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solidarietà a Taranto:
“La diossina dell’Ilva uccide”: una perizia su tumori e morti anomale
“La diossina dell’Ilva uccideâ€: una perizia su tumori e morti anomale | Linkiesta.it
Diossina dall’Ilva: pascolo vietato in raggio di 20 km – YouReporter NEWS
22 mag 2012 – Quasi otto tonnellate di molluschi e cozze alla diossina. Pescati dal primo seno del mar Piccolo di Taranto,
TARANTO: LA MAPPA DEI VELENI
LE PAROLE PER CAPIRE L'INQUINAMENTO
MINIGUIDA PER I TARANTINI
AGGLOMERAZIONE: nell'impianto di agglomerazione dell'Ilva si produce diossina.
AMIANTO: una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una
soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia
pericolosa; teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre
patologie mortali. Tuttavia un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta
sensibilmente le probabilità di contrarle. I fumatori esposti all'amianto hanno più probabilità di
ammalarsi di cancro.
APIROLIO: l'apirolio, non è altro che PCB (policlorobifenile) ed è massicciamente utilizzato nei
trasformatori elettrici per il raffreddamento e la lubrificazione, non essendo infiammabile a
differenza del suo sostituto olio minerale. Tuttavia, in presenza di forte calore (800°) sprigiona
diossina nebulizzandosi nell'aria. L'effetto è altamente cancerogeno.
ARPA: Agenzia Regionale Protezione Ambiente. Il sito web dell'Arpa Puglia è www.arpa.puglia.it
BENZENE: Il benzene è una sostanza cancerogena riconosciuta, e per questo molti esperimenti
descritti nei libri di chimica sono stati riscritti per evitare il contatto degli studenti col benzene. Il
benzene è un problema sia nell'Ilva sia nell'Agip.
BENZOAPIRENE: è il componente più pericoloso contenuto negli IPA. Si trova nel catrame di
carbone fossile e in molti carbon fossili. E' sprigionato nella cokeria. Ha un'azione cancerogena. Il
benzoapirene è tra i prodotti della combustione di molti prodotti contenenti molecole pesanti. Si
ritrovano quindi nel fumo di sigaretta, nella combustione dei rifiuti indifferenziati, nello scarico dei
motore Diesel e di tutti i motori alimentati con combustibili pesanti (più pesanti della comune
frazione delle benzine quindi nafte, cherosene, carbone, olii combustibili), possono formarsi anche
nella combustione del legname.
BRESCIA: nella città di Brescia è stato prodotto l'apirolio che è poi stato utilizzato a Taranto. A
produrre l'apirolio era l'azienda Caffaro di Brescia.
CODICE DELL'AMBIENTE: è stato approvato nel 2006 e ha aumentato di 60 volte il limite di
PCB nei terreni. Il limite per la diossina è abnorme e non in linea con le indicazioni europee.
COKERIA: la cokeria e' costituita da forni suddivisi in batterie (definite anche "cokerie"). E'
l'impianto di distillazione del carbon-fossile per la produzione del coke e il riutilizzo come
combustibile dei gas derivanti dal processo. La struttura dei forni è realizzata interamente in mattoni
refrattari.
DANNO GENOTOSSICO: è un danno che viene trasmesso alle generazioni successive mediante
la modifica del DNA. Le "cellule germinali" che sono addette alla trasmissione del DNA da una
generazione all'altra vengono intaccate e si provoca così un "danno genotossico" che può indebolire
le future generazioni rendendole più vulnerabili ad esempio al cancro.
DIOSSINA: le diossine, nel loro insieme sono molecole molto varie a cui appartengono composti
cancerogeni. Ad esse vengono ascritti composti estremamente tossici per l'uomo e gli animali,
arrivando a livelli di tossicità valutabili in ng/kg, sono tra i più potenti veleni conosciuti. Viene
classificata come sicuramente cancerogena e inserita nel gruppo 1 (Cancerogeni per l'uomo) dalla
IARC, dal 1997 la TCDD (fra tutte le diossine è la più pericolosa). Anche secondo le norme
giuridiche di molti paesi molte diossine sono ormai agenti cancerogeni riconosciuti.
ELETTROSMOG: è l'inquinamento causato dai campi elettromagnetici (antenne per cellulari,
elettrodotti, ecc.) ed è sospettato di avere effetti negativi sulla salute umana. Le persone esposte ad
onde elettromagnetiche sviluppano sintomi quali disturbi del sonno, disfunzioni circolatorie, dolori
di testa, difficoltà di concentrazione, innalzamento della pressione sanguigna. Diversi studi negli
ultimi anni hanno correlato l’esposizione prolungata alle radiazioni elettromagnetiche a bassa
frequenza (ELF, collegate agli elettrodotti) con l’insorgere di leucemie infantili. Le radiofrequenze
(RF, collegate alle antenne per cellulari) sono invece per il momento riconosciute causa di
localizzate ipertermie, con danni, ad alte dosi, a carico di organi poco vascolarizzati, come ad
esempio il cristallino dell’occhio. Comunque molto lavoro rimane ancora da fare, soprattutto per
quanto riguarda le RF, per correlare con certezza l’esposizione alle ELF o alle RF con l’insorgenza
di diverse patologie (fra cui cancro, cefalee, insonnia, depressione e alcuni disturbi immunologici,
riproduttivi e dello sviluppo fetale). Gli indizi che vanno via via emergendo suggeriscono,
comunque, perlomeno un atteggiamento di prudenza che implica il rispetto di determinate
precauzioni, al di là della definitiva dimostrazione della pericolosità delle radiazioni non ionizzanti.
E' pertanto importante applicare, nei casi di dubbio scientifico, il cosiddetto "principio di
precauzione".
IMPRONTA DIGITALE DELL'INQUINAMENTO: è possibile risalire alla fonte inquinante
analizzando la cosiddetta "impronta digitale" che è il mix caratteristico che contraddistingue ogni
fonte di emissione.
IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici): si ritrovano naturalmente nel carbon fossile e nel
petrolio, da cui si estraggono. Sono una famiglia di inquinanti alcuni dei quali cancerogeni (come il
benzoapirene).
MERCURIO: è un metallo neurotossico ed è sospettato di essere collegato all'aumento dei casi di
autismo. Taranto è la città che presenta le maggiori emissioni di mercurio in Italia e che registra un
aumento dei casi di bambini autistici o con disturbi dell'apprendimento.
NANOPARTICELLE: sono polveri ultrafini che, una volta respirate o ingerite, finiscono nel
sangue e si intromettono nei tessuti biologici. Sono prodotte dall'acciaieria e dall'inceneritore.
PCB: policlorobifenili. Sono cancerogeni. Sono stati utilizzati per molto tempo nell'area industriale
di Taranto e nell'area militare. Gli sversamenti di PCB hanno gravemente inquinato l'ecosistema.
PET-COKE: il pet-coke e’ l’ultimo prodotto delle attivita’ di trasformazione del petrolio e viene
considerato lo scarto dello scarto dell’oro nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio".
Per la sua composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli pesanti
come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri respirabili.
Il trattamento consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire ferree regole
dettate dal decreto del Ministero della Sanita’ equiparabili al trasporto di sostanze pericolose. Il petcoke
viene usato nei cementifici.
POLVERI: le polveri a Taranto sono sia quelle grossolane dei parchi minerari trasportate dal vento
sia quelle più sottili dei processi di combustione che possono veicolare altri inquinanti come ad
esempio benzene o diossina.
RADIOATTIVITA': il pericolo radioattivo a Taranto deriva dal rischio di passaggio di sottomarini
a propulsione nucleare. Ma vi è anche il rischio di inquinamento radioattivo collegato alle materie
prime utilizzate nello stabilimento siderurgico.
TCDD: La 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina, spesso indicata con l'abbreviazione TCDD o come
Diossina Seveso, è la più nota e pericolosa delle diossine. La TCDD è una sostanza altamente
tossica in grado di provocare danni gravissimi alla pelle, al cuore, ai reni, al fegato, allo stomaco e
al sistema linfatico; studi specialistici sulla sostanza hanno portato alla scoperta di un alto pericolo
cancerogeno per l'uomo e per gli animali. Soprattutto per l'uomo la TCDD colpisce particolarmente
in forma tumorale il fegato e gli organi genitali: famosi sono i casi di endometriosi nelle donne e
riduzione dei testicoli negli uomini. Un altro grave rischio che la TCDD porta è la malformazione
dei feti umani già nell'utero della madre con nascite di bambini mutilati, gravemente deformi o
morti. Pericolosa è la sua dispersione nell'ambiente, come è avvenuto in Vietnam in seguito
all'utilizzo di potenti erbicidi (in particolare l'agente arancio); la sostanza penetra nel terreno e tutti
gli esseri viventi (piante, animali, uomo) ne vengono contaminati anche a distanza di anni. Gli
effetti sono dunque, quasi sempre, irreversibili.
TERATOGENO: inquinante in grado di modificare o alterare il normale sviluppo del feto.
TERRENI CONTAMINATI: a Taranto alcune aree sono contaminate da PCB e anche da
diossina. Da qui discende il rischio che l'allevamento e il pascolo in aree contaminate possa causare
un trasferimento di PCB e diossina in alimenti quali carne, formaggio, latte, ecc.
ZINCATURA: nel processo di zincatura dell'Ilva può essere originata diossina.
Fonti:
www.wikipedia.it
Testimonianze di archeologia industriale - Cokeria
Elettrosmog > Effetti sulla Salute
Girodivite: Isola Pulita: il petcoke
Per saperne
Amianto in Italia:Le proiezioni epidemiologiche parlano di un picco” di decessi ”nel 2020, dopodiche’ ci dovrebbe essere una discesa”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Renato Balduzzi.
Emilio Riva, gia’ presidente dell’Ilva, e altre 28 persone tra dirigenti ed ex dirigenti dello stabilimento siderurgico di Taranto sono stati rinviati a giudizio in quanto ritenuti responsabili della morte di quindici operai Ilva a causa della prolungata esposizione all’amianto.
Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare Giuseppe Tommasino. Lo scorso 9 giugno il gup aveva dato il via alla discussione aperta dal sostituto procuratore Raffaele Graziano, il quale, alla presenza del procuratore capo Franco Sebastio, aveva rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio per i 29 imputati accusati di omicidio colposo per la morte di 15 operai dell’Ilva deceduti dal 2004 al 2010 per malattia professionale. Nell’elenco degli imputati ci sono Emilio Riva, che benche’ non sia piu’ presidente operativo del gruppo ne resta tuttavia il massimo rappresentante, suo figlio Fabio, il direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, e poi i diversi dirigenti che hanno gestito il passaggio del siderurgico dalla gestione pubblica (Finsider e Partecipazioni Statali) a quella privata, avvenuta nel 1995 con la vendita dell’Ilva a Riva da parte dell’Iri. Tra i rinviati a giudizio c’e’ anche Giorgio Zappa, gia’ direttore generale di Finmeccanica, in forza all’Ilva pubblica dal 1988 al 1993 quale vice prima e direttore generale poi. Per tutti gli imputati e’ stato ipotizzato il disastro colposo e l’omissione dolosa di cautele sul luogo di lavoro in quanto “omettevano nell’esercizio ovvero nella direzione dell’impresa, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, di adottare cautele che secondo l’esperienza e la tecnica sarebbero state necessarie a tutelare l’integrita’ fisica dei prestatori di lavoro, in particolare impianti di aspirazione nonche’ sistemi di abbattimenti delle polveri-fibre contenenti amianto idonei a salvaguardare l’ambiente di lavoro dall’aggressione del suddetto materiale cancerogeno, nonche’ omettevano di far eseguire in luoghi separati le lavorazioni afferenti al rischio di inalazione delle polveri-fibre di amianto, unitamente ad altre adeguate misure di prevenzione ambientali e personali atte a ridurre la concentrazione e la diffusione delle polveri-fibre di amianto generatesi durante le lavorazioni a tutela dei lavoratori dipendenti dello stabilimento Ilva ripetutamente esposti ad amianto durante lo svolgimento di attivita’ lavorative”
“La diossina dell’Ilva uccide”: una perizia su tumori e morti anomale
“La diossina dell’Ilva uccideâ€: una perizia su tumori e morti anomale | Linkiesta.it
Diossina dall’Ilva: pascolo vietato in raggio di 20 km – YouReporter NEWS
22 mag 2012 – Quasi otto tonnellate di molluschi e cozze alla diossina. Pescati dal primo seno del mar Piccolo di Taranto,
TARANTO: LA MAPPA DEI VELENI
LE PAROLE PER CAPIRE L'INQUINAMENTO
MINIGUIDA PER I TARANTINI
AGGLOMERAZIONE: nell'impianto di agglomerazione dell'Ilva si produce diossina.
AMIANTO: una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una
soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia
pericolosa; teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre
patologie mortali. Tuttavia un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta
sensibilmente le probabilità di contrarle. I fumatori esposti all'amianto hanno più probabilità di
ammalarsi di cancro.
APIROLIO: l'apirolio, non è altro che PCB (policlorobifenile) ed è massicciamente utilizzato nei
trasformatori elettrici per il raffreddamento e la lubrificazione, non essendo infiammabile a
differenza del suo sostituto olio minerale. Tuttavia, in presenza di forte calore (800°) sprigiona
diossina nebulizzandosi nell'aria. L'effetto è altamente cancerogeno.
ARPA: Agenzia Regionale Protezione Ambiente. Il sito web dell'Arpa Puglia è www.arpa.puglia.it
BENZENE: Il benzene è una sostanza cancerogena riconosciuta, e per questo molti esperimenti
descritti nei libri di chimica sono stati riscritti per evitare il contatto degli studenti col benzene. Il
benzene è un problema sia nell'Ilva sia nell'Agip.
BENZOAPIRENE: è il componente più pericoloso contenuto negli IPA. Si trova nel catrame di
carbone fossile e in molti carbon fossili. E' sprigionato nella cokeria. Ha un'azione cancerogena. Il
benzoapirene è tra i prodotti della combustione di molti prodotti contenenti molecole pesanti. Si
ritrovano quindi nel fumo di sigaretta, nella combustione dei rifiuti indifferenziati, nello scarico dei
motore Diesel e di tutti i motori alimentati con combustibili pesanti (più pesanti della comune
frazione delle benzine quindi nafte, cherosene, carbone, olii combustibili), possono formarsi anche
nella combustione del legname.
BRESCIA: nella città di Brescia è stato prodotto l'apirolio che è poi stato utilizzato a Taranto. A
produrre l'apirolio era l'azienda Caffaro di Brescia.
CODICE DELL'AMBIENTE: è stato approvato nel 2006 e ha aumentato di 60 volte il limite di
PCB nei terreni. Il limite per la diossina è abnorme e non in linea con le indicazioni europee.
COKERIA: la cokeria e' costituita da forni suddivisi in batterie (definite anche "cokerie"). E'
l'impianto di distillazione del carbon-fossile per la produzione del coke e il riutilizzo come
combustibile dei gas derivanti dal processo. La struttura dei forni è realizzata interamente in mattoni
refrattari.
DANNO GENOTOSSICO: è un danno che viene trasmesso alle generazioni successive mediante
la modifica del DNA. Le "cellule germinali" che sono addette alla trasmissione del DNA da una
generazione all'altra vengono intaccate e si provoca così un "danno genotossico" che può indebolire
le future generazioni rendendole più vulnerabili ad esempio al cancro.
DIOSSINA: le diossine, nel loro insieme sono molecole molto varie a cui appartengono composti
cancerogeni. Ad esse vengono ascritti composti estremamente tossici per l'uomo e gli animali,
arrivando a livelli di tossicità valutabili in ng/kg, sono tra i più potenti veleni conosciuti. Viene
classificata come sicuramente cancerogena e inserita nel gruppo 1 (Cancerogeni per l'uomo) dalla
IARC, dal 1997 la TCDD (fra tutte le diossine è la più pericolosa). Anche secondo le norme
giuridiche di molti paesi molte diossine sono ormai agenti cancerogeni riconosciuti.
ELETTROSMOG: è l'inquinamento causato dai campi elettromagnetici (antenne per cellulari,
elettrodotti, ecc.) ed è sospettato di avere effetti negativi sulla salute umana. Le persone esposte ad
onde elettromagnetiche sviluppano sintomi quali disturbi del sonno, disfunzioni circolatorie, dolori
di testa, difficoltà di concentrazione, innalzamento della pressione sanguigna. Diversi studi negli
ultimi anni hanno correlato l’esposizione prolungata alle radiazioni elettromagnetiche a bassa
frequenza (ELF, collegate agli elettrodotti) con l’insorgere di leucemie infantili. Le radiofrequenze
(RF, collegate alle antenne per cellulari) sono invece per il momento riconosciute causa di
localizzate ipertermie, con danni, ad alte dosi, a carico di organi poco vascolarizzati, come ad
esempio il cristallino dell’occhio. Comunque molto lavoro rimane ancora da fare, soprattutto per
quanto riguarda le RF, per correlare con certezza l’esposizione alle ELF o alle RF con l’insorgenza
di diverse patologie (fra cui cancro, cefalee, insonnia, depressione e alcuni disturbi immunologici,
riproduttivi e dello sviluppo fetale). Gli indizi che vanno via via emergendo suggeriscono,
comunque, perlomeno un atteggiamento di prudenza che implica il rispetto di determinate
precauzioni, al di là della definitiva dimostrazione della pericolosità delle radiazioni non ionizzanti.
E' pertanto importante applicare, nei casi di dubbio scientifico, il cosiddetto "principio di
precauzione".
IMPRONTA DIGITALE DELL'INQUINAMENTO: è possibile risalire alla fonte inquinante
analizzando la cosiddetta "impronta digitale" che è il mix caratteristico che contraddistingue ogni
fonte di emissione.
IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici): si ritrovano naturalmente nel carbon fossile e nel
petrolio, da cui si estraggono. Sono una famiglia di inquinanti alcuni dei quali cancerogeni (come il
benzoapirene).
MERCURIO: è un metallo neurotossico ed è sospettato di essere collegato all'aumento dei casi di
autismo. Taranto è la città che presenta le maggiori emissioni di mercurio in Italia e che registra un
aumento dei casi di bambini autistici o con disturbi dell'apprendimento.
NANOPARTICELLE: sono polveri ultrafini che, una volta respirate o ingerite, finiscono nel
sangue e si intromettono nei tessuti biologici. Sono prodotte dall'acciaieria e dall'inceneritore.
PCB: policlorobifenili. Sono cancerogeni. Sono stati utilizzati per molto tempo nell'area industriale
di Taranto e nell'area militare. Gli sversamenti di PCB hanno gravemente inquinato l'ecosistema.
PET-COKE: il pet-coke e’ l’ultimo prodotto delle attivita’ di trasformazione del petrolio e viene
considerato lo scarto dello scarto dell’oro nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio".
Per la sua composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli pesanti
come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri respirabili.
Il trattamento consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire ferree regole
dettate dal decreto del Ministero della Sanita’ equiparabili al trasporto di sostanze pericolose. Il petcoke
viene usato nei cementifici.
POLVERI: le polveri a Taranto sono sia quelle grossolane dei parchi minerari trasportate dal vento
sia quelle più sottili dei processi di combustione che possono veicolare altri inquinanti come ad
esempio benzene o diossina.
RADIOATTIVITA': il pericolo radioattivo a Taranto deriva dal rischio di passaggio di sottomarini
a propulsione nucleare. Ma vi è anche il rischio di inquinamento radioattivo collegato alle materie
prime utilizzate nello stabilimento siderurgico.
TCDD: La 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina, spesso indicata con l'abbreviazione TCDD o come
Diossina Seveso, è la più nota e pericolosa delle diossine. La TCDD è una sostanza altamente
tossica in grado di provocare danni gravissimi alla pelle, al cuore, ai reni, al fegato, allo stomaco e
al sistema linfatico; studi specialistici sulla sostanza hanno portato alla scoperta di un alto pericolo
cancerogeno per l'uomo e per gli animali. Soprattutto per l'uomo la TCDD colpisce particolarmente
in forma tumorale il fegato e gli organi genitali: famosi sono i casi di endometriosi nelle donne e
riduzione dei testicoli negli uomini. Un altro grave rischio che la TCDD porta è la malformazione
dei feti umani già nell'utero della madre con nascite di bambini mutilati, gravemente deformi o
morti. Pericolosa è la sua dispersione nell'ambiente, come è avvenuto in Vietnam in seguito
all'utilizzo di potenti erbicidi (in particolare l'agente arancio); la sostanza penetra nel terreno e tutti
gli esseri viventi (piante, animali, uomo) ne vengono contaminati anche a distanza di anni. Gli
effetti sono dunque, quasi sempre, irreversibili.
TERATOGENO: inquinante in grado di modificare o alterare il normale sviluppo del feto.
TERRENI CONTAMINATI: a Taranto alcune aree sono contaminate da PCB e anche da
diossina. Da qui discende il rischio che l'allevamento e il pascolo in aree contaminate possa causare
un trasferimento di PCB e diossina in alimenti quali carne, formaggio, latte, ecc.
ZINCATURA: nel processo di zincatura dell'Ilva può essere originata diossina.
Fonti:
www.wikipedia.it
Testimonianze di archeologia industriale - Cokeria
Elettrosmog > Effetti sulla Salute
Girodivite: Isola Pulita: il petcoke
Per saperne
Amianto in Italia:Le proiezioni epidemiologiche parlano di un picco” di decessi ”nel 2020, dopodiche’ ci dovrebbe essere una discesa”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Renato Balduzzi.
Emilio Riva, gia’ presidente dell’Ilva, e altre 28 persone tra dirigenti ed ex dirigenti dello stabilimento siderurgico di Taranto sono stati rinviati a giudizio in quanto ritenuti responsabili della morte di quindici operai Ilva a causa della prolungata esposizione all’amianto.
Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare Giuseppe Tommasino. Lo scorso 9 giugno il gup aveva dato il via alla discussione aperta dal sostituto procuratore Raffaele Graziano, il quale, alla presenza del procuratore capo Franco Sebastio, aveva rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio per i 29 imputati accusati di omicidio colposo per la morte di 15 operai dell’Ilva deceduti dal 2004 al 2010 per malattia professionale. Nell’elenco degli imputati ci sono Emilio Riva, che benche’ non sia piu’ presidente operativo del gruppo ne resta tuttavia il massimo rappresentante, suo figlio Fabio, il direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, e poi i diversi dirigenti che hanno gestito il passaggio del siderurgico dalla gestione pubblica (Finsider e Partecipazioni Statali) a quella privata, avvenuta nel 1995 con la vendita dell’Ilva a Riva da parte dell’Iri. Tra i rinviati a giudizio c’e’ anche Giorgio Zappa, gia’ direttore generale di Finmeccanica, in forza all’Ilva pubblica dal 1988 al 1993 quale vice prima e direttore generale poi. Per tutti gli imputati e’ stato ipotizzato il disastro colposo e l’omissione dolosa di cautele sul luogo di lavoro in quanto “omettevano nell’esercizio ovvero nella direzione dell’impresa, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, di adottare cautele che secondo l’esperienza e la tecnica sarebbero state necessarie a tutelare l’integrita’ fisica dei prestatori di lavoro, in particolare impianti di aspirazione nonche’ sistemi di abbattimenti delle polveri-fibre contenenti amianto idonei a salvaguardare l’ambiente di lavoro dall’aggressione del suddetto materiale cancerogeno, nonche’ omettevano di far eseguire in luoghi separati le lavorazioni afferenti al rischio di inalazione delle polveri-fibre di amianto, unitamente ad altre adeguate misure di prevenzione ambientali e personali atte a ridurre la concentrazione e la diffusione delle polveri-fibre di amianto generatesi durante le lavorazioni a tutela dei lavoratori dipendenti dello stabilimento Ilva ripetutamente esposti ad amianto durante lo svolgimento di attivita’ lavorative”