Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

La firma che hai trovato decisamente sembra corrispondente. Non avrei dubbi sull'originalità, potresti estrarla dalla cornice senza fare danni ed esaminare la carta e l'inchiostro, probabilmente è stata incollata su un cartoncino o se sei più fortunato è stata applicata con due linguette in alto e potresti esaminare il retro e verificare che l'impressione e l'inchiostro abbiano lasciato traccia sul retro. Riguardo alle macchie solitamente le stampe giapponesi le ho viste su carta sottile quindi non azzarderei a smacchiarla mettendola in acqua. La cosa migliore è lasciarla così.
Sul sito Japanese Woodblock Print Search - Ukiyo-e Search facendo l'upload dell'immagine non si trova niente, quindi in questi casi o è stampa rara o è stampa comune, probabilmente la seconda, comunque oggetti sempre belli da possedere.
Grazie per la risposta. Purtroppo ho verificato che sono incollate sul cartoncino e penso che la maggior parte delle macchie sia la colla che riaffiora; ho provato ad un angolino a smacchiarla delicatamente con acqua, ma vedo che si rimuove anche il colore (peccato, penso non sia stata una buona idea incollarle). la lascerò così.. Comunque si, è una soddisfazione (per chi compra ovviamente) poter girare nei mercatini e poter trovare oggetti come questi che secondo me', vuoi per ignoranza, incompetenza, crisi economica etc, in questo periodo storico, non sono assolutamente valorizzati come meriterebbero. Saluti
 
La collezione del Museo di Boston e' impressionante!!! Ecco (in tre copie!) l'Utagawa Yoshitora di @enzoleo

due osservazioni:
sinceramente trovo gli ukiyo-e molto interessanti. Per motivi personali (ho lavorato un paio di anni da stanziale a Tokyo) me ne ritrovo qualcuno a casa, esteticamente superbi, ma pericolosissimi dal punto di vista dell'investimento. Il punto è che informazioni utili sono molto difficili da scovare e ancor piu' da interpretare. Faccio un esempio pratico: io non dubito affatto dell'originalità della copia di enzoleo. Il mio dubbio è piuttosto: che edizione è quella? Vedete, noi non capiamo una beneamata di tutti quei bei segnetti (quando vivevo là, stranieri da parecchi anni residenti in Giappone continuavano ad usare lo stesso tipo di programmi OCR di cui parlai la settimana scorsa). Per risalire all'autore possiamo solo limitarci a confrontare firme (o quel che crediamo esserle) di altre opere. Figuriamoci risalire all'edizione di un ukiyo-e. Le stesse tre copie di Boston, che vengono attribuite allo stesso stampatore, sono coeve? Boh...

la seconda osservazione è sulle condizioni: sia chiaro, enzoleo, la tua copia a me piace. Sul mercato giapponese purtroppo non sarebbe nemmeno da studio (al minimo difetto... diventa poco piu' che un oggetto da arredamento). Su quello europeo, confesso che ho visto vendere in asta in condizioni indecenti a prezzi altrettanto indecenti (per quanto alti). In conclusione, io per relativamente poco (intendo fino ad un centinaio di euro, ma da quanto ho capito il nostro amico ha speso persino meno), un ukiyo-e che mi piace lo comprerei ben contento. Ma non mi arrischierei mai oltre, per manifesta ignoranza.

PS @RedArrow , quel sito che hai postato è una bomba!!! Grazie!
 
Oggi Piazzola, un po' tardi. Trovato nulla, solo un Corneille lito-seri in bn a 100, non trattata e non presa.
Per @RedArrow : due piccoli fogli copti a 15 euro l'uno, lasciati là, ci saranno anche in luglio (io non credo di andarci, però)
 
Oggi Piazzola, un po' tardi. Trovato nulla, solo un Corneille lito-seri in bn a 100, non trattata e non presa.
Per @RedArrow : due piccoli fogli copti a 15 euro l'uno, lasciati là, ci saranno anche in luglio (io non credo di andarci, però)
I fogli copti dovrebbero essere su pergamena, cioè pelle animale (impossibile sbagliarsi, è come il cuoio), su carta non ne ho mai visti. Se piccoli hai fatto bene a non prenderli, se invece abbastanza grandi, almeno 20x30 allora meglio prenderli.
 
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La collezione del Museo di Boston e' impressionante!!! Ecco (in tre copie!) l'Utagawa Yoshitora di @enzoleo

due osservazioni:
sinceramente trovo gli ukiyo-e molto interessanti. Per motivi personali (ho lavorato un paio di anni da stanziale a Tokyo) me ne ritrovo qualcuno a casa, esteticamente superbi, ma pericolosissimi dal punto di vista dell'investimento. Il punto è che informazioni utili sono molto difficili da scovare e ancor piu' da interpretare. Faccio un esempio pratico: io non dubito affatto dell'originalità della copia di enzoleo. Il mio dubbio è piuttosto: che edizione è quella? Vedete, noi non capiamo una beneamata di tutti quei bei segnetti (quando vivevo là, stranieri da parecchi anni residenti in Giappone continuavano ad usare lo stesso tipo di programmi OCR di cui parlai la settimana scorsa). Per risalire all'autore possiamo solo limitarci a confrontare firme (o quel che crediamo esserle) di altre opere. Figuriamoci risalire all'edizione di un ukiyo-e. Le stesse tre copie di Boston, che vengono attribuite allo stesso stampatore, sono coeve? Boh...

la seconda osservazione è sulle condizioni: sia chiaro, enzoleo, la tua copia a me piace. Sul mercato giapponese purtroppo non sarebbe nemmeno da studio (al minimo difetto... diventa poco piu' che un oggetto da arredamento). Su quello europeo, confesso che ho visto vendere in asta in condizioni indecenti a prezzi altrettanto indecenti (per quanto alti). In conclusione, io per relativamente poco (intendo fino ad un centinaio di euro, ma da quanto ho capito il nostro amico ha speso persino meno), un ukiyo-e che mi piace lo comprerei ben contento. Ma non mi arrischierei mai oltre, per manifesta ignoranza.

PS @RedArrow , quel sito che hai postato è una bomba!!! Grazie!
Due anni a Tokio è un bel po', sarebbe interessante sapere come si vive da quelle parti, se ti va raccontaci la tua esperienza, magari in questa discussione:
 
La collezione del Museo di Boston e' impressionante!!! Ecco (in tre copie!) l'Utagawa Yoshitora di @enzoleo

due osservazioni:
sinceramente trovo gli ukiyo-e molto interessanti. Per motivi personali (ho lavorato un paio di anni da stanziale a Tokyo) me ne ritrovo qualcuno a casa, esteticamente superbi, ma pericolosissimi dal punto di vista dell'investimento. Il punto è che informazioni utili sono molto difficili da scovare e ancor piu' da interpretare. Faccio un esempio pratico: io non dubito affatto dell'originalità della copia di enzoleo. Il mio dubbio è piuttosto: che edizione è quella? Vedete, noi non capiamo una beneamata di tutti quei bei segnetti (quando vivevo là, stranieri da parecchi anni residenti in Giappone continuavano ad usare lo stesso tipo di programmi OCR di cui parlai la settimana scorsa). Per risalire all'autore possiamo solo limitarci a confrontare firme (o quel che crediamo esserle) di altre opere. Figuriamoci risalire all'edizione di un ukiyo-e. Le stesse tre copie di Boston, che vengono attribuite allo stesso stampatore, sono coeve? Boh...

la seconda osservazione è sulle condizioni: sia chiaro, enzoleo, la tua copia a me piace. Sul mercato giapponese purtroppo non sarebbe nemmeno da studio (al minimo difetto... diventa poco piu' che un oggetto da arredamento). Su quello europeo, confesso che ho visto vendere in asta in condizioni indecenti a prezzi altrettanto indecenti (per quanto alti). In conclusione, io per relativamente poco (intendo fino ad un centinaio di euro, ma da quanto ho capito il nostro amico ha speso persino meno), un ukiyo-e che mi piace lo comprerei ben contento. Ma non mi arrischierei mai oltre, per manifesta ignoranza.

PS @RedArrow , quel sito che hai postato è una bomba!!! Grazie!
In effetti si, sembra lo stesso (solo che quelli del museo sono in condizioni decisamente migliori). Grazie per la ricerca. l'unica cosa vedevo che i colori non corrispondono; quelli del museo parti della giacca sono in nero mentre sul mio sono blu (chissà il perché... forse è un altra edizione usando colori differenti?)
 
Con piacere, magari scrivo un paio di righe con calma nelle prossime settimane

Due anni a Tokio è un bel po', sarebbe interessante sapere come si vive da quelle parti, se ti va raccontaci la tua esperienza, magari in questa discussione:
 
In effetti si, sembra lo stesso (solo che quelli del museo sono in condizioni decisamente migliori). Grazie per la ricerca. l'unica cosa vedevo che i colori non corrispondono; quelli del museo parti della giacca sono in nero mentre sul mio sono blu (chissà il perché... forse è un altra edizione usando colori differenti?)
Piccole differenze nei colori non devono sorprendere, sono edizioni diverse e alla matrice possono essere stati applicati colori diversi in alcuni dettagli, me ne ero già accorto qua con questo Hiroshige, vedi i dettagli che ho postato:
Naturalmente colorazioni esattamente uguali rivelerebbero la provenienza dalla stessa edizione e quindi avresti l'anno preciso di produzione. Accade raramente ma chissà magari accade proprio a te. Nel caso della tua guardando a Catawiki il risultato d'asta è buono, ovviamente si tratta di capire se lo stato di conservazione è lo stesso, altrimenti sconta, che ne so, un 50% in meno e magari hai fatto ancora un buon acquisto.
 
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Preso al volo al volo questo grande foglio (circa 50x60) di cartoncino, credo in litografia, metà '800, fotografato con luce serale sono evidenziati i passaggi manuali di colore
Il soggetto è tratto da questo dipinto del francese Joseph-Désiré Court (1797-1865)
Uno spesso strato di colore, visibile dal bordo in alto, lo fa sembrare un dipinto (ma domanda per @baleng: come facevano ad ottenerlo?).
So che queste cose non interessano a nessuno ma a sembrano piccoli trovamenti di bellezza, per 8 euro poi.

20220628_225412.jpg
 

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