Una persona attempata ed esperta oggi mi ha raccontato di aver portato un'opera ad una casa d'aste straniera, aver assistito alla battuta, ma poi, una volta richiesto il denaro le han detto che l'oggetto non era stato affatto venduto, ma le hanno comunque offerto di acquistare il pezzo ad un prezzo sensibilmente inferiore a quello che lei riteneva fosse l'aggiudicazione, tipo 800 contro 1200. Al che lei ha detto che era stata presente all'aggiudicazione, ma che le rendessero pure il pezzo indietro. Dopo un po' la CdA si scusò, dicendo che c'era stato un errore, di lettura, immagino, e le hanno pagato il dovuto.
Ora, uno gli vien da dire: eh, chissà che casetta d'asticciuole ...Macché, una delle più importanti d'Europa. Fatto confermato da altri in altre case d'asta, comprese le ... MAXI
Cioè ... questi vendono, poi vi dicono che è andata male, poi vi offrono di meno e, se accettate, hanno un bel guadagno extra (illegale) ... e succede a tutti i livelli, come poi confermato da altri esempi fattimi. Io credevo che la cosa riguardasse solo qualche pezzente lagunare o simili ... macché, diffusa a tutti i livelli.
Detto, anzi, riferito questo (e dunque: attenti, ragazzi) e a scanso di equivoci, voglio, anzi debbo, precisare che le due case con cui ho qualche rapporto, cioè Artesegno e Fidesarte, mi risultano del tutto immuni da questo tipo di comportamenti.