kiappo
Forumer storico
So che c'era anche un mercatino a Rovereto, il primo sabato del mese, ed era più interessante che quello di Trento.
Grazie a tutti!! Tra una decina di giorni tornerò in Trentino e vedrò come muovermi...

So che c'era anche un mercatino a Rovereto, il primo sabato del mese, ed era più interessante che quello di Trento.
Infine, help, acquisto di oggi al Mercatino di Vicenza (dove ho incontrato il bannatissimo (altrove) Tippete
Non ci vado quasi mai perché è piuttosto di antiquariato.
Ho preso un solo oggetto, questo olio su cartone incorniciato, apparentemente vecchio di 90 anni circa, cm 30x40
Vedi l'allegato 427046 Vedi l'allegato 427048
Concordo con te. Magari è firmata "Luigino Bazzani". Non ho trovato altro che si adattasse.Azzardo... un Luigi Bazzani... Compatibile per periodo, presenza in zona visto il rilievo del sito di Pompei, livello di dettaglio e pittore di paesaggi, su firma ni
P.S. Un Tippete in trasferta?..Perchè mi ero fatta l'idea fosse un "romanaccio impenitente e un po' sfrontato"
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Anche io sono arrivato alle medesime conclusioni, anzi pensavo anche ad una mano femminile..Luigina Bazzani o Barisoni...
Azzardo... un Luigi Bazzani... Compatibile per periodo, presenza in zona visto il rilievo del sito di Pompei, livello di dettaglio e pittore di paesaggi, su firma ni
P.S. Un Tippete in trasferta?..Perchè mi ero fatta l'idea fosse un "romanaccio impenitente e un po' sfrontato"
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Concordo con te. Magari è firmata "Luigino Bazzani". Non ho trovato altro che si adattasse.
Intanto, consueti e costanti omaggi alla signora delle indagini. Nel merito: Bazzani varrebbe anche più di Barison, né ci sono impedimenti stilistici alla modifica dell'attribuzione.Anche io sono arrivato alle medesime conclusioni, anzi pensavo anche ad una mano femminile..Luigina Bazzani o Barisoni...
La casa di Freya Stark, ad Asolo, è nel centro cittadino. Si chiama Villa Freya e, con un po' di pazienza, è visitabile. Tramontata l'idea di farne un museo, venduta in un'asta pubblica e finita cinque anni fa in mani private, chi ne è stato ospite quando la sua proprietaria era ancora in vita (Freya morì, nel 1993, alla bella età di cento anni) ricorda grandi bauli pieni di album fotografici, il salotto e le altre stanze piene di memorabilia orientali, tappeti, arazzi, ceramiche, terracotte, una biblioteca ben fornita, con molte prime edizioni di opere rare e introvabili e una corrispondenza classificata con politici e scrittori che abbracciava più di mezzo secolo.
«Freya scrittrice, viaggiatrice, diplomatica dichiarata e forse spia per il suo Paese[5]» ha scritto, a commento di questa mostra e della sua figura, al tempo, il quotidiano La Tribuna di Treviso; una Dama che ha ricevuto nella sua casa, in visita, la Regina Madre d’Inghilterra, che nella sua patria è nota, e dove i suoi libri vengono pubblicati. È vissuta ad Asolo per quasi tutta la vita, quando non era in viaggio, e ha molto amato il luogo. Ha scelto di esservi sepolta. Ma è sempre stata profondamente inglese; inglese e asolana, direi: non italiana.
Restano il Cimitero di S. Anna, e la sua semplice tomba, che affianca quella di Eleonora Duse. Si tratta di una lastra di marmo bianca, rivolta, come tutte le tombe del luogo, verso il Grappa: la visuale è splendida ma, a quanto pare, lei, o qualcuno per lei, non deve aver voluto che, per guardare la sua sepoltura, si volgessero le spalle al monte. La struttura digradante, a terrazze, del cimitero, fa sì che, ai piedi della tomba di Freya Stark non ci sia lo spazio per sostare, neanche in punta di piedi, essendo la stessa posta sul ciglio di uno dei terrazzamenti.
Freya Stark vi è sepolta insieme al suo grande amico, il fotografo Herbert Young. Aggiungiamo che, dovendo leggere le semplici parole scolpite nella pietra, a rovescio, incise su pietra bianca senza alcun rilievo, queste rimangono quasi invisibili, bianco su bianco. Vi si scorge un desiderio di scomparire, di essere lasciati in pace, immagino; di fronte al Grappa, che nessuno si erga davanti alla tomba, oscurando la vista del monte.