Alla cortese attenzione di Tashtego

IL DOLORE E IL RICORDO DEL MARITO, FRANCO PEVERI: “Aveva fatto esami accurati 20 giorni fa, compreso al cuore e stava benissimo”. E’ stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno per il marito, Franco Peveri la morte di Gianna Casella avvenuta alle 5 di questa notte a causa, pare, di un’intossicazione alimentare.
Intervistato ai microfoni di Radio Sound, il compagno di una vita di quella che lui stesso chiama “una piacentinassa dal sass” ancora non crede di averla perduta.
“Sabato, verso le 13 siamo andati a mangiare in un ristorante gestito da cinesi a Piacenza. Eravamo in quattro. Io ho mangiato leggero, lei invece un piatto di cozze e forse ha allargato un po’ il tiro” ha spiegato Peveri. I primi sintomi, però, di quella che ad ora è stata descritta come un’intossicazione alimentare, sono nati verso le 17: “E’ andata in bagno, ha rimesso tutto e si è innescato il meccanismo, con un po’ di febbre, spossatezza. Ma credevamo fosse un’influenza”.
Poi il sabato il repentino peggioramento: “Torno a casa, non la trovo ma aveva lasciato un biglietto: ‘Sono ricoverata al pronto soccorso’. Aveva chiamato la guardia medica”.
Dal suo ricovero al decesso non c’è stato neanche il tempo per pensare, da parte del marito e del figlio, Marco Peveri: “Tre, quattro ore di terapia d’urgenza e questa mattina è morta” ha confermato il compagno, che ha poi voluto sottolineare il danno avvenuto a causa del cibo, si pensa: “L’intossicazione ha inciso sui reni, il cuore, il pancreas e il fegato. Un disastro”.
 
Il nome Facsal è una storpiatura di quello dei Vauxhall Gardens di Londra, giardini la cui popolarità agli inizi del XIX secolo lo rese un termine generico per indicare anche altri giardini alberati.
 
Nuova Provincia di Piacenza e Parma. Si chiamerà PiPa?




Il via libera è arrivato ieri in commissione regionale. La nuova Provincia che ci vedrà uniti ai cugini parmensi porterà il nome di Piacenza e Parma. Ma già ci si scatena sulle abbreviazioni e le sigle da adottare, anche sulle targhe delle aututo di futura immatricolazione: nel nostro caso, proprio stante il via libera in commissione, PiPa sembra essere più accreditato del contrario, ossia un Papi che, come faceva già notare la Gazzetta di Parma, rimanda a suggestioni berlusconi.

E se è pur vero, citando il Bardo, che una rosa avrebbe lo stesso profumo, anche se dovesse cambiare nome, speriamo che la Provincia PiPa si dimostri migliore, nei fatti, di quello che questa nuova dicitura sembra lasciar supporre.
 
Carattere storico?
Mussolini scriveva a Claretta: "Non è il Fascismo ad aver corrotto gli italiani, sono gli italiani ad aver corrotto il Fascismo". Ma il Paese non è sentina del vizio più dell'America di Kennedy. Ha solo troppi Pulcinella e Arlecchini servi di 2 padroni che al post-moderno hanno preferito il postribolo. L'altra sera da Formigli c'era una mini-Norimberga sul M5S. Ho ricordato che sarebbe il caso di osservare la trave nel culo, ormai un Baobab, prima di elucubrare sulla pagliuzza. Grillo non è antipolitico, va nella carne del problema. La tv dei Floris e dei Lerner, preferisce il Pirellone. Per vedere un'inchiesta sulla Cassa Depositi e Prestiti poi, occorre la Gabanelli.
PETACCI e MUSSOLINI Ora c'è Monti.
Le rispondo con le copertine di Signorini. Mario su Chi si dice innamoratissimo di Elsa, lei va a fare la spesa. Oppure Oggi che spara Passera e famiglia languidi a Sabaudia o la Fornero truccata come Moira Orfei, ma vestita da Scaramacai. Senza parole. Sa cosa accadrà? Passeremo dal toga party al party delle toghe.
È una bella festa?
Come no? Tutti in galera. Appassionatamente.
 

In Svizzera dimora fino al 1816, incalzato dalle ristrettezze finanziarie e dalle persecuzioni della polizia austriaca, unico sollievo sono le lettere di Quirina Mocenni,
che lo conforta col proprio affetto e lo aiuta economicamente. Decide comunque di approdare in Inghilterra e, prima di andarsene, riconoscente, scrive una commovente lettera alla donna, chiedendola in moglie. La risposta di lei ,che lo conosce nel profondo, forse più di qualunque altro, è sincera e nobile :"Tu perderesti il solo bene che ti resta, la libertà e l'indipendenza assoluta; io non potrei offrirti quel che vorrei di cui madre natura mi fu avara, e che l'età mi toglie. Vorrei piuttosto morire che essere cagione del tuo malcontento. Tu puoi trovare una compagna che sia degna di te, nobile, giovane, ricca, avvenente, amabile….io, non avendo nessuna di queste doti, ti sarei a carico come moglie".

A Londra trova migliore accoglienza, per la sua fama di autore dei Sepolcri e per non essersi piegato di fronte a Napoleone, acerrimo nemico dell' Inghilterra. Ciò nonostante la sua personalità singolare e i suoi scatti di ira, creano qualche perplessità nella imperturbabile e composta società inglese. Si raccontano gustosi episodi, accaduti nei migliori salotti, dove Foscolo, oltre a fare sfoggio della sua eloquenza, si abbandonava a gesti impulsivi come, quando, dopo aver perso ad una partita a scacchi, si strappava i capelli e faceva volare dal tavolo tutto quello che vi era sopra; oppure quando, preso dai suoi discorsi enfatici ed appassionati, camminava in lungo e in largo per la stanza, dimenandosi e gesticolando. Non di meno il suo aspetto arruffato, il suo sguardo di fuoco, creavano disagio nei malcapitati spettatori. Lo scrittore Walter Scott, ci dà un convincente ritratto del poeta, descrivendolo con l'ironia tipica degli Anglosassoni, in una pagina del suo diario, datata 24 novembre 1825: "A proposito di forestieri, a Londra albergava, un quattro o cinque anni fa, uno di quegli animali che sono Leoni (inteso, il termine, come celebrità letteraria)dapprima, ma che in un paio di stagioni diventano con regolare metamorfosi cinghiali (seccatori), un certo Ugo Foscolo, immancabile nella bottega dell'editore Murray e nei ritrovi letterari. Brutto come un babbuino e insopportabile presuntuoso schiamazzava, infuriava e disputava senza aver nemmeno un'idea dei principi secondo i quali gli uomini di giudizio ragionavano, e strepitava tutto il tempo come un maiale quando gli tagliano la gola". Ma il suo genio superava di gran lunga il suo carattere irascibile e, se alcuni lo abbandonarono per il suo caratteraccio, altri continuarono ad apprezzarlo per l'ingegno, che oscurava fortunatamente la sua indole bizzosa. La vita lussuosa della città, gli fa spendere più denaro di quanto possa permettersi, perciò è costretto a lavorare alacremente, per pagare i debiti.
 

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