baleng
Bannato di là per aver svelato la verità
Posto le immagini delle statuette in gesso (?) colorato comperate a Santiago. Tre riguardano la Madonna del Cobre, con il manto giallo, il bambino reggitore del mondo in braccio, e i due pescatori nella barca in basso. Le altre due rappresentano Santa Barbara e la Madonna Nera, originariamente (Spagna) Vergine di Regla.
La più alta è di circa 30 cm, la seconda una spanna ecc. Derivano, ovviamente, da stampi, le differenze però le fa la coloritura.
Le tre centrali sono senz'altro più belle e colorate con attenzione. Viceversa, la più grande è anche la più volgare. Purtroppo negli ultimi giorni mi è stato detto che chi colorava le tre belle, prese nello stesso punto vendita, ormai ha problemi agli occhi e fatica a vedere, perciò non ne fa più, e infatti sono finite. Pertanto ho comprato di lui un intero presepe di 10 piccoli pezzi che residuava, ma non l'ho ancora tolto dal suo imballaggio.
La Madonna nera non è della stessa mano, però fa un certo buon effetto.
I prezzi: 2 euro per ognuna delle più grandi, il resto a scalare. 4 euro per il presepe.
La Madonna nera viene celebrata lo stesso giorno della patrona di Cuba, la Vergine della carità, ed entrambe sono considerate delle potenti divinità anche nella santeria, una forma religiosa che fonde elementi del cattolicesimo con altri della tradizione yoruba.
Con l'intensa tratta degli schiavi, che si svolse dal secolo XVI al secolo XIX per il lavoro nelle centrali di produzione dello zucchero, arrivano a Cuba questi negri yoruba d'Africa che riuscirono a conservare vive le proprie credenze religiose grazie alla resistenza opposta nei confronti dei loro padroni e all'abile identificazione degli "orisha" con i santi della religione cattolica a partire da alcune caratteristiche comuni (si fonde così, ad esempio, l'immagine di Santa Barbara con l'orisha Changò, signore del fuoco e del fulmine, dio della guerra; o quella di San Lazzaro con Babalù Ayè, anch'egli divinità dei lebbrosi e delle malattie della pelle).
Con l'abolizione ufficiale della schiavitù (1880) molti schiavi yoruba, emigrati in zone urbane de l'Avana e di Matanzas (province dove si produceva molto zucchero) cominciarono a praticare con maggiore libertà i propri vecchi riti africani già mescolatisi con la religione cattolica. In quel periodo, nei quartieri di Regla e nei pressi de l'Avana, si fondano le prime case dedicate a questo tipo di culto. Due avvenimenti furono decisivi per una definitiva cubanizzazione della Santeria: l'unificazione di diversi culti yoruba in una unica liturgia (la denominata Regla de Ocha) raggiunta dal "balalawo" (il sacerdote dell'orisha Orula, colui che indovina il futuro) Lorenzo Samà e dalla sua sposa Latuan sul finire del secolo XIX, la definizione della "Regla de Ifà" (sistema di predizione usato dagli yoruba) che si deve al babalawo Eulogio Gutierrez (dopo l'abolizione della schiavitù riesce a tornare in Nigeria, dove però riceve l'ordine divino di far ritorno a Cuba per stabilire la Regla de Ifà: l'ordine sacro dei babalawo, gli unici capaci a predire il destino di donne e uomini mediante la Tavola di Orula).
La più alta è di circa 30 cm, la seconda una spanna ecc. Derivano, ovviamente, da stampi, le differenze però le fa la coloritura.
Le tre centrali sono senz'altro più belle e colorate con attenzione. Viceversa, la più grande è anche la più volgare. Purtroppo negli ultimi giorni mi è stato detto che chi colorava le tre belle, prese nello stesso punto vendita, ormai ha problemi agli occhi e fatica a vedere, perciò non ne fa più, e infatti sono finite. Pertanto ho comprato di lui un intero presepe di 10 piccoli pezzi che residuava, ma non l'ho ancora tolto dal suo imballaggio.
La Madonna nera non è della stessa mano, però fa un certo buon effetto.
I prezzi: 2 euro per ognuna delle più grandi, il resto a scalare. 4 euro per il presepe.