fiboo ha scritto:
Ancora parliamo di Prodi? Non merita nulla questo "signore" con tutti i suoi..."prodi"
e come si fa a non parlarne
in tutte le iatture e disgrazie italiane esce sempre il suo nome
PICCOLO RIASSUNTO SU CHI E' IL FAUTORE DELLA DISGRAZIA SU ALITALIA non vi sembrerà vero ma sempre lui il fantomatico presidente dell'iri PRODI.
Vogliamo dirla come si dovrebbe la storia della compagnia di bandiera , ottima di per sé, ma rovinata dalla pesante ingerenza politica che da anni rovina l’economia italiana?
L’Alitalia fu rovinata prima dalla politica Dc che la governò fin dal 1947 amministrativamente ed economicamente, ma non nei conti a quei tempi, ma perchè iniziò allora il criterio di dare lavoro agli italiani attraverso la politica, il che se qualcuno l'ha praticato in senso "cristiano" altri hanno fatto il demonio e cioè e per voti di scambio.
Dopodichè fu il putiferio. La crisi peggiore iniziò nel 1988, quando Prodi, presidente Iri, licenziò il Presidente Alitalia Umberto Nordio subentrato nel 1972, quando l’amministratore delegato era Cesare Romiti e il bilancio fortemente negativo (stesso regalo che Romiti fece poi alla Fiat). Dopo due anni Nordio occupò il posto di Romiti che passò appunto alla Fiat e l’Alitalia dal 1977 al 1988 ebbe finalmente bilanci attivi.
Perché allora Prodi licenziò chi aveva rimesso a posto i conti e cioè Nordio? La risposta è semplice, Nordio era apolitico e non dava soldi a nessuno, non sapeva neanche come si faceva poveretto, e dunque faceva di testa sua.
Per questo Prodi lo sbattè fuori. Perché Prodi doveva chiudere l’IRI trasformata ormai in una voragine mangia soldi? Perché con l’Iri foraggiava le aziende che foraggiavano la Dc, e la mafia legata alla DC, fregandosene altamente di dissanguare l’Italia.
Il direttore di Repubblica, Eugenio Scalfari, sull’allontanamento di Nordio scrisse: "Il siluramento del presidente dell’Alitalia, che notoriamente non ha padrini politici, e la riconferma di altri suoi colleghi forniti di abbondante padrinaggio, renderà sempre più difficile trovare per le società pubbliche manager indipendenti”. Quindi c'era già uno che sapeva tutto, ma che ora però dice che nonostante tutto questa rovina Prodi "è stato bravo".
Prodi affidò l’azienda alla sua creatura Luigi Bisignani, già direttore Iri, così l’Alitalia dal 1989 al 1996 tornò puntualmente in perdita. Nel 1997 l’Europa punì il piano di risanamento di Domenico Cempella, nuovo direttore, come aiuto di Stato.