destinazione 0.50 circa ???
non ancora... la tempesta non si placa, adesso è a 031
copio/incollo questo di un mese fà
SADI - Un titolo ad alta resistenza
Websim - 27/04/2012 14:27:14
Da inizio anno viaggia ancora in territorio largamente positivo. E nel corso degli ultimi 12 mesi mette alle spalle l'indice FTSE di oltre 20 punti. È la Sadi (SSI.MI), gruppo attivo in Italia e all'estero nel settore delle bonifiche ambientali, della gestione dei rifiuti industriali e della poliarchitettura. Dopo avere toccato il minimo storico nel settembre del 2011 il titolo ha iniziato una risalita guidata da un flusso di notizie positivo sia sul fronte dei risultati di bilancio che delle prospettive di crescita futura.
Websim si è occupata di Sadi in un focus pubblicato lo scorso 7 dicembre dove si metteva in evidenza il valore sui fondamentali, a nostro giudizio non pienamente scontato nei prezzi di Borsa. Il titolo ha confermato le aspettative guadagnando nel frattempo oltre il 22%. Sadi si è conquistata l'attenzione e la fiducia degli investitori prima annunciando un budget 2012 ambizioso e poi comunicando risultati di bilancio 2011 che hanno confermato quanto di buono era stato fatto nella prima parte dell'anno.
Il 2011 si è chiuso con ricavi in calo del 7,6% su base annua: 87mln eu da 94mln eu, ma l'Ebitda è stato in linea con l'anno precedente mentre l'Ebit è salito del 24,1%. Una progressione che si è mantenuta sino al risultato netto che ha chiuso positivo per 3,3 mln eu da 2,9 mln eu della fine del 2010. L'indebitamento finanziario netto a fine dicembre era pari a 16,5 mln eu, in calo dai 24 mln eu dello stesso periodo dell'anno precedente e pari 0,2 volte il patrimonio netto patrimonio netto dalle 0,3 del 2010.
Nel corso del 2012 il gruppo Sadi ritiene di potere raggiungere invece ricavi nell'ordine di 96 mln eu e un Ebitda di 14 mln eu. Aspettative positive che poggiano su un portafoglio ordini consolidato delle attività "a commessa" che alla fine dello scorso esercizio era pari a 46,8 mln eu, in crescita del 22% rispetto all'anno precedente. A fare il balzo sarà soprattutto la divisione "bonifiche" che nel 2011 ha toccato il minimo storico (-55% le vebdite sul 2010) e nell'anno in corso dovrebbero aumentare i volumi di due volte. La sola bonifica della Alumix di Portoscuso a Cagliari vale 15 mln eu per i prossimi 2 anni cui si dovrebbe aggiungere la commessa Syndal che vale 12 mln eu all'anno per due anni. Una quadro di stabilità sul fronte dei ricavi che prosegue con il contributo della piattaforma di trattamento di rifiuti industriali di Orbassano che difficilmente fattura meno di 15 mln eu all'anno e delle discariche che, a regime, valgono complessivamente 24 mln eu all'anno di giro d'affari. Infine la poliarchitettura, connotata da un mercato in difficoltà, che contribuisce però ancora per 10 mln eu di vendite.
Potendo contare su una elevata stabilità del flussi di cassa (superiori a 8 mln eu all'anno più che sufficienti a coprire gli ammortamenti) la società si appresta quindi ad avviare un importane piano investimenti nel campo dell'energia. Già in programma; la realizzazione di impianti fotovoltaici presso le discariche esaurite, che saranno salvaguardate anche con il nuovo regime di incentivazione; a partire dal 2016 la messa in esercizio di impianti di "gassificazione" che saranno realizzati in joint venture con partner industriali e finanziari.
Interventi di valore ingente, pari a circa 35 mln eu a impianto (per il 100%), che tuttavia Sadi ritiene di potere effettuare in autofinanziamento grazie soprattutto dall'incasso del credito pari a circa 22 mln eu relativo alla bonifica della Ex Siass di Pioltello. La società, che ha un contenzioso aperto con il committente, stima di chiudere positivamente la vicenda enti fine 2012. In caso di successo Sadi passerebbe da una posizione finanziaria netta negativa a positiva per oltre 10 mln eu.
Se così fosse il titolo arriverebbe a trattare, sui valori di fine 2012, ad un valore economico di circa 20 mln eu che si traduce in un moltiplicatore di 2 volte l'Ebitda (3,7 volte senza considerare l'effetto Sias). Un valore in assoluto basso che si confronta con una media delle utilities italiane di 5 volte e quello delle società più direttamente comparabili come Biancamano e l'inglese Shanks che trattano tra 5 e 6 volte. Una sottovalutazione che si accompagna anche a una discreta generosità: Sadi infatti distribuirà una cedola di 1 centesimo che equivale ad uno yield del 3% circa.