Comunque Gino, l'approccio alla musica è analogo a quello dell'arte : musica classica, moderna e contemporanea. Tornando all'argomento principale gli autori di musica moderna e contemporanea hanno in larga parte fatto uso di sostanze stupefacenti. Per sperimentazione, debolezza o conformismo.
Beh, per la musica non è proprio così. Si può distinguere in musica seria e musica di consumo, così come si distingue tra fotografia d'arte e foto di paparazzi per i rotocalchi.
Di musica seria ce n'è anche per tutto il secolo XX, anche dopo l'ultimo Stravinskij e spesso buona (Hindemith, Penderecki, Ghedini, c'è chi ci mette Stockhausen, o Ligeti, o ancora ci mette Maderna, Nono , Boulez, ma per me meglio Charles Ives, Villa-Lobos, Messiaen ... mi fermo qui. Ma ricordo che sia Kodaly che Villa-Lobos furono grandi ricercatori di musica popolare, che raccolsero e protessero, pur scrivendo poi ad un livello superiore, anche se simile. Anche Nino Rota produsse concerti e sinfonie, Hans Werner Henze ci lasciò ieri, nel 2012, Arvo Pärt è vivo e vegeto e non ha un complessino rock.
Questi sono nomi che tutti gli appassionati di musica contemporanea (cosiddetta classica) conoscono, non è che sto facendo lo
. Però nessuno di loro ha fatto uso di sostanze stupefacenti (salvo errori, ma eventualmente irrilevanti). Ne riconducevo personalmente il motivo al fatto che l'ambito indicato richiede lucidità e padronanza dei mezzi. Se fate ubriacare Martha Argerich, al pianoforte farà schifo, se Benedetti Michelangeli si fosse fatto di eroina il piano a coda poteva servirgli solo per stendercisi sopra, Toscanini con uno spinello in bocca non avrebbe avuto il controllo dell'orchestra che ancora rende i suoi dischi un modello.
Ives, grande sperimentatore, non ha avuto bisogno dell'LSD per immaginare l'incontro tra due bande musicali differenti in un incrocio (reso in Holidays Symphony,II. Decoration Day ).
Credo che il breve pezzo seguente possa interessare anche agli amanti, che so, dei Nirvana. Solo che li precede di mezzo secolo e più (1908). Ed ha insegnato molto anche agli autori di musiche per film.. Preciso che io non ne vado pazzo, ma non è questo il punto.
The unswered question, qui una piccola guida.
Ives e il Modernismo Americano - Quinte Parallele