Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond (1 Viewer)

neosephiroth86

Forumer storico
Cmq anche Cronista e Ambito non sanno bene che pesci pigliare:
Cronista nell'ultimo articolo da come opzione quella di pagare.
Ambito non la da per niente, per via del RUFO.
 

tommy271

Forumer storico
Cmq anche Cronista e Ambito non sanno bene che pesci pigliare:
Cronista nell'ultimo articolo da come opzione quella di pagare.
Ambito non la da per niente, per via del RUFO.

A mio avviso l'Argentina tenterà una nuova operazione sulla 38 "993" e su quella in $.
Rafforzerà le pressioni intimidatorie e, forse, si avvarrà del grace period.

Resta aperta su come verrà svolta questa operazione e con quali strumenti.
Sarà poi importante vedere le quotazioni dei nuovi titoli, se questi saranno superiori ... sarà un ulteriore incentivo per i riottosi.
 

StockExchange

Forumer storico
In ogni caso la questione su cosa intendono fare con la 993 non potrá essere trascurata o messa in stand by a lungo. Devono pronunciarsi, visto che il 30 settembre matura una cedola e ci sarebbe anche la cedola del semestre scorso tra gli arretrati.
Possono prendersi un ulteriore mese di grace period, ma devono almeno motivare perché, per organizzare cosa ? Un nuovo tentativo di ottenere su questa emissione i numeri che gli servono ? Magari cercando di ottenere dagli specifici enti regolatori dei paesi coinvolti, una deroga per poter far pervenire la richiesta ai retail. Ma in ogni caso dovranno pronunciarsi sulle loro intenzioni con la 993.

Cosa che in questi primi giorni ancora non hanno fatto, evidentemente per non rovinare la festa delle dichiarazioni trionfalistiche sulla ristrutturazione 'exitosa' e quasi totalitaria. La 993 è appunto la nota stonata e rappresenta il 'quasi'. E quindi per ora non ci si sono soffermati più di tanto nelle conferenze stampa, Fernandez, Guzman e chi di dovere.
Ne parla solo la stampa e i tweeet finanziari per fare le pulci alla situazione. Ma in queste prime ore, per chi di dovere sembra un argomento scomodo.
Menomale che la data di stacco è vicina.
In fin dei conti è lo stacco dell'interesse dovuto a fare la differenza tra una obbligazione regolarmente servita e in corso e una in default.
Se lo stacco fosse stato fra mesi e mesi, magari si sarebbero pure permessi il lusso di stare in silenzio a lungo. Benchè va detto che essendoci anche un semestre arretrato, i bh della 993 avrebbero tutto il diritto di sapere da subito cosa intendono fare e se intendono adempiere ai pagamenti insoluti visto che non sono riusciti a ristrutturarla.
In ogni caso è legittimo pretendere che si pronuncino celermente su cosa intendono fare.

La veritá è che forse non lo sanno ancora neanche loro e staranno valutando con i tecnici tutte le opzioni.
Non che ce ne siano tante di opzioni. :rolleyes:
 

vvv arg gre lib

Nuovo forumer
In ogni caso la questione su cosa intendono fare con la 993 non potrá essere trascurata o messa in stand by a lungo. Devono pronunciarsi, visto che il 30 settembre matura una cedola e ci sarebbe anche la cedola del semestre scorso tra gli arretrati.
Possono prendersi un ulteriore mese di grace period, ma devono almeno motivare perché, per organizzare cosa ? Un nuovo tentativo di ottenere su questa emissione i numeri che gli servono ? Magari cercando di ottenere dagli specifici enti regolatori dei paesi coinvolti, una deroga per poter far pervenire la richiesta ai retail. Ma in ogni caso dovranno pronunciarsi sulle loro intenzioni con la 993.

Cosa che in questi primi giorni ancora non hanno fatto, evidentemente per non rovinare la festa delle dichiarazioni trionfalistiche sulla ristrutturazione 'exitosa' e quasi totalitaria. La 993 è appunto la nota stonata e rappresenta il 'quasi'. E quindi per ora non ci si sono soffermati più di tanto nelle conferenze stampa, Fernandez, Guzman e chi di dovere.
Ne parla solo la stampa e i tweeet finanziari per fare le pulci alla situazione. Ma in queste prime ore, per chi di dovere sembra un argomento scomodo.
Menomale che la data di stacco è vicina.
In fin dei conti è lo stacco dell'interesse dovuto a fare la differenza tra una obbligazione regolarmente servita e in corso e una in default.
Se lo stacco fosse stato fra mesi e mesi, magari si sarebbero pure permessi il lusso di stare in silenzio a lungo. Benchè va detto che essendoci anche un semestre arretrato, i bh della 993 avrebbero tutto il diritto di sapere da subito cosa intendono fare e se intendono adempiere ai pagamenti insoluti visto che non sono riusciti a ristrutturarla.
In ogni caso è legittimo pretendere che si pronuncino celermente su cosa intendono fare.

La veritá è che forse non lo sanno ancora neanche loro e staranno valutando con i tecnici tutte le opzioni.
Non che ce ne siano tante di opzioni. :rolleyes:

Ciao, per la precisione, la cedola di marzo è stata pagata regolarmente, quindi al momento la 993 è sempre stata regolarmente servita.
A mio avviso - dato che RUFO si riferisce a FUTURE offerte e non al mantenimento di quanto in atto - il tirare in ballo tale clausola è pretestuoso e non c'entra nulla, però il mercato (quotazioni attuali della 993) non la vede così, sembra dare per scontata una riapertura dell'offerta, dati i prezzi di fatto immodificati rispetto alla 581 nell'ultimo giorno in cui erano trattate entrambe, dopo la pubblicazione dell'esito del canje.
Spero sempre nel bis di Grecia 2019 5% IT e Grecia 2034 5.2% XS. Mi pare molto improbabile un mantenimento del default.
 

tommy271

Forumer storico
Ciao, per la precisione, la cedola di marzo è stata pagata regolarmente, quindi al momento la 993 è sempre stata regolarmente servita.
A mio avviso - dato che RUFO si riferisce a FUTURE offerte e non al mantenimento di quanto in atto - il tirare in ballo tale clausola è pretestuoso e non c'entra nulla, però il mercato (quotazioni attuali della 993) non la vede così, sembra dare per scontata una riapertura dell'offerta, dati i prezzi di fatto immodificati rispetto alla 581 nell'ultimo giorno in cui erano trattate entrambe, dopo la pubblicazione dell'esito del canje.
Spero sempre nel bis di Grecia 2019 5% IT e Grecia 2034 5.2% XS. Mi pare molto improbabile un mantenimento del default.

a) Naturalmente auguro un esito greco per la 993.

b) Resta da vedere come reagiranno le agenzie di rating.
Probabilmente la prossima settimana alzeranno il rating da SD a tripla CCC.
Al momento il rischio paese, dopo il successo del concambio, non è sceso.
In teoria l'Argentina dovrebbe risolvere la questione "993" entro il 30 ottobre.
Se non viene risolta, mi piacerebbe vedere come affronterà il problema la comunità finanziaria: riporterà il paese in default oppure chiuderà un occhio su questa emissione?
 

tommy271

Forumer storico
Bastourre: "No está dada la necesidad de volver a los mercados en el corto plazo"

ECONOMÍA03 Septiembre 2020

El funcionario se mostró satisfecho con la gestión de Economía en la reestructuración de la deuda. Dice que la tasa debe ganarle a la inflación.


Por Estefanía Pozzo




A pesar de ser una de las semanas más intensas en materia financiera del año, los pasillos del Ministerio de Economía están vacíos por la pandemia, una postal inusual para un edificio con mucho movimiento. Diego Bastourre, secretario de Finanzas de Martín Guzmán, fue uno de los que integró el equipo que consiguió la reestructuración de la deuda. A un día del anuncio del 99% de aceptación del canje internacional y a horas del cierre del plazo temprano de aceptación del canje local, el funcionario recibió a Ámbito en sus oficinas para hacer un primer balance de los resultados.

(...)


P.: ¿Qué pasó con el 1% que quedó afuera?

D.B.:
Hablamos de un universo de deuda total que estaba en el orden de los u$s66.185 millones, que es el número final de la operación. Al 63% de ese total lo tomó la administración anterior. El total reestructurado representa a su vez un 20% de la deuda pública, aunque es uno de los perímetros más complejos por las particularidades que tiene la legislación externa. La complejidad también se ve en la combinación de dos indentures, con límites distintos respecto de la cláusula de acción colectiva. Límites que son muy exigentes en el caso del Indenture 2005, sobre todo cuando las series son chicas porque tiene a complejizar llegar a las mayorías. La participación por Indenture fue del 88% en el tramo de 2005 y del 97% en el tramo del 2016. Ese 88% que alcanzamos en el Indenture 2005 significa que a nivel agregado llegamos a las mayorías. Ahora, había una parte de tenedores al que la fuerza de venta se le complica llegar (porque no llama a quien tiene 10.000 o 15.000 dólares) y que no podía votar por una cuestión la forma en la que nosotros diseñamos esta propuesta, que fue exclusivamente con una registración frente a la SEC. Nosotros no registramos esta oferta en Europa y eso impide que los minoristas europeos puedan participar. En Europa, para registrar una oferta tenés que decirle a las autoridades europeas qué es lo que vas a vender. Entonces no podríamos haber hecho lo que hicimos que fue ir negociando con los acreedores y llegar a un diseño que finalmente fue consensuado con la contraparte. O por lo menos con los comités, que son los que tienen la voz más fuerte. Ese proceso en Europa hubiera sido imposible. Esa es la historia de esas dos series, que son del canje 2010. De todas formas alcanzamos el 60,5% de participación en una de ellas (Bonos Par tipo 2 y 3 en euros ley Londres con una serie de u$s1438 millones) y el 62,27% en otra (Bonos Par tipo 2 y 3 en dólares Ley New York, serie con outstanding de 95 millones). El remanente es de u$s653 millones.

P.: Mientras se define la estrategia con esos bonos, ¿analizan pagarlos?

D.B.:
Estamos trabajando. Primero necesitamos hacer el settlement de la operación. Esperamos a ver cuál es la reacción, porque hay ver si alguno de estos tenedores se contacta. Obviamente nosotros teníamos estos datos. Estas dos series venían muy bien en los informes preliminares, pero sobre el final se estancaron. ¿Por qué pasó eso? Porque los fondos minoristas, en general, tienen períodos de aceptación más temprano porque los custodios les piden antes la participación. Estas series se estancaron dos días antes de la finalización del canje y ya nos daba la impresión de que los minoristas no entraban. Las otras series donde estaban los grandes fondos seguían creciendo, de hecho, crecieron hasta último momento porque mandaron órdenes hasta el viernes pasado.

P.: ¿Cómo juega la cláusula RUFO en la resolución que están evaluando?

D.B.:
Cualquier solución que evaluemos va a tener que tener en cuenta que hay una cláusula RUFO. No pensamos que la oferta no fue suficiente sino que, como no registramos la oferta frente a Europa, estos acreedores se vieron frente a la imposibilidad de votar. Nadie manifestó una negativa. No es que alguien dijo que no entraba porque la propuesta no le gustaba. Es alguien que, entendemos, no ha podido manifestarse.

P.: ¿Esa solución deberá esperarse antes de fin de este mes, cuando hay que volver a pagar?

D.B.:
Vamos a trabajar en entender la problemática. Pero ese universo de tenedores es más chico que las deudas que todavía no están terminadas de resolver del canje 2005. De la deuda holdout de los canjes 2005 y 2010, que la administración nacional supuestamente solucionó, un 20% nunca se solucionó. Y eso representa aproximadamente u$s 1200 millones que todavía están en litigio. Para que nos demos una idea del orden de magnitud. El 1% remanente son u$s653 millones. Hacer eje en esas series no es...Me parece bien aclararlo pero no es el núcleo de la operación.


(...)

 

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