Ritorno a utile e cedola, Amplifon scommette su Sonus in Usa
10/03/2010
Ritorno all'utile e alla cedola per
Amplifon nel 2009. Il gruppo ha realizzato utili netti per 29,2 milioni rispetto alla perdita di 14,5 milioni di un anno fa. I ricavi sono saliti del 2,4% a 657 milioni e l'Ebitda si è attestato a 90,1 milioni, in crescita del 21,3%.
E' poi sceso a 150 milioni dai 190,6 di fine 2008 l'indebitamento netto. Il Cda proporrà all'assemblea del prossimo 21 aprile il ritorno alla distribuzione di un dividendo di 0,033 euro per azione con dato stacco della cedola il 10 di maggio. Per il 2010 si prevede uno scenario macroeconomico in lento miglioramento, ma segnali di debolezza e instabilità rimangono su tutti i mercati di riferimento.
In questo contesto, la strategia del gruppo resta focalizzata sul continuo miglioramento dell'efficienza operativa, sul controllo dei costi e sul raggiungimento di quote di mercato ottimali in tutti i Paesi nei quali opera.
Amplifon, inoltre, continua a mantenere il focus sulla gestione dei flussi operativi, con l'obiettivo di confermare stabilmente gli ottimi livelli di generazione di cassa raggiunti.
In Europa la società proseguirà nell'attività di rinnovamento dei negozi garantendo al tempo stesso adeguati investimenti in marketing per sostenere le vendite, con l'obiettivo di consolidare e incrementare ulteriormente la redditività.
Mentre negli Stati Uniti il gruppo intende incrementare ulteriormente il recupero della redditività con l'attuazione del piano di riorganizzazione della controllata Sonus, che prevede la conversione dei punti vendita in un nuovo modello di "medical franchising", replicando il modello di successo già implementato con il marchio Miracle Ear nel settore "retail".
L'azione in Borsa ha accelerato al rialzo dopo l'uscita dei dati e segna un +2,41% a 3,8275 euro. Il consenso degli analisti prevedeva ricavi 2009 a 640 milioni, più bassi quindi di quanto realizzato da
Amplifon, un Ebitda a 86,2 milioni, anche in questo caso un dato inferiore a quello reale, e un utile netto a 33 milioni contro i 29,2 milioni realizzati.
Mentre la posizione finanziaria netta era prevista a -177 milioni.
Amplifon ha fatto decisamente meglio, riducendo il debito a 150 milioni. Prima dell'uscita dei conti questa mattina Equita sim ha ribadito buy sull'azione e un target price a 3,9 euro. Banca Akros buy e un prezzo obiettivo a 4 euro. Invece Intermonte ha un rating underperform e un target a 2,2 euro.
"I dati sono migliori delle attese a tutti i livelli, ricavi, marginalità, generazione di cassa", spiegano a caldo gli analisti di quest'ultima sim. "Il ritorno al dividendo è positivo anche se non rappresenta un fattore chiave. Anche se i dati del 2009 sono migliori delle nostre attese, i prezzi correnti scontano già questa notizia positiva. Attendiamo maggiori indicazioni dalla presentazione di domani alla comunità finanziaria".