Lui vuole suicidarsi, la polizia lo uccide
La tragedia in Georgia, dove un ragazzino si era barricato in casa dopo un brutto voto a scuola
foto Facebook
16:22 - Un ragazzino di 16 anni, Andrew Messina è stato ucciso dalla polizia negli Stati Uniti, nello contea di Cherokee County, in Georgia, mentre, in casa, manggiava la pistola del padre.
Il teenager non stava minacciando nessuno, a parte se stesso, visto che, dopo aver ottenuto un brutto voto a scuola, si era barricato in una stanza della villa dei genitori, con l'intenzione di farla finita.
La madre ha subito chiamato il 911, ma la polizia, invece di un negoziatore o un psicologo, ha mandato un fugone blindato con abordo la Swat e il cecchino che lo ha ucciso, dopo che il ragazzo aveva rotto un vetro con il calcio della pistola.
La famiglia del ragazzo non riesce a capacitarsi dell’accaduto. Intervistata da una Tv locale, la madre ha raccontando la conversazione con gli operatori del pronto intervento. I centralinisti avrebbero consigliato alla donna di allontanarsi dal figlio e di aspettare l’arrivo della polizia.
“Quante macchine state mandando?” ha chiesto la madre all'operatore “Solo una, vero?”. Il centralinista, però, ha risposto di non poter riferire su quante auto il Dipartimento di polizia di Cherokee County avrebbe mandato.
Dopo un’inchiesta interna della polizia, il cecchino che ha premuto in grilletto, Jason Yarbrough non sarà perseguito penalmente. La famiglia però, sta già intentando una causa nei confronti della polizia.
Intanto, anche Facebook si mobilita in memoria del sedicenne. Il gruppo "justice for Andrew" ha già più di 300 membri e promette battaglia, in suo nome, anche sui social network.