Spike V
Forumer storico
Scandalo Savoia/ Cesara Buonamici accusata da Rocco Migliardi: "Era lei che doveva pensare a Matteoli"
Venerdí 30.06.2006 10:03
Brutte notizie per Cesara Buonamici, ascoltata dai giudici di Potenza nell'ambito delle indagini sullo scandalo sui nullaosta dai Monopoli di Stato per le slot machine taroccate che ha coinvolto il principe Vittorio Emanuele di Savoia. La popolare giornalista è stata infatti accusata dall'imprenditore messinese Rocco Migliardi, che al Gip Iannuzzi ha raccontato: "Dopo l'arresto di De Luca (Achille, faccendiere che per conto del principe trovò il canale per i nullaosta, ndr) Ugo Bonazza mi chiamò, dicendo che ci avrebbe potuto aiutare Cesara Buonamici".
Infatti, secondo quanto rivelato dal quotidiano torinese La Stampa (che pubblica anche l'interrogatorio della giornalista), la Buonamici - che compare in diverse intercettazioni riportate nell'ordinanza di custodia cautelare - avrebbe dovuto 'segnalare' Migliardi, e si sarebbe rivolta all'allora ministro Altero Matteoli, che le inviò un fax con appunti dettagliati. Per inciso: Cesara, nel querelare il settimanale L'Espresso che aveva già anticipato il contenuto dell'interrogatorio, ha dichiarato in quell'occasione di non avere ''alcun ruolo nelle vicende oggetto dell'inchiesta '' e di essere stata ascolta dal Pm Woodcock ''nella mera qualità di persona informata dei fatti".
E così, l'8 giugno scorso il Pm potentino Henry John Woodcock ha interrogato la giornalista, che ha ammesso di aver dato una mano a Migliardi. Precisando, però, che nonostante più volte si parli di percentuali (solitamente il 5%) a lei spettanti, in realtà non avrebbe percepito neanche un centesimo. E di aver agito "per fare un favore a Bonazza", con cui però, alla fine della vicenda, "io avrò fatto una figura del cazzo con lui, però di soldi non ne ho presi da nessuno".
L'interrogatorio di Cesara Buonamici
Venerdí 30.06.2006 09:50
Pm - Ha parlato con Matteoli?
CB - Io mi ricordo di aver detto a Matteoli: "Senti un po', ma questo dice che ha questa gente che sta nei guai perché non gli arrivano questi cosi". E lui mi ha detto: "Mandami...". Infatti io... mi sembra di avergli girato lo stesso fax...
Pm - Era una cortesia amichevole oppure era previsto un corrispettivo per lei?
CB - Ma no, era una cortesia che facevo a lui (Bonazza, ndr)
Pm - Ma lei ha parlato con Migliardi?
CB - Mi sembra che mi abbia telefonato, per dirmi... "Grazie dell'interessamento".
Pm - Non occorre essere Arlacchi per accorgersi che quando uno parla a telefono con Migliardi non sta proprio parlando con il Duca di Salaparuta, insomma...
CB - Mi dia della cretina...
...soprattutto se pagato...
Il pm fa ascoltare alcune intercettazioni telefoniche tra lei e Bonazza
Pm - Lascia un po' perplessi il discorso di un imprenditore come Bonazza che parla con una nota giornalista, praticamente mercanteggiando il 5% di un corrispettivo, diciamo che un presunto mafioso (Migliardi, ndr) dovrebbe sganciare.
CB - Io non sapevo...
Pm - Per fortuna (Matteoli, ndr) non glieli ha fatti avere (i nullaosta, ndr)
CB - Meno male. Ma io poi non lo sapevo, non sapevo...
Pm - Quindi l'ha fatto per un sentimento di amicizia?
CB - Sì. Un po' fesso... un po' fesso...
Pm - Ma parlate pure di spartirvi una percentuale...
CB - Ugo (Bonazza, ndr) fa tutto quel farfugliamento, se poi alla fine lui volesse darmi un regalo... ma io... io insomma non ho avuto niente.
L'abuso non sanato
Pm - Aveva altre preoccupazioni?
CB - Ma sì, probabilmente
Pm - Come quella, per esempio, degli abusi edilizi?
CB - Di chi?
Pm - Nella sua casa di Fiesole.
CB - E va bè... ma che c'entra questo con...
PM - Niente. Voglio dire, il suo amico sindaco, Fabio... non le ha mandato il controllo edilizio.
CB - Come no.
Pm - (viene fatto ascoltare un brano di intercettazione) Per fortuna avevate parlato abbastanza al telefono, perché in questo caso addirittura è lei, dottoressa Buonamici, che bussa a denari a Bonazza e addirittura si lamenta, appunto, dell'esiguità del corrispettivo.
CB - Comunque... Sì sono io a parlare di soldi, sì. Ma...
Pm - E a dire che sono pochi addirittura...
CB - Ma io sono anche una giornalista, se mi permette, e comunque sono anche io abituata a fare domande... No, io avrò fatto la figura del cazzo con Bonazza, però io soldi non ne ho presi da nessuno, per cui...
(Da La Stampa)
Venerdí 30.06.2006 10:03
Brutte notizie per Cesara Buonamici, ascoltata dai giudici di Potenza nell'ambito delle indagini sullo scandalo sui nullaosta dai Monopoli di Stato per le slot machine taroccate che ha coinvolto il principe Vittorio Emanuele di Savoia. La popolare giornalista è stata infatti accusata dall'imprenditore messinese Rocco Migliardi, che al Gip Iannuzzi ha raccontato: "Dopo l'arresto di De Luca (Achille, faccendiere che per conto del principe trovò il canale per i nullaosta, ndr) Ugo Bonazza mi chiamò, dicendo che ci avrebbe potuto aiutare Cesara Buonamici".
Infatti, secondo quanto rivelato dal quotidiano torinese La Stampa (che pubblica anche l'interrogatorio della giornalista), la Buonamici - che compare in diverse intercettazioni riportate nell'ordinanza di custodia cautelare - avrebbe dovuto 'segnalare' Migliardi, e si sarebbe rivolta all'allora ministro Altero Matteoli, che le inviò un fax con appunti dettagliati. Per inciso: Cesara, nel querelare il settimanale L'Espresso che aveva già anticipato il contenuto dell'interrogatorio, ha dichiarato in quell'occasione di non avere ''alcun ruolo nelle vicende oggetto dell'inchiesta '' e di essere stata ascolta dal Pm Woodcock ''nella mera qualità di persona informata dei fatti".
E così, l'8 giugno scorso il Pm potentino Henry John Woodcock ha interrogato la giornalista, che ha ammesso di aver dato una mano a Migliardi. Precisando, però, che nonostante più volte si parli di percentuali (solitamente il 5%) a lei spettanti, in realtà non avrebbe percepito neanche un centesimo. E di aver agito "per fare un favore a Bonazza", con cui però, alla fine della vicenda, "io avrò fatto una figura del cazzo con lui, però di soldi non ne ho presi da nessuno".
L'interrogatorio di Cesara Buonamici
Venerdí 30.06.2006 09:50
Pm - Ha parlato con Matteoli?
CB - Io mi ricordo di aver detto a Matteoli: "Senti un po', ma questo dice che ha questa gente che sta nei guai perché non gli arrivano questi cosi". E lui mi ha detto: "Mandami...". Infatti io... mi sembra di avergli girato lo stesso fax...
Pm - Era una cortesia amichevole oppure era previsto un corrispettivo per lei?
CB - Ma no, era una cortesia che facevo a lui (Bonazza, ndr)
Pm - Ma lei ha parlato con Migliardi?
CB - Mi sembra che mi abbia telefonato, per dirmi... "Grazie dell'interessamento".
Pm - Non occorre essere Arlacchi per accorgersi che quando uno parla a telefono con Migliardi non sta proprio parlando con il Duca di Salaparuta, insomma...
CB - Mi dia della cretina...
...soprattutto se pagato...
Il pm fa ascoltare alcune intercettazioni telefoniche tra lei e Bonazza
Pm - Lascia un po' perplessi il discorso di un imprenditore come Bonazza che parla con una nota giornalista, praticamente mercanteggiando il 5% di un corrispettivo, diciamo che un presunto mafioso (Migliardi, ndr) dovrebbe sganciare.
CB - Io non sapevo...
Pm - Per fortuna (Matteoli, ndr) non glieli ha fatti avere (i nullaosta, ndr)
CB - Meno male. Ma io poi non lo sapevo, non sapevo...
Pm - Quindi l'ha fatto per un sentimento di amicizia?
CB - Sì. Un po' fesso... un po' fesso...
Pm - Ma parlate pure di spartirvi una percentuale...
CB - Ugo (Bonazza, ndr) fa tutto quel farfugliamento, se poi alla fine lui volesse darmi un regalo... ma io... io insomma non ho avuto niente.
L'abuso non sanato
Pm - Aveva altre preoccupazioni?
CB - Ma sì, probabilmente
Pm - Come quella, per esempio, degli abusi edilizi?
CB - Di chi?
Pm - Nella sua casa di Fiesole.
CB - E va bè... ma che c'entra questo con...
PM - Niente. Voglio dire, il suo amico sindaco, Fabio... non le ha mandato il controllo edilizio.
CB - Come no.
Pm - (viene fatto ascoltare un brano di intercettazione) Per fortuna avevate parlato abbastanza al telefono, perché in questo caso addirittura è lei, dottoressa Buonamici, che bussa a denari a Bonazza e addirittura si lamenta, appunto, dell'esiguità del corrispettivo.
CB - Comunque... Sì sono io a parlare di soldi, sì. Ma...
Pm - E a dire che sono pochi addirittura...
CB - Ma io sono anche una giornalista, se mi permette, e comunque sono anche io abituata a fare domande... No, io avrò fatto la figura del cazzo con Bonazza, però io soldi non ne ho presi da nessuno, per cui...
(Da La Stampa)