Sadi (SSI) Ambienthesis (ex Sadi ) (2 lettori)

Fernando'S

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Nuovo appalto alla Sadi
per la bonifica ex Flucosit


22 settembre 2011

Ora è ufficiale. La bonifica della falda inquinata della ex Flucosit di Castelnuovo di Asola verrà portata avanti dalla Sadi. La società, con i vertici cambiati dopo le vicende giudiziarie, ha infatti vinto formalmente la gara d’appalto per la messa in sicurezza d’emergenza nell’area dove sono presenti le scorie tossiche in uscita dall’ex petrolchimico Flucosit, che funzionò per una quarantina d’anni come raffineria di benzolo, con la sede proprio a Castelnuovo di Asola. La madre di tutti gli inquinamenti: così è stata definita l’ex Flucosit che aveva sparso veleni in mezza provincia. Solo per Castelnuovo d'Asola, dove era la sede del piccolo complesso, chiuso da decenni, si sono spesi cinquanta milioni d'euro. La situazione fino a questo momento era stata mantenuta in sicurezza attraverso una barriera idraulica che intercetta gli inquinanti (benzene, idrocarburi, policiclici cancerogeni ecc.) colati nella falda con un costo che si aggira sugli 800mila euro l'anno. La bonifica era iniziata nel 1995 con la ditta Castalia ed è proseguita con la Sadi, servizi industriali.
«Si sono investiti tantissimi soldi – spiega il sindaco di Asola Giordano Busi – purtroppo senza risultati per tenere l'area in sicurezza. Perché si sono pozzi profondi venti metri che sono inquinanti perché l'area dell'ex Flucosit è situata vicino al centro abitato di Castelnuovo dove vivono 1.400-1.600 abitanti». La bonifica superficiale dell'area dello stabilimento, 28mila metri quadri, necessita ora di 20 milioni per creare un “tombamento”. Su una situazione veramente drammatica, ora finalmente, è arrivato il via libera alla Sadi, che aveva già il cantiere aperto, a procedere con la bonifica. La definitiva aggiudicazione della gara d’appalto è relativa alla messa in sicurezza d’emergenza della falda contaminata attraverso la gestione dell’impianto di captazione e il trattamento delle acque delle falde inquinate. L’intervento d’estrazione dei solventi dalla falda si era protratto più a lungo del previsto: per questo si è resa necessaria una nuova gara d’appalto, come aveva chiarito l’ex consigliere delegato della Sadi, Caterina Ferruzzi, che aveva spiegato che pur continuando a trattare la falda, non si era ancora arrivati al limite di concentrazione prevista.
In giugno inoltre la Regione aveva dato il via libera al finanziamento della bonifica dell’area a Valli di Mosio: sette milioni e mezzo, che verranno assegnati in quattro tranches. L’area da bonificare è di circa diecimila metri quadrati ed è uno dei tanti luoghi dove finirono i fusti.
La Sadi si è aggiudicata in questi anni cinque dei sei interventi di bonifica in provincia di Mantova.
 

Fernando'S

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Pubblicato il 28 novembre 2011

8 milioni di euro
stanziati dalla Regione Lombardia per bonificare il sito inquinato della ex Flucosit ad Asola. A tanto ammonta il finanziamento deliberato dalla giunta regionale il 16 novembre che permetterà di iniziare un’intervento di bonifica su un’area di 30 mila metri quadrati e non solo andare avanti con la messa in sicurezza che ha portato la Regione ad una spesa di circa 800 mila euro all’anno. La popolazione di Asola attende questo intervento da 45 anni. Al via quindi il primo lotto dell’intervento che durerà tre anni, con l’escavaione dei terreni contaminati, lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e la realizzazione di una discarica per il confinamento dei rifiuti non pericolosi, a conclusione dei tre anni la messa in sicurezza delle acque di falda e scarico, intanto, per la parte non bonificata, resteranno gli interventi della barriera idraulica. Ora è però importante trovare anche gli altri finanziamenti per consentire mettere definitivamente la parola fine sulla questione, come da intenzione dell’amministrazione comunale di Asola e della stessa Regione. Nel 2014 infatti è previsto l’avvio del 2° lotto che rappresenterà la conclusione definitiva dell’intervento, in questo caso il costo dovrebbe aggirarsi sui 12 milioni di euro.

e anche l' articolo del 29/11/2011
http://www.finanzaonline.com/forum/...-ancora-piccola-ma-crescera-2011112931186.pdf
 
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"Via libera alle bonifiche"

22/11/2011di Grazia SiniTweetSegnala Stampa Riduci Aumenta Condividi | (foto: SassariNotizie.com)CAGLIARI. “Il progetto per la chimica verde a Porto Torres procede secondo le tappe previste nel protocollo d’intesa siglato a Palazzo Chigi nel maggio 2011.” Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, commenta i passi in avanti compiuti nel processo per la realizzazione in Sardegna del più grande polo europeo per la chimica verde. “Il ministero dell’Ambiente – dichiara il presidente - ha firmato, in seguito al risultato della conferenza di servizi del 14 ottobre, il decreto che autorizza il progetto operativo della bonifica della falda di Porto Torres. Possono quindi essere avviate le bonifiche del sito, che comporteranno nel complesso investimenti per circa 500 milioni di euro a carico del gruppo Eni-Syndial. Si risolve così una questione annosa, molto sentita dalle popolazioni dei territori interessati, la cui soluzione apre nuove opportunità occupazionali e per la riqualificazione dei siti. Nella giornata di oggi - prosegue il Presidente - si è svolto un altro passaggio fondamentale per l'avvio degli investimenti riguardanti i nuovi impianti industriali per complessivi 250 milioni di euro: con la conferenza di servizi inizia la fase istruttoria per la realizzazione dei primi due impianti dei sette previsti allo scopo di creare una filierea integrata ed efficiente di produzione di bioplastiche”.
 

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Fernando'S

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nei post di luglio e ottobre 276 e 278
dicemmo di accumulo su sadi
cos' è stato e il movimento che si è sviluppato dopo, nonostante la bufera, ha portato il titolo a 0,35
....... livello 0,4 dovrebbe porre una qualche resistenza ...ma superabile, mercato permettendo ovvio.
 

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Fernando'S

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destinazione 0.50 circa ???
non ancora... la tempesta non si placa, adesso è a 031
copio/incollo questo di un mese fà

SADI - Un titolo ad alta resistenza
Websim - 27/04/2012 14:27:14
Da inizio anno viaggia ancora in territorio largamente positivo. E nel corso degli ultimi 12 mesi mette alle spalle l'indice FTSE di oltre 20 punti. È la Sadi (SSI.MI), gruppo attivo in Italia e all'estero nel settore delle bonifiche ambientali, della gestione dei rifiuti industriali e della poliarchitettura. Dopo avere toccato il minimo storico nel settembre del 2011 il titolo ha iniziato una risalita guidata da un flusso di notizie positivo sia sul fronte dei risultati di bilancio che delle prospettive di crescita futura.

Websim si è occupata di Sadi in un focus pubblicato lo scorso 7 dicembre dove si metteva in evidenza il valore sui fondamentali, a nostro giudizio non pienamente scontato nei prezzi di Borsa. Il titolo ha confermato le aspettative guadagnando nel frattempo oltre il 22%. Sadi si è conquistata l'attenzione e la fiducia degli investitori prima annunciando un budget 2012 ambizioso e poi comunicando risultati di bilancio 2011 che hanno confermato quanto di buono era stato fatto nella prima parte dell'anno.

Il 2011 si è chiuso con ricavi in calo del 7,6% su base annua: 87mln eu da 94mln eu, ma l'Ebitda è stato in linea con l'anno precedente mentre l'Ebit è salito del 24,1%. Una progressione che si è mantenuta sino al risultato netto che ha chiuso positivo per 3,3 mln eu da 2,9 mln eu della fine del 2010. L'indebitamento finanziario netto a fine dicembre era pari a 16,5 mln eu, in calo dai 24 mln eu dello stesso periodo dell'anno precedente e pari 0,2 volte il patrimonio netto patrimonio netto dalle 0,3 del 2010.

Nel corso del 2012 il gruppo Sadi ritiene di potere raggiungere invece ricavi nell'ordine di 96 mln eu e un Ebitda di 14 mln eu. Aspettative positive che poggiano su un portafoglio ordini consolidato delle attività "a commessa" che alla fine dello scorso esercizio era pari a 46,8 mln eu, in crescita del 22% rispetto all'anno precedente. A fare il balzo sarà soprattutto la divisione "bonifiche" che nel 2011 ha toccato il minimo storico (-55% le vebdite sul 2010) e nell'anno in corso dovrebbero aumentare i volumi di due volte. La sola bonifica della Alumix di Portoscuso a Cagliari vale 15 mln eu per i prossimi 2 anni cui si dovrebbe aggiungere la commessa Syndal che vale 12 mln eu all'anno per due anni. Una quadro di stabilità sul fronte dei ricavi che prosegue con il contributo della piattaforma di trattamento di rifiuti industriali di Orbassano che difficilmente fattura meno di 15 mln eu all'anno e delle discariche che, a regime, valgono complessivamente 24 mln eu all'anno di giro d'affari. Infine la poliarchitettura, connotata da un mercato in difficoltà, che contribuisce però ancora per 10 mln eu di vendite.

Potendo contare su una elevata stabilità del flussi di cassa (superiori a 8 mln eu all'anno più che sufficienti a coprire gli ammortamenti) la società si appresta quindi ad avviare un importane piano investimenti nel campo dell'energia. Già in programma; la realizzazione di impianti fotovoltaici presso le discariche esaurite, che saranno salvaguardate anche con il nuovo regime di incentivazione; a partire dal 2016 la messa in esercizio di impianti di "gassificazione" che saranno realizzati in joint venture con partner industriali e finanziari.

Interventi di valore ingente, pari a circa 35 mln eu a impianto (per il 100%), che tuttavia Sadi ritiene di potere effettuare in autofinanziamento grazie soprattutto dall'incasso del credito pari a circa 22 mln eu relativo alla bonifica della Ex Siass di Pioltello. La società, che ha un contenzioso aperto con il committente, stima di chiudere positivamente la vicenda enti fine 2012. In caso di successo Sadi passerebbe da una posizione finanziaria netta negativa a positiva per oltre 10 mln eu.

Se così fosse il titolo arriverebbe a trattare, sui valori di fine 2012, ad un valore economico di circa 20 mln eu che si traduce in un moltiplicatore di 2 volte l'Ebitda (3,7 volte senza considerare l'effetto Sias). Un valore in assoluto basso che si confronta con una media delle utilities italiane di 5 volte e quello delle società più direttamente comparabili come Biancamano e l'inglese Shanks che trattano tra 5 e 6 volte. Una sottovalutazione che si accompagna anche a una discreta generosità: Sadi infatti distribuirà una cedola di 1 centesimo che equivale ad uno yield del 3% circa.
 

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