Certamente la presenza della firma anche sul "quadro" dimostra che si tratta di riproduzione fotografica (ehm, un po' d'occhio ancora ce l'ho
). Questo lo hai giustamente dedotto.
Ora, c'è comunque un processo fotografico dichiarato, quindi non è una grafica originale. Credo anch'io che non sia una quadricromia, ma a questo punto di quale tecnica si tratti conta purtroppo assai poco.
Magari fotolitografia dal quadro. Magari fotoserigrafia. O anche qualcuna delle altre tecniche di cui ora non ricordo il nome (uno ora sì, la collotipia). E il pittore che l'ha firmata e numerata si è squalificato da solo (anche se in buona compagnia).
PS tieni comunque presente che se c'è una sovrapposizione materica di colori, è una serigrafia. Partendo da un quadro, comunque, anche la fotolito può per così dire, superare i limiti tecnici della litografia fatta a mano. Solo che si vedono, questi effetti "impossibili", e allora uno capisce che è una riproduzione.
Vorrei correggere anzi una mia precedente osservazione. Ho detto che è quasi impossibile distinguere una lito da una fotolito, ma preciso che questo vale per opere che potrebbero essere state eseguite anche a mano, cioè relativamente semplici. Quando invece le sfumature si arricchiscono in modo inverosimile (come detto sopra) si riconosce l'intervento fotografico. Per intenderci, una classica asciutta lito di Veronesi, magari in nero, potrebbe anche essere stata una fotolito. Ancor più una fotolito tratta da una lito fatta a mano, dove il risultato pare manuale ma è meccanico.