Alla cortese attenzione di Tashtego

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“Quando il cervello è dedito a pensieri negativi si indebolisce il sistema immunitario. La pressione sanguigna si alza e aumenta il rischio di malattie cardiache, obesità e diabete. Si interferisce sulle capacità di apprendimento e sulla memoria”. Il cortisolo, l’ormone dello stress, è il principale responsabile di questi disturbi. Adagiarsi fra pensieri negativi non ha dunque conseguenze solo sulla salute psichica, ma anche su quella fisica. Un’ulteriore buona motivazione per cercare di pensare positivo.
 
«Se avessi dovuto annunciare il mio ritiro, non l’avrei fatto in un hotel con una moquette tanto brutta. So che non voglio che la mia carriera finisca qui, in questo modo».
 
Tutto è iniziato 5 anni fa quando, una mattina, Joao Pereira de Souza, 71 anni, trovò un pinguino spiaggiato su un’isola al largo di Rio de Janeiro. Era coperto di petrolio e stava morendo. L’uomo decise di accudirlo e portarlo a casa con lui. Impiegò una settimana solo per ripulirlo e quando l’animale, che nel frattempo aveva chiamato Dindim, tornò in forma il pescatore lo riportò in mare e gli restituì la libertà.
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Mai si sarebbe aspettato di rivederlo e invece, qualche mese dopo, Dindim riapparve. Da allora ogni anno l’animale (un Spheniscus magellanicus, che vive in Sud America), percorre circa 8 mila km per tornare a trovare il suo amico brasiliano e trascorrere con lui un po’ di tempo (testi a cura di Beatrice Montini @beamontini, foto Tv Globo)
 
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Donnachadh McCarthy
Alcuni dati

La proposta torna prepotentemente alla ribalta rilanciata dall’Inghilterra, dove il Guardian in un commento dell’ambientalista Donnachadh McCarthy ricorda che negli anni Sessanta il bagno si faceva una volta alla settimana (e non si rammenta che la gente andasse in giro con il naso tappato per evitare gli odori corporei altrui), mentre oggi ci si fa la doccia ogni giorno. Con l’utilizzo di 50-60 litri d’acqua. Se quattro persone di una famiglia fanno ognuno la doccia una volta al giorno, il loro consumo annuo di acqua sarà di 80 mila litri. E solo per questo, senza considerare tutti gli altri usi e l’impiego di energia per avere acqua calda. Che equivale a emettere 3,5 tonnellate di CO2 all’anno.


Una soluzione

Ambientalista Pratesi, ambientalista McCarthy. Per salvare l’umanità dal riscaldamento di oltre 2 gradi (è di questi giorni il «record» del massimo incremento sui dodici mesi delle emissioni di CO2 - +3,76 ppm - con il contenuto di anidride carbonica nell’atmosfera aumentato da 398,26 ppm nel febbraio 2015 a 404,02 ppm nel febbraio 2016) oltre ad abituarci all’idea che prima o poi dovremmo iniziare a mangiare insetti, dovremmo lavarci anche di meno? Anche i dermatologi indicano che l’eccesso nell’uso di sapone, shampoo e soprattutto di liquidi detergenti dal pH non corretto può provocare danni alla pelle. E alterare la flora microbica che vive sulla nostra pelle e che ci protegge da batteri e germi pericolosi.


Pratesi: «Un bagno ogni dieci giorni è sufficiente»

«A quasi dieci anni di distanza, dico: altro che una settimana, un bagno ogni dieci giorni è sufficiente», rincara la dose Pratesi. «Mi ricordo che quando scrissi quell’articolo venni massacrato e deriso da tutti. Ora vedo che forse non ero quello “zozzone” che mi avevano fatto passare. Non cadiamo nel culto dell’igiene indotto dall’industria che ci vuole vendere shampoo, deodoranti, balsami e quant’altro. Acqua e sapone sono più che sufficienti. Senza esagerare con l’acqua».
 
La coppia originaria e residente in Romania ha litigato furiosamente e la donna di 40 anni ha concluso con il folle gesto che ha spedito il marito direttamente in ospedale con una forte lacerazione allo scroto. Costretto a sottoporsi ad intervento chirurgico di emergenza per riparare i danni, rimane in condizioni stabili. A seguito dell'incidente, la signora Benea ha detto di non aver saputo dosare la sua forza, aggiungendo che il marito meritava quello che gli era accaduto.
"A Ionel era stata data una bottiglia di vino come pagamento dopo una giornata di lavoro ed era arrivato a casa ubriaco", ha raccontato la donna. "Quando si ubriaca, cambia. Per tutta la notte mi ha fatto tenere il fuoco acceso perché era freddo e l'ho fatto per evitare di avere una nuova discussione. La mattina ho aperto le tende e gli ho detto di uscire e fare un po' di faccende domestiche o per lo meno di aiutarmi, ma lui mi ha urlato che non dovevo dargli ordini".
"Gli ho detto che non era quel tipo di uomo e gli ho afferrato i testicoli. Non è stata colpa mia se si è tirato indietro ed è successo quel che è successo", si è giustificata la donna.
 

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