baleng
Bannato di là per aver svelato la verità
Però è vero.
Tu, @lastra.biffata, commerci. Per passione, ma commerci.
Anch'io ho fatto commerci a suo tempo. Certo, anch'io con passione.
Così ci siamo abituati a distinguere tra il nostro gusto personale e il cosiddetto mercato, che non è altro, per noi, che quello che i clienti sono in grado di assorbire.
A ciò si aggiunge, si aggiunse, quella che a noi pare moralità, cioè cercare di non vendere cose che proprio non stimiamo valide.
Pertanto, vedendo quella cartella, che abbiamo pensato? Che c'è gente che la pagherebbe ben di più: e che un minimo di dignità tecnica e artistica quelle serigrafie ce l'hanno.
Cioè: magari personalmente non ci interessa tenerla, però se la si dà a qualcuno non è un bidone.
Tu lo pensi ora, io lo vedo nell'ottica di uno scambio vantaggioso, ma è quasi la stessa cosa.
Ora il "povero" Red
che posizione ha? Lui il mercato lo ha studiato molto più di noi, ma non gli interessa molto nella pratica.
Magari, detto meglio, è molto più sensibile a quella che prima ho chiamato moralità, diciamo un po' più rigido. Avendo meno esperienza (ma ne ha) di clientela, è un po' più "adolescente", tutto o niente, e questo nessuno glielo può contestare. Fatto sta che per lui l'oggetto non raggiungeva la soglia minima di "moralità". E non l'ha preso. Per noi, invece, quella soglia la raggiungeva.
Capaci noi a vedere l'affare - senza peraltro uscire da giusti binari.
Complimenti a Red per la coerenza: perché anche lui ha dichiarato di aver ceduto cose cambiando così la collezione, ma qui, non giudicando soddisfatto il requisito minimo, ha rinunciato all'affare.
Ammettiamolo, va': abbiamo pensato: eccheballe, se fosse capitato a me!, e invece è capitato a lui, oh che frustrazione.
Vabbè, non proprio così, ma un poco ...
D'altra parte, se Red intende ampliare la sua collezione approfittando di occasionissime, forse ha mancato un colpo, ma non è un problema.
Ora, a parte le non gigantesche cifre in ballo
, non ci resta che comprendere meglio le reciproche posizioni.
Ho appena visto un Montalbano che non si lascia perdere l'occasione della bella straniera - pur essendo fidanzato con un'altra.
Però avrebbe anche potuto perderla.
Senza contare che Red ce la passa a noi, se la ritrova
e che, come hai intelligentemente scritto, se la cartella la compra un terzo che davvero la apprezza, non è un male. Perché in realtà, una vera visione morale non giudica secondo l'interesse di uno, di sé, ma in un'ottica generale.
Una molla che mi spinse a commerciare fu il considerare l'ingiustizia della prima legge di mercato: più una cosa la desideri e più la paghi (domanda e offerta). Ai miei occhi adolescenti la cosa parve molto ingiusta, e il Cavaliere Azzurro dava le cose facendo pagare meno a chi le amava di più
Vabbè ...
Tu, @lastra.biffata, commerci. Per passione, ma commerci.
Anch'io ho fatto commerci a suo tempo. Certo, anch'io con passione.
Così ci siamo abituati a distinguere tra il nostro gusto personale e il cosiddetto mercato, che non è altro, per noi, che quello che i clienti sono in grado di assorbire.
A ciò si aggiunge, si aggiunse, quella che a noi pare moralità, cioè cercare di non vendere cose che proprio non stimiamo valide.
Pertanto, vedendo quella cartella, che abbiamo pensato? Che c'è gente che la pagherebbe ben di più: e che un minimo di dignità tecnica e artistica quelle serigrafie ce l'hanno.
Cioè: magari personalmente non ci interessa tenerla, però se la si dà a qualcuno non è un bidone.
Tu lo pensi ora, io lo vedo nell'ottica di uno scambio vantaggioso, ma è quasi la stessa cosa.
Ora il "povero" Red

Magari, detto meglio, è molto più sensibile a quella che prima ho chiamato moralità, diciamo un po' più rigido. Avendo meno esperienza (ma ne ha) di clientela, è un po' più "adolescente", tutto o niente, e questo nessuno glielo può contestare. Fatto sta che per lui l'oggetto non raggiungeva la soglia minima di "moralità". E non l'ha preso. Per noi, invece, quella soglia la raggiungeva.
Capaci noi a vedere l'affare - senza peraltro uscire da giusti binari.
Complimenti a Red per la coerenza: perché anche lui ha dichiarato di aver ceduto cose cambiando così la collezione, ma qui, non giudicando soddisfatto il requisito minimo, ha rinunciato all'affare.
Ammettiamolo, va': abbiamo pensato: eccheballe, se fosse capitato a me!, e invece è capitato a lui, oh che frustrazione.

D'altra parte, se Red intende ampliare la sua collezione approfittando di occasionissime, forse ha mancato un colpo, ma non è un problema.
Ora, a parte le non gigantesche cifre in ballo


Ho appena visto un Montalbano che non si lascia perdere l'occasione della bella straniera - pur essendo fidanzato con un'altra.
Però avrebbe anche potuto perderla.

Senza contare che Red ce la passa a noi, se la ritrova

Una molla che mi spinse a commerciare fu il considerare l'ingiustizia della prima legge di mercato: più una cosa la desideri e più la paghi (domanda e offerta). Ai miei occhi adolescenti la cosa parve molto ingiusta, e il Cavaliere Azzurro dava le cose facendo pagare meno a chi le amava di più

Vabbè ...
