baleng
Bannato di là per aver svelato la verità
Poi, viaggio dal primo al secondo mercatino. E scoperta di un nuovo compravendo.
Non ha nulla di interessante veramente. Ma "Sotto avrò un centinaio di quadri. Provengono tutti dallo stesso collezionista".
E va bene, stava chiudendo, ma lo convinco ad andare sotto.
"Lei è professore? Io ho fatto la quinta elementare".
Poi saprò da lui che ha fatto i soldi con una fabbrichetta: il negozio, infatti, è di una delle figlie. Lui sostituisce per oggi.
Sotto è veramente l'inferno, ma un inferno ordinato. Tra le decine e decine di orribili schifezze estraggo 4 pezzi appena accettabili, ma pagando il tutto 40 € va bene così (sono incorniciati).
La litografia di Félix Labisse (1905-1982) è il pezzo migliore. Debuttò sotto la protezione di Ensor, fu nel 1935 uno dei surrealisti con Breton Ernst Magritte ecc. Si trova su Wikipedia. Firmata e numerata su 100 esemplari, è un suo classico, magari un po' stucchevole, ma assai noto come soggetto. Vale da 100 minimo a 300 €.
C'è pure una grande litografia a colori di Augusto Murer del 1982
per continuare con gli autori che ho sempre perculato
, ecco a voi Cesco Magnolatooooooo
Cesco Magnolato nasce a Noventa di Piave nel 1926. Con un padre commerciante, il Magnolato è dalla sua tenera età in contatto con le difficoltà sociali dei lavoratori, degli artigiani e dei contadini. Compiuto le scuole elementari e media a San Donà, nei primi anni 1940 si sposta a Venezia: Accademia di belle arti di Venezia, consegue il diploma di pittura. Tra i suoi maestri si ricordanoGuido Cadorin e Giovanni Giuliani per l'incisione. A partire del 1952 lavora come assistente di Giovanni Giuliani alla cattedra d'incisione dell'Accademia di belle arti di Venezia, e più tardi diventerà titolare della stessa cattedra fino al 1984
Il Magnolato ha ricevuto vari premi, tra i quali nel 1954 il 1º premio per l'incisione alla XXVI Biennale di Venezia.
Ecco, il pezzo che ho preso non è il solito Magnolato da 50/100/150 €. E' un lavoro del 1953 acquaforte in 30 esemplari, lastra altezza 24 cm. Naturalmente è il più bel Magnolato che abbia visto (forse, direi meglio, l'unico bello
)
Per finire con l'inaspettato compravendo e con gli acquisti obtorto collo, una acquaforte acquatinta degli anni 50 (credo) di Manlio Alzetta, vera prova d'artista con solida cornice in noce.
Manlio Alzetta (1920/2000)nasce a Venezia nel 1920. Iniziò ad esporre fin dal 1939 e dal 1954 si dedicò all’incisione. Sue mostre personali sono state allestite in molte città d’Italia e all’estero. Partecipò su invito a numerose ed importanti manifestazioni nazionali ed internazionali, quali la “Biennale Internazionale dell’ Incisione” di Reggio Emilia, la “Mostra Nazionale dell’ Incisione” di Padova, la “Biennale dell’ Incisione” di Taranto. Sue opere sono state esposte in mostre di gruppo in Spagna, Francia, Bolivia, Germania, USA. Da ricordare tra le tante mostre personali e collettive, quella personale del 1965 alla “Bevilacqua La Masa” di Venezia. Nel 2000 venne inaugurata la mostra postuma “Omaggio a Manlio Alzetta” presso la galleria “San Vidal” a Venezia.
Lo so, "perché hai preso l'Alzetta"?
Tenerezza. Poi, volevo pagarla 5 ma ho ceduto. Ero già sazio, ho lasciato la mancia. Ho fatto male?
Non ha nulla di interessante veramente. Ma "Sotto avrò un centinaio di quadri. Provengono tutti dallo stesso collezionista".
E va bene, stava chiudendo, ma lo convinco ad andare sotto.
"Lei è professore? Io ho fatto la quinta elementare".
Poi saprò da lui che ha fatto i soldi con una fabbrichetta: il negozio, infatti, è di una delle figlie. Lui sostituisce per oggi.
Sotto è veramente l'inferno, ma un inferno ordinato. Tra le decine e decine di orribili schifezze estraggo 4 pezzi appena accettabili, ma pagando il tutto 40 € va bene così (sono incorniciati).
La litografia di Félix Labisse (1905-1982) è il pezzo migliore. Debuttò sotto la protezione di Ensor, fu nel 1935 uno dei surrealisti con Breton Ernst Magritte ecc. Si trova su Wikipedia. Firmata e numerata su 100 esemplari, è un suo classico, magari un po' stucchevole, ma assai noto come soggetto. Vale da 100 minimo a 300 €.
C'è pure una grande litografia a colori di Augusto Murer del 1982
per continuare con gli autori che ho sempre perculato

Cesco Magnolato nasce a Noventa di Piave nel 1926. Con un padre commerciante, il Magnolato è dalla sua tenera età in contatto con le difficoltà sociali dei lavoratori, degli artigiani e dei contadini. Compiuto le scuole elementari e media a San Donà, nei primi anni 1940 si sposta a Venezia: Accademia di belle arti di Venezia, consegue il diploma di pittura. Tra i suoi maestri si ricordanoGuido Cadorin e Giovanni Giuliani per l'incisione. A partire del 1952 lavora come assistente di Giovanni Giuliani alla cattedra d'incisione dell'Accademia di belle arti di Venezia, e più tardi diventerà titolare della stessa cattedra fino al 1984
Il Magnolato ha ricevuto vari premi, tra i quali nel 1954 il 1º premio per l'incisione alla XXVI Biennale di Venezia.
Ecco, il pezzo che ho preso non è il solito Magnolato da 50/100/150 €. E' un lavoro del 1953 acquaforte in 30 esemplari, lastra altezza 24 cm. Naturalmente è il più bel Magnolato che abbia visto (forse, direi meglio, l'unico bello

Per finire con l'inaspettato compravendo e con gli acquisti obtorto collo, una acquaforte acquatinta degli anni 50 (credo) di Manlio Alzetta, vera prova d'artista con solida cornice in noce.
Manlio Alzetta (1920/2000)nasce a Venezia nel 1920. Iniziò ad esporre fin dal 1939 e dal 1954 si dedicò all’incisione. Sue mostre personali sono state allestite in molte città d’Italia e all’estero. Partecipò su invito a numerose ed importanti manifestazioni nazionali ed internazionali, quali la “Biennale Internazionale dell’ Incisione” di Reggio Emilia, la “Mostra Nazionale dell’ Incisione” di Padova, la “Biennale dell’ Incisione” di Taranto. Sue opere sono state esposte in mostre di gruppo in Spagna, Francia, Bolivia, Germania, USA. Da ricordare tra le tante mostre personali e collettive, quella personale del 1965 alla “Bevilacqua La Masa” di Venezia. Nel 2000 venne inaugurata la mostra postuma “Omaggio a Manlio Alzetta” presso la galleria “San Vidal” a Venezia.
Lo so, "perché hai preso l'Alzetta"?
Tenerezza. Poi, volevo pagarla 5 ma ho ceduto. Ero già sazio, ho lasciato la mancia. Ho fatto male?
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