APRIAMO GLI OCCHI PER NON DOVER APRIRE IL...

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Infatti la ragione è politica e usano il virus come strumento, come scritto in un libro, poi mai pubblicato



Lo spero che ci sia un processo, ma confidare sui magistrati, giudici e tribunali in Italia lascia poche speranze.
Penso solo che SE VOGLIONO sono capaci di tutto anche di rispolverare vecchi processi non portati avanti.
Come il processo di Norimberga, organizzato da americani, inglesi, russi e francesi, le stesse potenze in gioco ancora oggi, più la Cina.
Italia, all'epoca, ne rimase fuori, ha fatto da culla per i nazisti con la protezione della mano santa della chiesa.

Faranno un processo, se gli tornerà utile, per cambiare le carte in tavola e dare una parvenza di giustizia, ma la realtà sarà molto diversa da quella che ci faranno vedere in tv.
 
Il Nostro Governatore del Veneto Luca Zaia, ogni giorno dalle 12,30 alle 12,50 sulla rete di antenna 3 Veneto conferenza stampa “tutto vaccini e tutti i numeri” con la presenza dei giornalisti: sempre gli stessi e con le solite domande. Si lamenta che non arrivano e ci saranno molte difficoltà e che Lui si attiene strettamente alle direttive dell’Aifa. Da qualche giorno ha scoperto che con il solo codice fiscale è possibile far si che l’anziano possa prenotare la seduta di vaccinazione digitandolo semplicemente in un apposito spazio (sembra che l’abbia scoperto Lui)…

Parlasse almeno 5 minuti al giorno sulle prime cure da attivare tempestivamente in caso di primi sintomi alla popolazione a domicilio…Si fa così…così…e così…c'è a disposizione questo e quest'altro...

Evidentemente anche Lui di muove su un confine strettissimo…e lo si vede…eccome lo si vede…mica siamo rimbambiti…
 
..devo essere sincero..non conosco bene le "dinamiche politiche" dell'Italia....ma credo che NINTE sarebbe stato diverso...con qualsiasi altro governo...
 
in questo 3d,,si parla spesso "contro" ...e ci si riferisce alla terza persona plurale...sinceramente non riesco a capire a "chi" di preciso ci si riferisce....ripeto..non sono addentro alle italiche dinamiche...ma , e mi ripeto, sono condizioni che vengono ribadite in ogni dove e in tutte le "democrazie" sia esse con visione di destra che quelle con visione socialmente diverse..e sarà la mia "atavica ignoranza" ma non riesco a capire il senso dell'apostrofare ( più o meno) contro ..alla terza persona plurale
 
Ultima modifica:
..devo essere sincero..non conosco bene le "dinamiche politiche" dell'Italia....ma credo che NINTE sarebbe stato diverso...con qualsiasi altro governo...


Cts: i componenti (che lavorano gratis), cos'è e quali poteri ha- Corriere.it
Cos'è il Cts - Comitato Tecnico Scientifico e chi sono i membri (newsmondo.it)

In italia si creano i comitati, le commissioni, di 30/50 persone e mai nessuno che ne è responsabile.
Hanno chiuso i musei ma hanno lasciato le chiese aperte
Hanno chiuso i ristoranti ma hanno lasciato la gente ammassata sui mezzi di trasporto.
Hanno messo un coprifuoco alle h22 ma ti fanno volare alle Canarie :lol:
Considerano dei tamponi che creano falsi positivi matematicamente.....
Le cure a domicilio le hanno depistate, farmaci efficaci per le cure non considerati.

Sono solo scelte politiche, con obiettivi ben precisi.
Se NON ci fossero stati CTS, la politica, interessi internazionali, business di multinazionali questo virus, molto facilmente, sarebbe già dormiente, di sicuro curabile senza troppe complicazioni, come molti altri virus SARS
 
Qualcosa si muove a Lecco.
Ma gli anticocrpi monoclonali si conoscono dallo scorso anno.
Si fossero mossi prima.......oggi non saremmo così ridotti.


''Rispetto ad un anno fa non siamo più così disarmati contro il virus''.

A dirlo è la dottoressa Stefania Piconi, primaria del dipartimento malattie infettive dell'Asst di Lecco,
nel fare il punto sulle terapie attualmente utilizzate nei due ospedali lecchesi in cui si combatte il Covid, Mandic e Manzoni,
e in particolare nel presentare lo studio in fase di svolgimento sull'utilizzo degli anticorpi monoclonali.

Nel corso della conferenza stampa che si è svolta nel pomeriggio odierno, mercoledì 7 aprile,
la dottoressa Piconi ha riferito che la cura ha finora prodotto risultato soddisfacenti.


''Come sappiamo abbiamo a che fare con una malattia bifasica: una consiste nella replicazione attiva del virus,
l'altra – che può mettere seriamente a rischio la vita delle persone infette –
riguarda la risposta infiammatoria esagerata nei confronti del coronavirus.

Perciò anche la terapia si distingue in due momenti precisi.

Nella prima abbiamo bisogno di antivirali, nella seconda di qualcosa che riduca questa eccessiva attivazione del sistema immunitario.

Quello che usiamo nel momento in cui si instaura una certa saturazione è l'ormai noto Remdesivir, che blocca o riduce la moltiplicazione del virus.

Quando viene somministrato rapidamente, nella prima fase del contagio, ha un'efficacia notevole.


Tra il gruppo di farmaci antivirali che stiamo integrando con grande soddisfazione ci sono i monoclonali.


Nella nostra Asst ne abbiamo di tre tipi, sostanzialmente hanno il ruolo di legarsi alla proteina Spike
che il virus utilizza per entrare nelle cellule, bloccandone questo passaggio e di conseguenza la sua replicazione.

Ad oggi gli anticorpi monoclonali sono stati usati su due pazienti che partivano da una situazione clinica generale molto compromessa.

Questi due individui ci sono stati segnalati dai medici di riferimento, in 48 ore abbiamo organizzato il percorso di infusione della terapia.

In entrambi i casi non hanno avuto manifestazioni cliniche e nell'arco di una settimana si sono negativizzati dal virus''.


La sperimentazione di questi antivirali presso il dipartimento gestito dalla dottoressa Picone, come spiegato da lei stessa,
ha raggiunto la terza fase di studio, sta ottenendo risultati significativi e non è dunque così lontano dal diventare una terapia consolidata e pronta all'uso.


''I pazienti eleggibili per questa terapia sono pazienti che hanno una situazione di partenza già compromessa,
hanno una malattia che ha fatto il suo esordio entro 10 giorni dalla scoperta della positività e che abbiano la manifestazione di sintomi.


Somministrare questa cura dopo due settimane non avrebbe senso dato che la malattia vive di due fasi.

Sono in arrivo dei monoclonali di seconda generazione, più efficaci nella risposta alle diverse varianti del virus''.


La terapia degli anticorpi monoclonali è destinata a pazienti non ricoverati e deve essere prescritta dai medici di base,
istruiti poco dopo la metà di marzo sull'ingresso di questa nuova cura,
i quali devono in un certo senso prevedere che un paziente fragile positivo con sintomi ancora lievi potrebbe avere complicazioni serie.

L'Asst, una volta ricevuta la segnalazione, convocherà il paziente
per sottoporlo all'iniezione degli anticorpi monoclonali attraverso flebo alla quale segue un'ora di osservazione.


La dottoressa Picone ha anche ipotizzato che nei prossimi mesi questa terapia potrà avvenire anche a domicilio,
peraltro attraverso la somministrazione del farmaco per via orale.


Riguardo la seconda fase della malattia, la primaria ha spiegato che in Asst è ancora in uso la cura attraverso cortisone
per attenuare la risposta eccessiva del sistema immunitario, ed è in fase di studio l'utilizzo del baricitinib,
un inibitore di alcuni enzimi che hanno un ruolo importante nel processo infiammatorio del Covid-19.
 
intanto franceschini abolisce la censura sul cinema.

poi leggi meglio e si, abolisce la censura statale ma la rimbalza a un gruppo di sapienti.
che non si sa chi siano e da dove escano.

qui se domani viene hitler si trova tutto pronto.
 
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