Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Questa tecnica (affresco) non l'avevo mai considerata.
Forse ho due quadretti simili che l'impiegano e non ero mai riuscito a capire che roba fosse :wall:

Ma veramente si dipinge sull'intonaco fresco? Come si distingue se e' solo il fondo granulare e poi si e' dipinto a secco?

Perche' il fondo non e' liscio come avveniva sugli affreschi antichi?

Grazie a chi potra' chiarire.

Non so risponderti...non sono un pittore...eppoi di quel calibro...vedo solo che è stato dipinto come sull’intonaco...ma l’effetto è molto gradevole...unico direi....mi scoccia aprirlo perché è in ottime condizioni, compresa la cornice...devo solo mettere il gancetto per attaccarlo al muro..e ho quasi paura di usare il martelletto....forse provo con 2 piccole viti autofilettanti!
 
Questa tecnica (affresco) non l'avevo mai considerata.
Forse ho due quadretti simili che l'impiegano e non ero mai riuscito a capire che roba fosse :wall:

Ma veramente si dipinge sull'intonaco fresco? Come si distingue se e' solo il fondo granulare e poi si e' dipinto a secco?

Perche' il fondo non e' liscio come avveniva sugli affreschi antichi?

Grazie a chi potra' chiarire.
Non credo assolutamente si tratti di affresco. Vedi come i bianchi spessi e coprenti vengano adoperati, nell'affresco non è così. Direi che si tratta di un fondo (probabilmente tavola) preparato con una miscela di pigmento e sabbia (o simili, tipo vinavil/acrilico/polvere di intonaci ecc ecc).
Su questo fondo l'autore ha dipinto con tempera (forse olio, ma i colori sembrano del chiaro-tempera) o acrilici.
 
Complimenti un quadro piacevole e luminoso, per quella cifra poi!
Ho provato a decifrare senza esito l'autore della seconda grafica di Gino.
Le carte geografiche non mi prendono, la cartella che avevo preso tempo fa di quelle militari recenti non l'ho nemmeno più aperta per riordinarle.
 
Complimenti un quadro piacevole e luminoso, per quella cifra poi!
Ho provato a decifrare senza esito l'autore della seconda grafica di Gino.
Le carte geografiche non mi prendono, la cartella che avevo preso tempo fa di quelle militari recenti non l'ho nemmeno più aperta per riordinarle.

C'è carta e carta. Ricordo ancora, ma veramente, l'emozione con cui da Prouté, a Parigi, prendevo in mano quei fogli doppi coperti di scritte in caratteri antichi: poi li aprivi e, come nelle fiabe, appariva un mondo incantato e colorato, carte del 5/600 con le onde, le navicelle, le città più grandi sommariamente disegnate, spesso anche quelle piccole indicate con un paio di casupole, e poi le montagne, con gli alberi e dipinte di verde o di marrone, i cartigli coloratissimi, talune regioni disegnate in modo approssimativo ... Insomma, come dicono gli sballati, un trip. Costavano abbastanza poco, lo spiantato temerario che ero poteva farle sue: pensa, diventare il proprietario-custode di una fiaba! Venderle era un dispiacere, e raccomandavo sempre - ovviamente contro il mio interesse - di non incorniciarle, sarebbe come puntare la Bella Addormentata con gli spilli al muro della cucina. Poi pian piano si diradarono, i mercanti di tutto il mondo avevano scoperto il filone, restavano da comprare solo quelle dei paesi più poveri, l'Indonesia, la meravigliosa Turchia di Blaew o Jansson, la Russia (allora), il Magini della Grecia ... o anche quelle seicentesche della Francia (avevano troppa carta in casa per pagarle più di tanto) , poi quelle del 700, poi l'800, che in confronto è come Tata vs Ferrari, più preciso ma senza più mistero. Le fredde carte del 900 non le ho mai degnate di uno sguardo, e si può capire perché.
Qualcosa di tutto ciò mi è rimasto nelle cartelle. Forse troppo poco, ma il cuore era già sazio.

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Nell'altro forum avevo creato un 3D dedicato alla cartografia antica, ma è scivolato in fondo in poche ore, è di tanto più interessante (e redditizio) parlare di autori contemporanei...se solo avessi il tempo di approfondire il tema, ma non temere che ritornerò sull'argomento.
Intanto ho fatto qualche acquisto in asta, setacciamo ciò che oggi il mercato svende come privo di valore.
Questa carta non ha bisogno di presentazioni (30 eur + diritti):
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ma mi piace mostrarvi questo olio su tela (20 eur più diritti), sempre allo scopo di ridare cristianamente dignità agli ultimi :D, che andrà a comporre quella che un giorno sarà la mia gloriosa galleria degli anonimi (già...perchè non apriamo un 3D dove ognuno di noi posta opere anonime? ma solo se ci state). Da vicino sono spatolate, da lontano viene una natura morta quasi astratta:
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Ho un amico che colleziona antiche carte geografiche Mi diceva che quelle veramente antiche ma soprattutto autentiche, costano un botto e non è mica tanto di nicchia
 
Ho un amico che colleziona antiche carte geografiche Mi diceva che quelle veramente antiche ma soprattutto autentiche, costano un botto e non è mica tanto di nicchia
Tutto da verificare, ma certo ci sono pezzi anche assai cari.
Io intendevo evidenziare un fatto, e poi spiego perché.
Il fatto è che carte di uguale epoca e qualità, anche carte provenienti dallo stesso atlante fisico (smembrato :oops: ) hanno prezzi assai diversi a seconda che rappresentino un luogo o l'altro. Per dire, all'epoca il territorio padovano era uno dei più cari, il centro Italia tra i meno cari. Eppure la meno cara poteva essere assai più bella, esteticamente, intendo. Oppure, sempre dallo stesso atlante, la Kamchatka quasi te la regalavano, la Dalmazia (per il fenomeno dei profughi nostalgici) o gli USA costavano assai di più.
Questo fatto, ecco il perché, presenta molte analogie con le quotazioni dei pittori, tipo che se il tale americano era italiano costava un decimo, e viceversa. Indicando come al solito che mentre il valore dipende dalla qualità, il prezzo dipende dal tipo di richiesta. Il pescatore infreddolito della Kamchatka non ha né i soldi, né la cultura, e nemanco gli spazi per collezionare la carta antica del suo paese. Viceversa per il ricco Newyorchese, ovviamente. Così, quando ricercavo carte d'Italia, rufolavo anche su quelle di altri paesi (Svizzera, Yugoslavia, Grecia ...) dove spesso l'ignoranza dei mercanti, ma anche l'ambiguità nel poter definire un territorio, poneva opere interessanti anche per l'Italia, ma, ed è qui la figata, ad un prezzo minore, trattandosi nominalmente di paesi più poveri e con minore richiesta.
Il fenomeno ha analogie con quello dei prezzi diversi a seconda del soggetto: a suo tempo ho collezionato per pochissimo incisioni antiche di guerre, torture e morti, di altissima qualità, ma con soggetti che le mogli, spesso pure i mariti, non accettano proprio vengano incorniciati a parete. E' che ho la fortuna di non far caso, per le mie preferenze, al soggetto: so benissimo quali siano quelli più graditi o ricercati, ma questo poi non vale per il mio ambito privato.
 
Anche qui disamina da cattedra di storia e mercato dell'arte delle carte geografiche.
Professore fermati e respira, il troppo ci ingolfa la testa:-R
ma poi mica a distanza di tempo... ci interroghi? :sad:
 
Oggi dopo un mese sono andato nel compravendo locale, perchè sgomitare per trovare cose aggratis a volte stufa :-R, a dire la verità sono andato a vedere se c'erano due utilissimi librettini religiosi vintage per la :moglie:, trovati e presi a 5 euro l'uno, uno del 1941 e l'altro del 1892.
Poi come cosa inutile, ho preso una scatolina rotonda blu cobalto tipo Limoges, ha il numero 7903 cifre inciso sotto , ha i decori in oro molto consumati, la fattura è sicuramente antica, posso dedurre l'anno dal numero inciso 1790 o 1879 o 1903 ma dalla fattura escludo questa ultima opzione, scelgo la via di mezzo 1879 direi periodo vecchia Parigi, il prezzo pagato due euro :fiu:
 

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