"Alloro Olimpico" di Poste Vita: ennesima polizza

chiacchiere ha scritto:
Le mie osservazioni sono le seguenti

- se vogliamo sparare a zero sulle polizze vita a contenuto finanziario, partecipo anch'io senza problemi, però il trade off tra sicurezza e rendimento in finanza è irriducibile ed è come la forza di gravità, chi la ignora si fa male

- la tesi che le Poste non dovrebbero collocare polizze finanziarie fa il paio con quella di chi (veramente non ne conosco, ma esisteranno..) vorrebbe che i supermercati non vendessero superalcolici perché fanno male, l'unico divieto sensato è quello di venderlo a dei maggiorenni così come appunto fanno le Poste

- c'è poi un luogo comune, che come tutti i luoghi comuni hanno un fondo di verità ma rappresentano una caricatura della realtà, che è quello degli anziani e degli incolti gabbati dalle Poste: non posso per evidenti motivi fornire dati precisi ma posso assicurare che
- la domanda di libretti e buoni postali è ancora in crescita (e gli specialisti avrebbero credo da essere critici anhe su questo fenomeno)
- i clienti bancoposta sono relativamente giovani,ed in misura assolutamente non trascurabile anche già bancarizzati, hanno dunque elementi di giudizio e di raffronto

Il vero punto critico che avete già rilevato è la componente consulenziale sul cliente, che però faccio notare è espressamente vietata dalla legge alla Posta, che è quindi da pensare come un semplice supermercato finanziario: l'unica cosa che si può e si deve pretendere è la chiarezza e la trasparenza dell'informazione sui prodotti, e su questo ho degli ottimi motivi per sostenere la tesi che i prodotti collocati da Poste sono comunicati in modo più trasparente della concorrenza

Stavolta il tuo intervento mi è piaciuto, e non mi sento di portarvi quasi nessuna critica; è una presa d'atto dell'attuale realtà. Che poi sia il meglio per il cliente ne possiamo parlare, scrivendo fiumi di parole senza venirne a capo: il cliente ha sempre ragione, anche quando sbaglia! Peggio per lui in tal caso... :-D

Sul fatto che le Poste collochino i loro prodotti in modo più trasparente degli altri, dissento energicamente. Ci sono ovunque le eccezioni, e le Poste hanno le loro, nel bene e nel male. Dove vivo io so per certo che sono state sparate grandissime fesserie nel collocare precedenti prodotti finanziari postali; e comuque, sempre dalle mie parti, il livello di preparazione degli addetti è molto carente ed insoddisfacente, sotto ogni punto di vista.
Io penso spesso che più un operatore è finanziariamente preparato e coscienzioso e più perde capacità di piazzamento dei vari prodotti proposti dalla propria azienda: meglio che non capisca troppo, altrimenti..... :-D :-D :-D
 
Sul fatto che le Poste collochino i loro prodotti in modo più trasparente degli altri, dissento energicamente. Ci sono ovunque le eccezioni, e le Poste hanno le loro, nel bene e nel male. Dove vivo io so per certo che sono state sparate grandissime fesserie nel collocare precedenti prodotti finanziari postali; e comuque, sempre dalle mie parti, il livello di preparazione degli addetti è molto carente ed insoddisfacente, sotto ogni punto di vista.

Non faccio fatica a credere a ciò che dici, ma devi pensare che il nuovo indirizzo gestionale si è concretizzato di fatto solo a partire dal 2000, con risorse interne che hanno in media una bassa scolarità e che fino ad allora si occupavano di ben altro (anche le migliaia di ore di formazione interna non fanno miracoli) - certo, in una impresa industriale si sarebbero mandate in cassa integrazione quelle 30/40.000 persone (su 150.000) che ti avrebbero garantito il ricambio in professionalità, ma ovviamente non è politicamente/socialmente sopportabile.., -
Capisco,certo, la delusione di chi ha scommesso con le obbligazioni strutturate (anche in Posta) sul mercato azionario poco prima della crisi dei mercati, ma è un fenomeno ricorrente e trasversale..

Io mi riferisco piuttosto al sistema di offerta, costuito da pochi prodotti, semplici e relativamente convenienti sotto il profilo commissionale, e che peraltro non sottintendono conflitti di interesse.

Chi vuole un servizio di asset allocation non deve entrare in Posta, o almeno, non ancora ;)
 
Ma come si può "sparare a zero" sulle polizze e poi affermare che il rapporto rischio/beneficio è valido? Quei prodotti non hanno affatto un bel rapporto rishcio beneficio perché i costi (incorporati nel prodotto, e che quindi i clienti non vedono) è altissimo.

Io non voglio vietare la vendita di questi prodotti a nessuno, nemmeno alle Poste, solo che se i clienti davvero sapessero cosa comprano e quanto costa, certo non correrebbero a comprarli.

La domanda di libretti e Buoni Postali è in crescita, e sotto certi aspetti è un bene. Molti si rivolgono ai prodotti della Posta per i minori costi rispetto a quelli bancari (per c/c e libretti), ed un Buono Postale è sempre meglio di un'obbligazione strutturata. Ed ecco anche spiegato come i clienti non siano solo anziani (che però costituiscono la fascia più facile da bastonare, ed in questo le Poste hanno appreso dalle banche).

Solo che, guarda un po', si entra alla Posta per dei Buoni e si esce con l'obbligazione, la polizza o anche il fondo immobiliare. Motivo? Gli incentivi.

La consulenza non è vietata alle Poste: anzi, per gli strumenti finanziari devono seguire le stesse regole degli altri intermediari. Anche per questo si piazzano le polizze, che non rientrano nell normativa.

Il personale è drammaticamente impreparato, peggio che altrove (ed è tutto dire...), e si regola solo in base agli incentivi.

Quanto ai "prodotti collocati da Poste sono comunicati in modo più trasparente della concorrenza", la casistica che riportiamo anche qui da anni non conferma, anzi.....specie, come detto, nei confronti degli anziani.

Il dramma non sta nelle obbligazioni strutturate che hanno rimborsato solo il capitale dopo i crolli delle borse, il dramma sta nelle metodologie di vendita, ed in questo le Poste sono oramai alla pari, purtroppo, di banche-sim-assicurazioni.

Ancora una volta, ribadisco che un bel concorso di colpa lo hanno i clienti.
 
g.d'orta ha scritto:
Ancora una volta, ribadisco che un bel concorso di colpa lo hanno i clienti.

Mi pare che il succo del discorso sia tutto in questa affermmazione. Il resto è di contorno: se Pinocchio è ingenuo, il gatto e la volpe avran vita facile.
Non dimentichiamoci che siamo una nazione dove ancora proliferano e arricchiscono profeti, cartomanti e impositori di mani..... :rolleyes: :uhm:
 
Paperino ha scritto:
Sul fatto che le Poste collochino i loro prodotti in modo più trasparente degli altri, dissento energicamente. Ci sono ovunque le eccezioni, e le Poste hanno le loro, nel bene e nel male. Dove vivo io so per certo che sono state sparate grandissime fesserie nel collocare precedenti prodotti finanziari postali; e comuque, sempre dalle mie parti, il livello di preparazione degli addetti è molto carente ed insoddisfacente, sotto ogni punto di vista.
Io penso spesso che più un operatore è finanziariamente preparato e coscienzioso e più perde capacità di piazzamento dei vari prodotti proposti dalla propria azienda: meglio che non capisca troppo, altrimenti..... :-D :-D :-D

Bella figura han fatto le Poste sul servizio di Report: complimenti! :-D :-D :-D :smile:

Ho avuto un'ulteriore conferma anche sul resto, ove ce ne fosse ancora bisogno: chi non ha peli sullo stomaco guadagna fregando il cliente e facendo carriera su tappeti rossi e tra sorrisi di managers compiaciuti. Chiedere, tra gli altri, ai De Bustis o ai Doris..... :P :P :P
Gli altri restano a morir di fame, per convertirsi per necessità il più in fretta possibile al verbo societario, oppure vanno a casa a pelar patate, così evitano di far danni alla società in termini di mancati guadagni! :(

Godi potenziale cliente, il prossimo potresti essere proprio tu! :rolleyes: :love:
 
Paperino ha scritto:
Paperino ha scritto:
Sul fatto che le Poste collochino i loro prodotti in modo più trasparente degli altri, dissento energicamente. Ci sono ovunque le eccezioni, e le Poste hanno le loro, nel bene e nel male. Dove vivo io so per certo che sono state sparate grandissime fesserie nel collocare precedenti prodotti finanziari postali; e comuque, sempre dalle mie parti, il livello di preparazione degli addetti è molto carente ed insoddisfacente, sotto ogni punto di vista.
Io penso spesso che più un operatore è finanziariamente preparato e coscienzioso e più perde capacità di piazzamento dei vari prodotti proposti dalla propria azienda: meglio che non capisca troppo, altrimenti..... :-D :-D :-D

Bella figura han fatto le Poste sul servizio di Report: complimenti! :-D :-D :-D :smile:

Ho avuto un'ulteriore conferma anche sul resto, ove ce ne fosse ancora bisogno: chi non ha peli sullo stomaco guadagna fregando il cliente e facendo carriera su tappeti rossi e tra sorrisi di managers compiaciuti. Chiedere, tra gli altri, ai De Bustis o ai Doris..... :P :P :P
Gli altri restano a morir di fame, per convertirsi per necessità il più in fretta possibile al verbo societario, oppure vanno a casa a pelar patate, così evitano di far danni alla società in termini di mancati guadagni! :(

Godi potenziale cliente, il prossimo potresti essere proprio tu! :rolleyes: :love:
i filmanti mandati in onda durante l'intervista di faz dè bronz che guadagna appena 500.000€ annui, glieli avrà forniti volty? :D
 
tontolina ha scritto:
i filmati mandati in onda durante l'intervista di faz dè bronz che guadagna appena 500.000€ annui, glieli avrà forniti volty? :D

La più grande faccia di bronzo dei vari servizi per me è stata quella del dirigente dell'Alleanza, ovviamente ripreso in un salotto stile antico con stampe e mobili di valore, che alla domanda della giornalista sulla convenienza per il cliente del passaggio da una gestione al 4% ad una al 2%, ma flessibile :eek: :-? :eek: rispondeva dopo un attimo di malcelata esitazione: "Ceeeeeerto, riteniamo possa godere dei vantaggi di una gestione aperta e flessibile e di migliori rivalutazioni nei prossimi anni!".

Doppio premio! Uno come "Super Facc di Bronz" per la palla sparata, ma uno anche offertogli dal mitico Doris come "Scarsissimo Pagliacc Imbonitore": non all'altezza dei convintissimi venditori di Mediolanum.

Ciao Tontolina. :)
 

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