Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Lo Steffanoni di Lory è comunque un buon acquisto :band:
Io lo trovo un po' troppo legato all'atmosfera pseudo politica degli anni 70. Due anni fa ne trovai un'incisione grande (50x70) presso un compravendo, a 15 euro, e la lasciai là.
Spero nessuno confonda questo Attilio Steffanoni con Tino Stefanoni, il maestro del Semplicismo :jolly:

Hai ragione, l'ho scambiato per Tino Steffanoni, in effetti la tua critica ci sta.:bow:
 
No io avevo tenuto conto della "F" di differenza!! :p E come incisore Attilio in questi lavori mi piace... Volevo invece chiedere a fine "istruttivo" ad es. se a questa stampa su disegno di Picasso possa essere attribuito un valore... io direi la stampa ha un disegno che mi piace, il multiplo relativo costa pure un botto... ma essendo una "riproduzione" presumo non valga nulla... ma è poi veramente così??? E il lavoro è valutabile anche attraverso il WEB o occorrerebbe avere il pezzo tra le mani? :mmmm:

Kunst Druck nach einer Picasso Zeichnung von 1956 pour Gilbert & George Rahmen
 
Ultima modifica:
No io avevo tenuto conto della "F" di differenza!! :p E come incisore Attilio in questi lavori mi piace... Volevo invece chiedere a fine "istruttivo" ad es. se a questa stampa su disegno di Picasso possa essere attribuito un valore... io direi la stampa ha un disegno che mi piace, il multiplo relativo costa pure un botto... ma essendo una "riproduzione" presumo non valga nulla... ma è poi veramente così??? E il lavoro è valutabile anche attraverso il WEB o occorrerebbe avere il pezzo tra le mani? :mmmm:

Kunst Druck nach einer Picasso Zeichnung von 1956 pour Gilbert & George Rahmen
Sarà pure una fotolito, ma non dice quando fu fatta. Il disegno è del 56, la stampa sarà postuma, Picasso non l'ha mai vista. Un d'après di valore solo decorativo. Sono cose che non prendo mai, se non per errore ... o perché inserite in un pacco. Per esempio nell'ultimo "affare" ci sono dei d'après, però pagati 5 euro, vabbè, ma non intendo certo tenermeli.
 
Sarà pure una fotolito, ma non dice quando fu fatta. Il disegno è del 56, la stampa sarà postuma, Picasso non l'ha mai vista. Un d'après di valore solo decorativo. Sono cose che non prendo mai, se non per errore ... o perché inserite in un pacco. Per esempio nell'ultimo "affare" ci sono dei d'après, però pagati 5 euro, vabbè, ma non intendo certo tenermeli.

Più o meno le considerazioni che ho fatto anch'io... le stampe, quando riesco a riconoscerle, tendo ad escluderle in genere dai miei acquisti, come ho fatto anche in questo caso, era per avere una conferma sui criteri di valutazione... un "learning by doing". Ammetto che le mie preferite sono le acqueforti e puntesecche rispetto a seri e lito, trovo poi il bianco-nero spesso molto più affascinante e ricco di dettagli! :up:

Thanks per i sempre preziosi consigli!!!! :rosa:
 
Anni 70: dico pseudo-politica perché in realtà, secondo me, successe questo.
Gli anni 60 (figli dei fiori, 68, sessualità, colori ecc., in pratica "vietato vietare") vide anche un fiorire di buona grafica (anche pittura, ma un po' meno) colorata, piena di vita, "morbida".
Ma qualcuno prese paura. Troppa libertà. Troppo piacere.
Così da una parte si favorì il traffico di droga, in modo che quella liberazione sfiorisse ricadendo su sé stessa.
Dall'altra, si volle evitare l'approfondimento di qualsiasi autocoscienza dando ogni colpa al nemico politico. Ecco che, sotto la cappa dei partiti interessati a controllare tutto, si protestò su ogni cosa e perlopiù contro dei fantasmi, si cominciò a dire che tutto è politico, si ficcò la politica in ogni dove, come una petulante supposta. Anche nell'arte.
Ma un'arte che prende la sua primaria energia dall'odio, fosse pure sacrosanto (e non lo era, pur essendo comprensibile) non sarà mai arte.
Per di più si volle far credere, sempre per pregiudizio politico, che "arte per tutti" significasse che ognuno fosse già, miracolosamente, artista completo, fatto e maturo. Pertanto molti si cimentarono con incontrollata ambizione personale (frutto del mancato approfondimento di coscienza) e usando qualunque scorciatoia pur di ottenere un'effimera celebrazione, una vaga notorietà.
Si creò molta roba orribile. E la freddezza, il gelo materialistico diffuso da molte ideologie suggerirono di ispirarsi alla tecnica più fredda, comoda e veloce, la fotografia. Valanghe di immagini solarizzate, foto sovrapposte, algidi ed inutili bianconero sommersero le residue spinte vitali o vitalistiche, nell'arte come nella politica. Non sapendo creare il bello, si ritrasse il brutto e si dichiarò trattarsi di denuncia sociale. Si trattava invece di ambire ad un successo di cui era ben chiaro quanto fosse immeritato. Alcuni partiti favorirono la tabe, certi di trarne un loro profitto. Proliferarono soggetti iperpoliticizzati, assassinii, rivolte, santini di rivoluzionari, caricature di reazionari (semplici foto con qualche effettino in più, eh, mica altro).
Un autore che per me riassume tutto il negativo del periodo è Guerreschi.
Su Steffanoni, va detto che aveva qualche qualità in più: ma evidentemente questo operare freddo, più freddo ancora nei contrasti estremizzati, non me lo ha mai fatto amare, anche se talora l'ho rispettato.
Non si creda che il discorso riguardi solo gli autori politicizzati. Nelle incisioni di Attardi, o di Calandri, per esempio, è presente lo stesso seme ibernato e sterile. E a Venezia c'è ancora un Eulisse che batte e fa battere la testa su questo nulla.

Eulisse
zoom_11-51eulisse_partire_jpg
Calandri
articolo_la-tripperia-di-mario-calandri.jpg


Guerreschi Vedi l'allegato 390552
image-work-guerreschi_storia_antica-4089-160-160.jpg
Attardi
11411072008105948_piccola1.jpg

Un altro interprete di quella stagione mi sembra di poter dire che fu Gianfranco FERRONI, che a me piace molto. Correggimi se sbaglio.

ferroni1977.jpg
 
Un altro interprete di quella stagione mi sembra di poter dire che fu Gianfranco FERRONI, che a me piace molto. Correggimi se sbaglio.

Vedi l'allegato 390643
Giuro che mi era venuto in mente, ma non mi sembrava così paradigmatico. In effetti freddo lo è, ma riscatta la cosa con un'andatura metafisica che non ha quasi nulla a che vedere con la politicizzazione scomposta di quelli che "il soggetto è tutto". Figlio del suo tempo, ma non venduto.
Per un breve periodo l'ho anche tenuto in considerazione, ma da molto ho sviluppato una specie di rifiuto anche per lui. Ciò non toglie che, obiettivamente, sia superiore ai molti altri, citati e non, per più di una spanna.
 
Giretto veloce in un conto-vendita vicino casa, ho comprato due libri e mi sono soffermato su alcuni quadri accatastati. Prezzi un po' alti per i miei gusti e quindi mi sono limitato a fotografare un opera (forse acquaforte) per decifrare la firma.

2u787pk.jpg


23wrvo5.jpg


Inoltre sono rimasto attratto da un quadro ma privo del suo prezzo, quindi passerro' domani per vedere se riescono a farmi sapere qualcosa, se non superiore a 10 euro lo prendo. Artista sconosciuto, almeno per le miei superflue ricerche, firmato ARGYLE con sul retro una targhetta di una vecchia esposizione. L'opera si intitola LA NEBULOSA 1972, ho solo la foto del retro, comunque qualcosa di molto minimal con sfondo nero e sprazzi di luce bianca.

j5azgm.jpg
 
Giretto veloce in un conto-vendita vicino casa, ho comprato due libri e mi sono soffermato su alcuni quadri accatastati. Prezzi un po' alti per i miei gusti e quindi mi sono limitato a fotografare un opera (forse acquaforte) per decifrare la firma.

2u787pk.jpg




Inoltre sono rimasto attratto da un quadro ma privo del suo prezzo, quindi passerro' domani per vedere se riescono a farmi sapere qualcosa, se non superiore a 10 euro lo prendo. Artista sconosciuto, almeno per le miei superflue ricerche, firmato ARGYLE con sul retro una targhetta di una vecchia esposizione. L'opera si intitola LA NEBULOSA 1972, ho solo la foto del retro, comunque qualcosa di molto minimal con sfondo nero e sprazzi di luce bianca.
L'acquatinta dovrebbe essere di Sergio Ceccotti QUADRI/PAINTINGS . Controlla tu la firma.

28861.jpg
 
L'acquatinta dovrebbe essere di Sergio Ceccotti QUADRI/PAINTINGS . Controlla tu la firma.

Controllato, credo che si tratti proprio di Sergio Ceccotti: (Sergio Ceccotti (Roma, 7 maggio 1935) è un pittore e incisore italiano attivo a Roma e a Parigi. È stato definito “détective de la quotidienneté” [1] (J.L. Pradel 1977) e “artisan de l'énigme” [2](P. Roegiers 1987)

Ho trovato soltanto opere uniche e solo un multiplo per poter confrontare la firma. In quello trovato la firma e' per esteso, in quello da me postato il nome e' puntato. Grafia e stile sono i suoi, peccato per il prezzo di 20 euro che mi frena un tantino.
Grazie ancora Gino . . .
 
le litografie a colori hanno qualche valore collezionistico o economico che possa valere la pena acquistarle, mi sembrano delle stampe (presenza di retino) se non mi sbaglio. Se scrivete in titolo su google come riportato esce qualcosa.

Massitice Cum Privilegio Regis D Ni De Passebon Equitis
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto