Il padre Concezio fu un
maresciallo dei
Carabinieri d'origine
abruzzese trasferitosi in
Istria negli
anni trenta, dove risiedette e prestò servizio fino al termine della
seconda guerra mondiale quando la regione venne occupata dalla
Jugoslavia. Qui conobbe la futura moglie, Maria Zuccon, istriana del luogo. Negli anni della guerra la famiglia materna fu colpita da due tragici lutti: nel settembre del
1943 il nonno di Sergio, Giacomo Zuccon, fu sequestrato e gettato in una
foiba da partigiani titini (i suoi resti verranno in seguito recuperati, assieme ad altri, nella
foiba di Terli dai
Vigili del Fuoco e riconosciuti dall'altra figlia Anna). Alcune settimane dopo, anche lo zio Giuseppe, fratello della madre, messosi alla ricerca del padre di cui non si avevano più notizie, cadde in un rastrellamento dei militari tedeschi che, scambiandolo per un partigiano o disertore, lo passarono per le armi.
A seguito di questi fatti e della seguente occupazione dell'intera regione da parte delle
milizie iugoslave, i genitori di Sergio decisero di
rifugiarsi presso i familiari del futuro marito a
Chieti, dove subito dopo si sposano e dove nascerà nel
1952, Sergio. Quando Sergio aveva 14 anni, la famiglia Marchionne si sposta ancora, emigrando in
Ontario,
Canada, dove si era già stabilita, esule dall'Istria, Anna Zuccon, zia materna di Sergio.
Formazione universitaria
In Canada Sergio Marchionne si laurea in legge alla
Osgoode Hall Law School of York University con il massimo dei voti, consegue presso la
University of Windsor un
Master in Business Administration (MBA). Presso l'
Università di Toronto completa invece i suoi primi studi universitari in filosofia. Esercita quindi come commercialista, procuratore legale, avvocato ed esperto contabile diplomato.