baleng
Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Sino a meno di 200 anni fa le innovazioni in pittura erano rivoluzionarie, andavano contro una tradizione, sempre legata ad un potere costituito. Pian piano, dall'800 in poi, gli
sconvolgimenti dell'innovazione sono stati sempre più ammortizzati dal "potere", fino ad esserne assorbiti. Anzi, oggi chi pesa nel mondo dell'arte non fa che proporre novità teoricamente sconvolgenti quanto, praticamente, il più delle volte vuote. E' il mercato, bellezza. Così, come anticamente il potere religioso finanziava l'arte, lasciandole pure un certo spazio per le innovazioni individuale (come visto in precedenza), oggi il potere finanziario ha in mano anche il mercato dell'arte. E pure lo spettatore, o collezionista, appare ben manipolato. La sua richiesta di rispecchiarsi nelle individualità dei nuovi artisti viene rapidamente metamorfosata in ricerca estrema di novità, che viene confusa con la capacità di in-novare.
In-novare significa appunto far rivivere il vecchio sotto nuova forma trasformandolo nella continuità, pur dopo un momento di rottura. La novità è invece la proposta del diverso in quanto tale, e oggi nell'arte soprattutto diverso da tutto quanto sia stato fatto prima.
Pertanto, anche il momento "privato" del collezionismo viene a mancare, l'individuo acquirente non compra ciò che sarebbe buono per sé, ma quanto gli viene indicato da un dito indice gigante, imnperioso e soprattutto non interessato al bene dell'acquirente, ma al proprio.
sconvolgimenti dell'innovazione sono stati sempre più ammortizzati dal "potere", fino ad esserne assorbiti. Anzi, oggi chi pesa nel mondo dell'arte non fa che proporre novità teoricamente sconvolgenti quanto, praticamente, il più delle volte vuote. E' il mercato, bellezza. Così, come anticamente il potere religioso finanziava l'arte, lasciandole pure un certo spazio per le innovazioni individuale (come visto in precedenza), oggi il potere finanziario ha in mano anche il mercato dell'arte. E pure lo spettatore, o collezionista, appare ben manipolato. La sua richiesta di rispecchiarsi nelle individualità dei nuovi artisti viene rapidamente metamorfosata in ricerca estrema di novità, che viene confusa con la capacità di in-novare.
In-novare significa appunto far rivivere il vecchio sotto nuova forma trasformandolo nella continuità, pur dopo un momento di rottura. La novità è invece la proposta del diverso in quanto tale, e oggi nell'arte soprattutto diverso da tutto quanto sia stato fatto prima.
Pertanto, anche il momento "privato" del collezionismo viene a mancare, l'individuo acquirente non compra ciò che sarebbe buono per sé, ma quanto gli viene indicato da un dito indice gigante, imnperioso e soprattutto non interessato al bene dell'acquirente, ma al proprio.