ANCHE SE GIRIAMO IL MONDO IN CERCA DI CIO' CHE E' BELLO, O LO PORTIAMO GIA' IN NOI O NON LO TROVEREMO MAI.

Alessandro Cecchi Paone ......dopo il diluvio di oggi a pranzo ci vorrebbero una decina di ristoratori che vanno da questo signore che tanto ama queste norme a cazzum,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,come godrei non puoi capire,,,,,,,,anche lui godrebbe visto gli romperebbero il.........
 
I francesi si rendono ben conto della minaccia costituita dal radicalismo musulmano
e dal disordine diffuso nelle Banlieu delle grandi città e lo dicono in un sondaggio della televisione LCI dai risultati sconvolgenti,
nel quale esprimono il loro appoggio alla “Lettera dei 20 generali“, che potete leggere qui e pubblicato sulla rivista “Valeurs Actualles“.


Fra gli interpellati:

  • il 73% concorda con la valutazione che la Francia si sta disintegrando;
  • 84% concorda con l’aumento della violenza nella società francese;
  • il 58% sostiene le parole dei soldati
  • il 49% afferma che l’esercito dovrebbe intervenire per ristabilire l’ordine pubblico anche senza richieste da parte del governo
  • solo un terzo degli intervistati ritiene che i militari dovrebbero essere puniti.


Sebbene il primo ministro Jean Castex abbia condannato la lettera
e che i firmatari siano ora soggetti a sanzioni disciplinari,
il sondaggio TV di LCI condotto da Harris Interactive suggerisce che i francesi sono con i 20 generali in pensione.

Fuori dalla “Bolla sicura” che circonda l’Eliseo e i quartieri dorati dell’alta burocrazia e politica francesi.


Nella lettera i generali dicevano che:

I pericoli aumentano, la violenza aumenta di giorno in giorno.
Chi avrebbe previsto dieci anni fa che un giorno un professore sarebbe stato decapitato quando avrebbe lasciato il college?
Tuttavia, noi, servitori della nazione, che siamo sempre stati pronti a mettere la nostra vita a suggello del nostro impegno
– come richiedeva il nostro stato militare - non possiamo essere spettatori passivi di fronte a tali azioni.

È quindi imperativo che chi gestisce il nostro Paese trovi il coraggio di debellare questi pericoli.
Per fare ciò, spesso è sufficiente applicare le leggi esistenti senza debolezze.
Ricorda che, come noi, la grande maggioranza dei nostri concittadini è sopraffatta dai tuoi silenzi incerti e colpevoli



Voi che ne pensate?

Diffondete pure l’articolo, fate votare i vostri amici.

Anni fa, l tempo del governo Renzi, avevamo fatto l’ipotesi di un intervento dei militari,
raccogliendo l’indicazione di un eventuale appoggio ad una presa di potere delle stellette.


Che cosa ne pensate, ora, dell’iniziativa dei generali francesi? Votate e fate votare!

189
Created on May 01, 2021
This Poll active until 3rd of May 2021 00:00:00
I Generali Francesi: Eroi o Golpisti?

Cosa ne pensate della "Lettera dei 20 generali" francesi che pone quasi un aut aut a Macron
per un intervento diretto nel ristabilimento dell'ordine nelle periferie delle città francesi?
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I generali hanno ragione e, se Macron nicchia, l'esercito dovrebbe intervenire direttamente e ristabilire l'ordine

I generali hanno ragione, ma devono attendere che il potere politico intervenga

I generali sono andati al di là del loro ruolo e i militari attivi che li appoggiano devono essere puniti
 
“Quasi 700 migranti sbarcati a Lampedusa nelle ultime ore”, riferisce Adnkronos.

Sono complessivamente 532 le persone arrivate sull’isola.

La prima imbarcazione con a bordo 56 persone, è approdata intorno a mezzanotte.


Poco dopo gli uomini della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza
hanno intercettato un’imbarcazione con 85 migranti.


Intorno alle 3.30 un terzo approdo, che ha portato sull’isola 185 persone.


A distanza di un’ora, altri 112 migranti, tutti uomini, hanno raggiunto la più grande delle Pelagie.


L’ultimo sbarco in ordine di tempo ha portato sull’isola 94 migranti.


Tutti, dopo un primo triage sanitario, sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola.



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Nel corso della giornata, altri 2 sbarchi: si tratta di un barcone con 100 persone a bordo e di una carretta del mare su cui viaggiavano 51 uomini.
 
L’idea di un mercato nero di tamponi falsi per aggirare i controlli sanitari alle frontiere
e poter così entrare nei vari Paesi era da tempo al centro del dibattito e delle preoccupazioni delle autorità pubbliche.


Ma ora l’allarme sembra essersi aggravato perché ad aggirare i controlli sono cittadini provenienti dall’India,
nuovo, preoccupante epicentro dell’ennesima variante del coronavirus.

In Italia, il 27 aprile, il ministero della Salute con propria ordinanza ha riaggiornato la lista degli adempimenti
e delle limitazioni per chi arriva dall’estero, prevedendo poi con successive ordinanze
un sensibile aggravamento delle misure di divieto di accesso da India, Bangladesh e Sri Lanka.


Nonostante le misure, però, la burocrazia sembra essere impotente.

Un po’ per il dolo di chi cerca di eludere ogni controllo per mezzo dei falsi tamponi,
un po’ per alcuni deficit strutturali delle amministrazioni.

Ed è così che sull'ultimo volo atterrato in Italia da Nuova Delhi233 passeggeri a bordo —
si trovavano 23 cittadini che avevano ottenuto, pagando, delle false attestazioni di negatività al coronavirus.

Come noto infatti, per poter sbarcare nel nostro Paese è necessario esibire un referto di tampone negativo.


Gli stranieri, in gran parte lavoratori residenti nel nostro Paese,
hanno successivamente spiegato alle sconcertate autorità sanitarie della Regione Lazio
che versando una cifra attorno ai 20/30 euro è possibile ottenere un certificato con tanto di timbri e visti fasulli,
attestante la negatività al virus, e così superando ogni controllo in partenza esperito dalle autorità indiane.

Ed è per questo che una volta giunti in Italia, i passeggeri sottoposti al tampone
hanno rivelato notevoli casi di positività, circa il 9% del totale, quindi ben 23 persone.

Non si esclude che siano contagiati proprio dalla famigerata variante B.1.617, ovvero la variante indiana.


Lo scandalo ha suscitato scalpore anche nel Paese di origine dei passeggeri,
dove da qualche settimana alcuni giornali come Quartz stanno conducendo un’indagine a tal proposito.

Anche le autorità stanno tentando di porre un argine al fenomeno dei falsi tamponi
tanto che l’amministrazione dello stato del Gujarat ha dato comunicazione
di aver chiuso diversi laboratori ove venivano falsificati i referti e i certificati.


Non mancano poi agenzie di viaggio che unitamente ai titoli di partenza vendono, incluso nel pacchetto,
un certificato di falso tampone per attestare la propria negatività al virus.

A questo punto diventa essenziale recuperare tutte le liste dei voli precedenti in arrivo dai Paesi a rischio
e sottoporre tutti quegli stranieri tornati in Italia ad apposito screening sanitario, prima che la situazione rischi di degenerare.
 
Un post rapidissimo, anche per sollecitare, magari, una risposta.

Il sito Key4byz ha fatto una breve disamina su come funzionerà il futuro “Certificato covid”, o Green pass.

Il sito, che evidentemente ha fonti ufficiali di qualche tipo, pubblica le seguenti informazioni:



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Scusate ma:


  • la APP Immuni non doveva servire per il “Tracciamento anonimo”?

  • Non è che non fosse così tanto anonima, ma anzi fosse nominale?

  • la APP IO non serve per il Cashback?

  • Adesso prende anche una funzione sanitaria?

Non è che qualcuno ci ha raccontato qualche cosa di non corretto sulle varie “App di stato”?
 
La scorsa settimana sono usciti molti dati statistici che indicano come, con chiarezza,
ci siano delle economie già fuori dalla crisi economica legata al covid-19
mentre che ne sono altre che, nella crisi, ci stanno ancora ben piantate.


Prendiamo ad esempio l’Euro Aree, come sta andando il PIL il prodotto interno lordo?


Ecco i dati di crescita:


euro-area-gdp-growth-6.png



Nel PIL calcolato mese su mese il primo trimestre 2021 è ancor in recessione.

I lockdown in vari paesi hanno avuto un effetto molto duro sull’economie delle aeree euro.

Questo si nota ancora di più se vediamo l’andamento del PIL non su base mensile, ma su base annua:



euro-area-gdp-growth-annual-3.png



Rispetto all’anno scorso, al primo trimestre 2020, siamo ancora in calo e del 1,9%,

Eppure già quel primo trimestre aveva visto un calo del 3,3%.

La crisi non è superata, anzi abbiamo quello che gli americani chiamano “Double deep”, doppio affondo.

Nessuna ripresa.

Questo è dovuto a paesi come Germania, Belgio ed Olanda che hanno applicato dure misure di chiusura economica,
mentre la Francia ha avuto una leggera crescita perché… ha applicato il lockdown dopo.


Come va l’Italia?

Male anzi, malissimo:


italy-gdp-growth-annual-2.png




Noi abbiamo una recessione, su base annua, perfino rispetto al primo trimestre 2020,
e venivamo da una recessione nell’ultimo trimestre 2019!


Un bel disastro anche rispetto a un disastro precedente.


Qual è la causa di questa situazione?

I consumi, dimostrati dalle vendite al dettaglio, che sono precipitati a causa del lockdown.


italy-retail-sales-annual-2.png



I consumi sono precipitati nei trimestri di lockdown, compreso il primo del 2021.


Un bel problema anche perché il famoso Recovery Fund:
  • comunque arriverà, se va bene, a fine 2021;

  • comunque le previsioni relative al suo effetto predisposte dal governo indicano un ulteriore compressione dei consumi, almeno per tre esercizi.

  • Invece noi dovremmo rilanciarli.

La via del rilancio dei consumi è quella seguita dagli Stati Uniti che vedono una ripresa molto robusta, grazie alla politica dei redditi.


united-states-gdp-growth-annual.png



Gli USA sono già in crescita, su base annua, rispetto al PIL del primi trimestre dello scorso anno.

Quindi il “Buco” della crisi economica è stato colmato e si è ricominciati a crescere.

Questo grazie a un forte rilancio dei consumi:


united-states-retail-sales-annual.png



Il lato dei consumi nel primo trimestre 2021 è stato impressionanti, quasi da fuori scala.

La politica ha avuto come effetto quello di mandare alle stelle i consumi diretti e di rilanciare il PIL.


iI paesi europei sono “Austeri”, insomma sono dei pezzenti e nel momento del bisogno
hanno lasciato i cittadini a loro stessi.


Però abbiamo il miracoloso “Recovery Fund”.
 
Gli asini ragliano, anche a comando........

Fedez passa da testimonial Amazon a testimonial dei lavoratori.

Non so se sia più ridicolo lui o la sinistra italiana.

Ha tutti i crismi per entrare in politica:

ha la terza media,

a Sanremo c’è stato un voto di scambio a fronte di un cuoricino della Ferragni ai votanti,

vive nel lusso,

la coerenza non è il suo forte

e non ha parlato della violenza dei post della sinistra.


Si può fare.
 
Siamo finiti nell’epoca dell’idiocrazia, in cui l’idiozia diventa un valore sociale.
 
Ieri prima ancora che Fedez salisse sul palco la notizia del giorno non era il concertone
o men che mai la festa dei lavoratori, bensì cosa avrebbe detto il cantante.

E’ la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento
perché venga sottoposto ad approvazione politica
, approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta,
o meglio dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere i partiti e i nomi e di edulcorarne il contenuto.
Ho dovuto lottare un pochino ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente”.

Così Fedez ha pubblicizzato quanto avrebbe detto di lì a poco.


Dal canto suo, la Rai ha smentito pressioni e censure preventive.

“Rai3 e la Rai sono da sempre aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. È
fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente
i testi degli artisti intervenuti al tradizionale Concertone del primo maggio, per il semplice motivo che è falso,
si tratta di una cosa che non è mai avvenuta
.
Né la Rai né la direzione di Rai3 hanno mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista del concerto”.

Ma Fedez in diretta ha comunque calcato la mano:

Voglio dirvi che dalla vicedirettrice di Rai3 questo mio intervento è stato definito inopportuno“.

E a fine serata ha pubblicato sui social il video con la registrazione della telefonata.
Tutto preparato, dunque.

Ma ecco che cosa ha veramente detto la Capitani.

“Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare.
Nel senso che la Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza,
ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà
. Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok?
Non è questo. Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa è una cosa sua”.


Ma cosa ha detto Fedez?

Ha attaccato il governo e soprattutto la Lega
.

“Per i lavoratori dello spettacolo questa non è più una festa.
Caro Mario (Draghi, ndr), io capisco perfettamente che il calcio è il vero fondamento di questo Paese,
però non dimentichiamo che il numero dei lavoratori del calcio e il numero dei lavoratori dello spettacolo si equivalgono.
Quindi non dico di spendere qualche soldo, ma almeno qualche parola, un progetto di riforma
in difesa di un settore che è stato decimato da quest’emergenza
e che è regolato da normative stabilite negli anni Quaranta e mai modificate sino ad oggi.
Quindi Caro Mario, come si è esposto nel merito della SuperLega con grande tempestività
sarebbe altrettanto gradito il suo intervento per il mondo dello spettacolo
“.


Ma il bersaglio grosso, come da copione, era il presidente leghista della commissione Giustizia al Senato.

Due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari.
Ecco Ostellari, ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare quindi massima espressione del popolo,
che è già stato approvato alla Camera, come il ddl Zan può essere tranquillamente bloccato
dalla voglia di protagonismo di un singolo.
Cioè se stesso. Ma d’altronde Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua grande lotta all’uguaglianza,
vorrei decantarvi un po’ dei loro aforismi”.

Di qui seguono alcuni virgolettati con i famosi nomi e cognomi di consiglieri e esponenti della Lega.


Non è mancato poi un attacco ai cattolici contrari alla legge-bavaglio.

“Il presidente dell’associazione Pro-Vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe, amicone del leghista Pillon,
in questi mesi è stato la prima voce a sollevarsi contro il ddl Zan
.
L’antiabortista non si è accorto però che il Vaticano ha investito più di 20 milioni di euro in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo.
Quindi cari antiabortisti, caro Pillon, purtroppo avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori,
e non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa
. Che brutta storia”.



L’attacco alla Lega sferrato da Fedez dal concertone (di sinistra) però non ha scatenato le ire di Salvini, anzi.

“Adoro la Libertà. Adoro la musica, l’arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare.
Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge.
È già così, per fortuna”.

Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista,
un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così
“, spiega.


Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti.
Il diritto alla vita ed all’amore sono sacri, non si discutono.
Per me anche il diritto di un bimbo a nascere da una mamma e un papà è sacro,
mentre il solo pensiero dell’utero in affitto e della donna pensata come oggetto mi fanno rabbrividire.
Così come, da padre, non condivido che a bimbi di 6 anni venga proposta in classe l’ideologia gender,
o si vietino giochi, canti e favole perché offenderebbero qualcuno. Non scherziamo.
Viva la Libertà, che non può imporre per legge di zittire o processare chi crede che la famiglia,
come anche la Costituzione prevede, sia la cellula, il nucleo, il cuore, il passato, il presente e il futuro del mondo
“,

conclude Salvini in un post su Facebook.


In conclusione, la sinistra oggi si straccia le vesti contro la censura Rai – che però non c’è stata –
e ribadisce che il ddl Zan va assolutamente approvato.

Da Zingaretti a Fiano e alla Boldrini, lo scontro Fedez-Rai (basato sul nulla)
serve a rilanciare l’urgenza della legge-bavaglio contro l’omotransfobia.
 

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