Alla cortese attenzione di Tashtego

La Modestia non è il contrario della Superbia. Più colpa che peccato, è vivere un po' meno di ciò che si è, al di sotto delle proprie potenzialità anche con l'inganno, risparmiare sul talento (taccagneria già condannata in una parabola cristiana), su quello che siamo o crediamo di essere.
 
Solo chi annusa dappertutto perversioni e cose contro natura non sa o pretende di non sapere che la voluttà esige anche il dolore: la vagina della donna è un insaziabile Moloch e quale vagina si accontenterebbe di un piccolo pene della grandezza di un dito quando può averne uno forte come il braccio d'un bambino? La fantasia femminile ama lavorare con gli strumenti della potenza maschile, l'ha sempre fatto e sempre lo farà. Quanto più grande è il pene, tanto maggiore è il piacere e il bambino durante il parto preme con il suo cranio contro le pareti della vulva che per la donna è la sede del piacere, proprio come il membro maschile, con la stessa durezza e la stessa energia. Certo che è dolorosa questa forma di coito intensissima ma è anche l'apice della voluttà femminile. La donna, costretta da sempre a dissimulare non può mai parlare con completa sincerità delle sue sensazioni, poiché le incombe per tutta la vita il dovere di detestare il peccato. Ma da dove venga questa identificazione del piacere sessuale con il peccato non lo si potrà mai comprendere a fondo.
 
L'inconscio che non ha età è la nostra vera vita. Prova ad osservare qualcuno che si crede solo e vedi ricomparire subito il bambino spesso in modo comico, il bambino che sbadiglia, che si gratta il culo, che si scaccola il naso, che scorreggia... anche le professoresse fanno scorregge... l'inconscio manca completamente di logica.
 

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