La
Fondazio
ne Cariv
erona, primo socio di Unicredit, potrebbe presentare una
lista di minoranza ma Verona ha «due mesi di tempo» per ricomporre la frattura con gli altri soci. E «in due mesi si sono fatte guerre, paci e, qualche anno fa, si sono fatti persino due Papi».
Il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi, tende la mano a Paolo Biasi che venerdì ha lasciato un buco da 440 milioni nel prestito cashes di Unicredit con un dietrofront che ha indispettito gli altri grandi soci:
il denaro negato da Biasi, sarà comunque versato dalla
Banca centrale libica (250 milioni), da Crt e Carimonte (190 milioni).
Queste ultime dovrebbero ricevere un finanziamento da Intesa Sanpaolo che entrerebbe nella partita di Unicredit prestando 70 milioni alla newco predisposta dai due Enti.
«Noi siamo solo una banca e finanziamo chi ce lo ha chiesto», ha detto l’ad di Intesa Corrado Passera.
La newco avrebbe un capitale di 60 milioni, sottoscritto in modo paritetico da Torino e Modena, e un bond convertibile, equiparato a equity, coperto per 50 milioni da Crt e per 10 da Modena.
Quest’ultima ha approvato la mossa solo ieri, costringendo Unicredit a rimandare il comunicato chiesto dalla Consob a ieri sera.
................lista di minoranza...benebene...parfum non è + gradito.....

me piase...
incredibile ...2 fondazioni allacannadelgas ke partecipano all'adc senza avere la grana ...ma si indebitano col bazulin............pur di fare l'adc...
benissimo fa cariverona a tirar fuori gli attributi e a rifiutare l'adc
( ...a prezzi lunari...)....meglio rastrellare sul mercato a prezzi stracciati......se gli altri so scemi...