muore nel 1866 lasciando la moglie Adele con due figli piccoli, Adolfo e il fratello Enrico alla guida di una piccola officina litografica genovese. Guida alla quale tutti si impegnano in maniea encomiabile. Nel 1880 i due fratelli ampliano l’attività e la ditta <> si trasferisce in via Varese a Genova e con l’ausilio di nuovi macchinari si specializza oltre che nel settore tipografico e litografico anche nel campo della fototipia. Nel 1882 Enrico cessa l’attività per motivi di salute e Adolfo, rimasto solo investe tutte le risorse nell’azienda. Tra il 1892 e il 1912 la tipografia Armanino cambia più volte i macchinari e giunge ad assumere 400 operai. La ditta Armanino si impose come un’azienda innovatrice nel campo tipografico. Fu la prima in Italia a produrre le oleografie, tra quelle prodotte è rimasta famosa la raccolta dedicata alle effigi miniate dei Pontefici. Il nome Armanino, a livello popolare, è comunque ricordato per le carte da gioco, diffuse in tutta Europa nei primi anni del secolo. Una altra caratteristica attività fu quella delle vignette sulle scatole dei cerini che resero celebre la ditta in tutta Italia. Nel 1895 Adolfo Armanino fu eletto nel Consiglio Comunale di Genova e ricevette la Croce al merito del Lavoro. Nel 1906 allargò la sua attività a Milano assorbendo uno stabilimento grafico in via P.Paoli, 10. Nel 1911 la sede genovese si trasferì nel quartiere di San Fruttuoso distinguendosi nella stampa di almanacchi. Negli ultimi anni di vita Adolfo Armanino fu assiduo frequentatore di Santa Margherita. Muore a Genova nel 1928.
Nel 1912 la ditta Flli. Armanino cambia nome probabilmente avviene la cessione e si trasforma in Società Anonima Industrie Grafiche ed Affini con sede sempre in via Varese, 3 .
Da un elenco telefonico del 1927 Armanino cav Adolfo risulta abitare in p.I.d’Aste, al civ.7-5. Nel tempo credo che la ditta sia diventata prima Barabino & Greve e poi fino a qualche anno fa la famosa Paragon con sedi in via Aldo Manunzio e lo stabilimento a Manesseno dove producevano cartoni, ma avevano stabilimenti in molte parti d’Italia, uno dei più importanti era a Roma dove stampavano moduli sia per lo stato che per le poste.
 
Grazie Cassettone! Non dirmi che sei rimasto a bocca asciutta oggi. Nel frattempo posto un paio di foto, vediamo se riuscite ad essermi d'aiuto... più per curiosità visto il valore davvero esiguo.

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Oggi giretto in mercatino sotto casa... mi sono portata a casa per 10 Euro tutto incluso da un venditore abituale 10 tra raccolte e spartiti per pianoforte, 2 libri:

Piccola Lito acquerellata incornciata A. Daniele dis. Genova lit. Armanino - Sinope dopo il bombardamento, la mia ha macchia di umidità sotto ma non il macchione che si trova in quella del museo.
Sinope dopo il bombardamento


Grafica di Raffaele Jandolo tir. 23/50 e timbro a secco Galleria Portici di Bologna, peccato per fioriture, rappresenta un pilota in un abitacolo.

La Quadriennale di Roma - Arbiq

Poi un paesaggio di cui non riesco ad identificare la firma, disegno a china e non se sono gouache bianche, magari posterò.

Poi ho visto un quadretto con un cane ad olio, firmato G. Zani e non ho resistito, sul retro a matita riporta Giovanni Zani (1892 - 1954), strappato per 13 Euro. Unici riferimenti trovati con firma simile

Arte
E meno male che l'onnivoro insaziabile sarei io :-D
In effetti tanti acquisti a prezzi ridicoli, fin che hai due case vuote possono anche andar bene ...
Come avrai già notato la china rappresenta casoni lagunari, le barche sembrerebbero di tipo chioggiotto. La firma PIK (?) sinceramente mi è ignota e non saprei ora dove cominciare a cercare - non credo si tratti di Anton Pick ...
Il cane è simpatico, ma ora tocca comprargli una cuccia :wall: Giovanni Zani, pur se ignoto o quasi, è comunque una ripetizione ;), poiché penso che Zani significhi Giovanni :mmmm:
Di Jandolo non ho visto nessun lavoro: possibile?

Dopo queste dotte dissertazioni :bla:, beh, oggi ho preso poco, e in due diversi mercatini.
A quest'ora no foto, rimedierò.
Anticipo comunque: a 10 € al pezzo: 2 oli medio piccoli di Leonida, pittore veneziano; una incisione di Manlio Alzetta (veneziano) e una di Edo Janich (friulano). Ogni pezzo correttamente incorniciato. (per ora non so che dire, li ho lasciati in auto ...)
A 3 euro litografia in nero di Gino Marzocchi (Molinella BO 1895/ 1981) firmata
Gino Marzocchi, nato a Molinella nel 1895. Frequentò l'Accademia di Belle Arti e fu allievo di Augusto Majani, Domenico Ferri ed Enrico Barbieri. Fu invitato più volte alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, a mostre nazionali ed internazionali. Fu anche caricaturista, autore di vasti gruppi ad olio in cui si riconoscono i protagonisti dell'ambiente artistico bolognese. Le sue opere sono ospitate in vari musei e collezioni nel mondo, con nuclei consistenti a Budrio e Bologna.
 
Visto che lo scellino era in vigore dal 1925 al 1938, poi reintrodotto nel 1945, anche come Abkürzung valgono entrambe, sia S che öS. Il periodo sarebbe compatibile con la datazione presunta ed il timbro che mi pare contemporaneo al prezzo.
Direi che hai ragione
 
Ricordo che qualcuno aveva postato che gli era sfuggita una xilografia di Hap Grieshaber
Oggi ho visto un banco che ne aveva alcune, lo posso rivedere a Piazzola, fatemi sapere, prezzi 150/250 circa, ma si tratta.
La migliore l'han venduta sotto i miei occhi mentre googlavo. :oops:
 

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