Aste Giudiziarie Immobiliari - Fase Dopo L'aggiudicazione

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Buongiorno a tutti,
mi sono aggiudicato una casa all'asta (asta fallimentare) a fine novembre, ed ho saldato l'intero importo a metà gennaio.
Da allora sto aspettando notizie, ma tutto tace.. Vorrei sapere:
1- io in mano non ho nulla che dichiara che sono l'aggiudicatario, devo pretendere che mi rilascino qualche documento?
2- ogni volta che chiedo novità alla curatrice fallimentare, mi dice che sta aspettando risposte dal giudice (riguardo alle ipoteche mi sembra, ma non sono pratico e non so) e che poi potremo fissare appuntamento col notaio per l'atto, ma quanto tempo potrei aspettare ancora?
3- durante la prima fase di offerta in busta erano richiesti 2 assegni, uno pari al 10% dell'offerta come caparra, e uno pari al 5% dell'offerta per le spese. Queste spese cosa comprendono? Il 5% nel mio caso non erano pochi.. Potrebbero comprendere anche le spese e/o almeno parte della parcella del notaio per l'atto? Oppure mi posso aspettare che mi venga restituito parte dell'importo non utilizzato?
4- con l'offerta iniziale in busta ho incluso anche la documentazione per la richiesta di acquisto prima casa (così come da loro richiesto), posso stare tranquillo finché non mi chiamano o devo fare altro?

Grazie per le eventuali risposte, l'attesa è piuttosto snervante.

prova a contattare il delegato alla vendita e farti dare copia del verbale di aggiudicazione.
se hai bisogno chiedi pure. ciao
 
Ciao a tutti, e grazie per le preziose informazioni!
Ho un quesito forse mai emerso nell'enorme mole di messaggi.
Ho acquistato casa all'asta, a breve (incrociamo le dita!) dovrebbe arrivarmi il decreto di trasferimento.

Il problema adesso è uno: l'esecutato non vuole andare via.
C'è però una caso particolare: l'esecutato da questa vendita percepirà il 90% del saldo di vendita, in quanto la casa è stata pignorata dal condominio.

Secondo voi, se non si trovasse una soluzione benevola, posso provare a "convincere" l'esecutato dichiarando che rivolgendomi a un legale potrei bloccargli l'erogazione (è fattibile???) o alternativamente richiedere il pagamento dei danni cagionati visto che mi tocca stare in affitto nel frattempo?

Grazie ancora!
Ciao Giuseppe,
non si può "ricattare" l'esecutato di non fargli pervenire i soldi della vendita nel caso non liberi l'immobile ma ci sono altre valide alternative, del tutto legali.
Le procedure immobiliari sono lente e in questo potresti trarne vantaggio richiedendogli il pagamento per la sua occupazione e rifacendoti su quanto a lui residuerebbe.
 
Salve avrei dei quesiti da porvi visto che siete molto ferrati. Sto seguendo un paio di case all'asta.
a) Divisione giudiziale, comproprietaria istante molto collaborativa nella visita immobile dichiarato in ottimo stato necessita di un buona ristrutturazione e uno degli altri coeredi ha portato via anche i sanitari e la caldaia (meglio scoprirle prima ste cose che dopo...), ho letto in precedenza che l'immobile va lasciato totalmente libero...il fatto che vi sia la coerede collaborativa può facilitare l'eventuale fase post aggiudicazione in cui chiedere di essere nominato custode anche per far fare eventuali preventivi per quando si diventerà proprietari?
b) classica esecuzione, prezzo ora appetibile ma il delegato mi ha detto che l'esecutato è poco collaborativo e che anche altri hanno chiesto di vederlo senza successo e hanno chiesto mi sembra "rimessione" al giudice in caso di mancata aggiudicazione in questa udienza, non mi piace pensare male ma potrebbe essere (1 furbata dell'esecutato per farla prendere a qualcuno a lui vicino 2) furbata del delegato che non facendo vedere l'immobile a nessuno si assicura che qualcuno a lui vicino compri a saldo un immobile ad ottimo prezzo. Ultima cosa se l'immobile è occupato dalla madre con le figlie minorenni ma senza annotazione precedente il pignoramento le si può mandare via agevolmente ?
c) Costi- ho sentito nel caso della prima proceduta un collaboratore del notaio delegato che mi ha detto che ci sono onorari del notaio (circa 4mila medi) e imposte inbase a prima o seconda casa ci sono altre spese di cancelleria onerose per caso parlo della divisione giudiziale, e l'anticipo spese viene restituito se eccedente? Grazie anticipatamente a chi mi risponderà.
allora
a)il custode viene nominato dal GE
b)si, dipende da quanto è bravo il tuo avvocato
c)non c'è la parcella del notaio, ma gli onorari del delegato (non importa che sia notaio, avvocato,o commercialista) che vengono liquidati dal giudice in base a tabelle
spero di essere stato conciso
 
buonasera a tutti sono nuovo nel forum, sto vedendo l acquisto di un immobile all asta e volevo chiedere info per quanto riguarda l imposta di registro, ho letto che dovrebbe essere agevolata con importo di 200 euro se si tratta di prima casa, questa regola vale anche per gli immobili fallimentari? l'immobile deve essere venduto entro due anni anche se si tratta di privato? mi date delle info grazie.
 
Buongiorno a tutti,

spiego brevemente il problema - ho vinto all'asta un immobile commerciale del valore di circa 30.000€ , abbiamo provveduto al pagamento per lo studio che fa da tramite e per l'immobile. Tutto normale.
Questa mattina mi chiamano e mi dicono che prima di far firmare tutti i fogli dal tribunale fanno dei controlli per assicurarsi che non ci siano delle procedure penali.
In 20 anni di lavoro, il signore mi ha detto che gli è successo solo una volta prima di me! Ottimo. Dunque mi dice che l'esecutato è sotto procedura penale per una somma molto superiore rispetto a quella della vendita; quindi in teoria io questo negozio non lo posso avere. Mi ha detto che va a parlare con il pm e il gip per vedere se vogliono la liquidità invece dell'immobile ma essendo una cifra bassa non me lo assicura. Se invece aspetto; avrei un immobile sotto sequestro a cui non posso accedere e dovrei attendere la sentenza dell'esecutato (se risulta colpevole l'immobile andrebbe nuovamente all'asta, se invece risulta non colpevole l'immobile rimane a lui) e io dovrei chiedere un rimborso.

Ora, mi chiedo, tutto questo è possibile??? Cioè è legale vendere un bene all'asta se poi sopra ci sono dei sequestri?? Cosa devo fare? Cosa posso fare??

Grazie
Annalisa
 
Buongiorno a tutti.
Chiedo info e consigli a tt voi...
A fine maggio mi sono aggiudicata un immobile presso il tribunale di milano. Delegato e' un notaio e il custode la SIVAG.
L'immobile risulta libero: il proprietario vive altrove e l'affittuario (con regolare ctr di affitto) e' stato sgomberato x morosita' ad aprile.
La sivag e' gia in possesso delle chiavi da aprile e ha provveduto al cambio del cilindro.
L'immobile e' completamente arredato con mobili in parte del proprietario e in parte dell'affittuario. Avevamo chiesto alla sivag se potesse chiedere al proprietario se fosse interessato a lasciare i mobili e quanto voleva.
Ed ecco le mie domande:
- speriamo a breve di saldare, avete idea dei tempi che ci vogliono x il decreto di trasferimento a milano?
- il custode SIVAG ci ha consigliato di farci nominare custodi quando saldiamo... Qualcuno di voi sa come si fa? Ho chiesto al delegato e lui dice che non c'antra ma di pensarci bene xche ci prendiamo rischi e responsabilita' (.?). Che rischi posso mai prendermi?
- il fatto che ci sia ancora tutta la mobilia e gli elettrodomestici (praticamnte tutto.., anche foto di famiglia!) puo ritardare la consegna delle chiavi dopo il decreto di trasferimento?
- il custode ci ha consigliato di fare un offerta ai proprietari/affittuari max di 2.000 euro perche' lascino tutto, non tanto x il valore delle cose (anche se ci sono anche cose carine) ma perche cosi non rientrano piu ed evitiamo che facciano danni asportando le loro cose (es. I condizionatori). a qualcuno e' capitato? Conviene e soprattutto come si puo fare nella pratica, x evitare poi problemi... Tipo... "Non e' vero che ti ho venduto tutto"?
- io speravo di riuscire ad entrare in possesso della casa prima di agosto... E' mission impossible vero?

Grazie a tutti...l
 
mobili rinvenuti nell'appartamento acquistato all'asta

Salve a tutti. Abbiamo acquistato recentissimamente un appartamento tramite un'asta giudiziaria, si tratta di un appartamento in buono stato e completamente arredato con mobili quasi nuovi.
L'appartamento è disabitato da più di un anno, il custode nominato dal tribunale ha provveduto al cambio della serratura del portoncino d'ingresso e ne ha quindi la piena disponibilità, l'esecutato si è reso irreperibile e si dice che dovrebbe essere in Puglia o in Calabria (noi siamo in Lombardia), ma di fatto non si sa dove sia di preciso.
All'atto dell'aggiudicazione il custode ci ha chiesto se doveva provvedere a far liberare l'appartamento o se eravamo disposti a prendere in custodia i mobili. Naturalmente gli abbiamo detto di lasciare tutto com'era perchè l'appartamento è praticamente pronto da abitare e probabilmente l'esecutato non si farà mai più vivo per riprendersi i suoi mobili.
Ma, alla domanda sulla durata della custodia, ci è stato risposto che il diritto dell'esecutato di riprendersi il mobilio si estingue in cinque anni. E' possibile?
Io posso usare i mobili per tutto questo tempo e poi, se l'esecutato viene per riprenderseli, li devo restituire magari fra quattro anni - quattro anni e mezzo?
Non si può richiedere al giudice dell'esecuzione, all'atto dell'emissione del decreto di trasferimento, di ordinare all'esecutato la liberazione dell'immobile dai beni di proprietà entro un certo termine?
So che per esempio negli sfratti per morosità l'ufficiale giudiziario, quando entra nell'appartamento lasciato dall'inquilino moroso con beni personali ancora dentro, concede di solito trenta giorni all'inquilino per riprendersi le sue cose. Passato il termine, il proprietario dell'appartamento è libero di utilizzarli o di disfarsene come meglio crede. Non esiste una procedura simile anche per le aste giudiziarie? In caso affermativo, devo preventivare delle spese ulteriori?
Grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi


Ciao. Posso sapere come e' finita? Io mi trovo piu o meno nella stessa situazione. Che. Tribunale era?
 
Gentili amici avrei bisogno di alcune delucidazioni.
Ho acquistato un piccolo locale ad uso abitativo. Il tribunale mi chiede 2000 € per la cancellazione di formalità pregiudizievoli. E' la prima volta che acquisto ad un'asta e sono inesperto, mi chidevo:

1) quali rischi comporta non provvedere alla cancellazione delle trascrizioni? (x es. in caso di affitto o successiva vendita dell'immobile, richiesta di un mutuo ecc.. )
2) gravano sull'immobile più pignoramenti e più ipotechi legali. Posso scegliere di far cancellare le une e non le altre? Può avere un senso far cancellare i pignoramenti e non le ipoteche, le quali so che si prescrivono in 20 anni?
3) se volessi occuparmi successivamente della cancellazione di questi gravami a quale figura professionale posso rivolgermi ? (visurista? geometra ? notaio?)

Grazie mille dell'aiuto che vorrete prestarmi, un saluto.
 
Per la vendita, richiesta mutuo etc. Ti do x certo che se hai ipoteche e pignoramenti non riuscirai mai a fare nulla.
Ad ogni modo, anche se non devi vendere o accendere mutuo, La cancellazione di ipoteche e pignoramenti e' solo una tua tutela.
Se leggi un po di post credo che altri indichino come sia possibile fare le cancellazioni in autonomia spendendo meno.
 

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