Andare a letto alle nove (21.00) per compensare gli aumenti (i rincari)

Gia a letto come da prassi, tv e lampadina a basso consumo accese.

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Noto adesso chebpare la camera di Bin Laden.
Manca il kalasnicoff appoggiato al muro :d:
 
A Colombo (SLK) una goovane rappresentante donna dell'SBJ, un partito di sinistra, dice che bisogna fare qualcosa perché la città dopo le 21 è morta.
Probabilmente si ispira alle grandi città europee mete di turismo dove la.vita.notturna è molto attiva.

Il mondo cambia troppo in fretta, anche per i giovani. Lei non da che il modello a cui fa riferimento è passato.

Il nuovo modello occidentale è ore 21 sottocoperta.

Va detto a onor del vero che li, cioè dal decimo parallelo in giù, in quei fantastici luoghi tropicali alle 18 cala il sole, sempre.avendo una unica stagione.
Cosa fra l'altro che nei documentari non viene mai rimarcato ed è pure.vomprensibile che da quell'ora in poi la gente si annoi molto. Altrettanto comprensibile.diventa capire perché venerano la luna piena:.per un po' di luce.notturna.

Ma noi invece siamo oltre.
 
Addio spaghettata di mezzanotte.

È notizia di questi giorni che molti locali per risparmiare sulle bollette potrebbero applicare la chiusura anticipata. Inutile aspettare i clienti dell'ultimo minuto.
Nonostante la voglia crescente di stare insieme, che i sociologi riscontrano, continua quindi, l'impedimento parziale al convivio da parte di una realtà crudele che si potrae dall'inizio della pandemia e che con questa guerra sembra non avere fine.

Se la cosa sembra avere una importanza relativa, in fin dei conti la giornata è lunga relazioni e attività possono essere benissimo conciliate lo stessi, per chi ha qualche annetto sul groppone viene spontaneo riavvolgere il nastro del pensiero a qualche lustro fa all'allora normalità. Una certa normalità: la spaghettata di mezzanotte.

Chi aveva terminato il turno di lavoro, chi aveva terminato l'attività sportiva, e perché no chi aveva terminato l'attività culturale, lo so sembrerà strano ma anche allora esistevano i luoghi del pensiero, prima del ritorno a casa verso le 23 allungavano il percorso per passare davanti il solito posto alla ricerca di qualcuno o qualcosa. A questi afecionados della noce, un discorso a parte va fatto per i fidanzati che per imposizione della famiglia di lei per salvarle l'onorabilità erano costretti a riaccompagnarla a casa prima di quell'ora sapendo che gli ultimi dieci minuti sarebbero stai spesi per rassicurare la morosa che anche loro sarebbero andati a letto. Vi erano 2 categorie, quelli che con grande forza interiore riuscivano a recarsi dritti al proprio garage e chi no. E per questo le fidanzate di allora si raccomandavano e facevano appello al "se mi ami", "lo dico anche per il tuo bene domani devi alzarti presto", "non sta bene che vai col branko". Seguivano a volte le più finte rasserenazioni degne degli attori diplomati all'actor studios, altre le più convinte ma fragili destinate al ravvedimento appena lei aveva chiuso lo sportello dell'auto. Perché poi qualche dubbio nella mente di insinuava. Effettivamente lei stava combattendo la causa o combatteva col fidanzato perché con la famiglia non c'era storia? E a ruoli invertiti come si sarebbe comportata. E cosi non potendo rispondere a questi interrogativi quasi esistenziali non si poteva che mediare optando per fare un giro al solito posto, tradendo i propositi, ma con sosta breve. Che già in un passato recidivo si sapeva che breve non sarebbe stata.
Se ci si pensa con i valori di oggi la messa in atto della peggiore misoginia.

Ma qui non stiamo parlando delle reunion per l'ultima bevuta o per le sfide interminabili a calciobalilla o al biliardo. No qui parliamo di gente giovane perennemente affamata dalla digestione veloce che non di rado se ne usciva con "beh! Ma se andassimo a rompere le balle alla Teresa...'na spaghettata? C'ho un certo languorino, dormirei male".

-segue-
 

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