Austria: 2 banche fallite

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Ansa. 2015-05-31. Austria: regionali, storico balzo destra....
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Austria. Elezioni Regionali Stiria. Storico balzo della destra al 27.1%. - SENZANUBI
Giuseppe Sandro Mela. 2015-05-31. Partito socialista -9%. Destra al 27.1%. Tutti a casa! Il nuovo avanza. → Ansa. 2015-05-31. Austria: regionali, storico balzo destra....
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Gli Austriaci Stanno per Chiedere di Uscire dall’Europa (Iniziativa Popolare dal 24 Giugno al 1 Luglio 2015)

Di FunnyKing , il 23 maggio 2015 48 Comment

Gli Austriaci Stanno per Chiedere di Uscire dall'Europa (Iniziativa Popolare dal 24 Giugno al 1 Luglio 2015) - Rischio Calcolato

Speciale Austria: In Corso la Consultazione Popolare Per Uscire dall’Europa

Di FunnyKing , il 27 giugno 2015 12 Comment


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Come i lettori di RC dovrebbero ricordare dal 24 Giugno è in corso in Austria una Consultazione Popolare che se raggiungerà la 100.000 firme obbligherà il parlamento austriaco a discutere in via prioritaria una legge per l’uscita dell’Austria dall’Europa (ÖsterrExit).


Il sito ufficiale dell iniziativa è questo:
Offizielle B E G R Ü N D U N G des Volksbegehrens / Innenministerium


Si tratta appunto di un Volksbegehren ovvero di una procedura costituzionale austriaca che funziona così:
Un gruppo di cittadini austriaci raccoglie un certo numero di firme per proporre una iniziativa popolare e sottopone il quesito al Ministro degli Interni e alla Corte Costituzionale Austriaca, il quesito viene vagliato nella sua ammissibilità costituzionale e nella sua rilevanza per i cittadini (numero di firme, 20.000 in questo caso)
Se il quesito passa al vaglio della Corte Costituzionale viene stabilito un periodo di 8 giorni in cui i cittadini austriaci (anche all’estero) possono andare presso comuni e ambasciate a registrarsi e firmare in favore dell’iniziativa popolare.
Se vengono raggiunte le 100.000 firme (su 8,47 milioni di cittadini) allora l’iniziativa popolare è valida
Il Parlamento a questo punto deve discutere della iniziativa popolare nella forma di una proposta di legge in via prioritaria. Cioè a differenza della RIDICOLA iniziativa popolare (fascio-comunista) itaGliana in questo caso il Parlamento Austrico DEVE almeno discuterne (e in seduta pubblica).
Qui trovate un video promozionale dei promotori:
e qui la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa (si noti l’aspetto pericolosissimo dei promotori….
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)
Come mi aspettavo ne la stampa mainstream europoide ne quella austriaca sta coprendo la notizia e l’evento.
Ci pensa la stampa Russa.
da Sputnik News
E’ ora di liberare l’Europa dalla UE: in Austria al via raccolta firme per legge popolare / Sputnik Italia – Notizie, Оpinioni
Dal 24 giugno al 1° luglio gli attivisti vogliono raccogliere 100mila firme per un disegno di legge di iniziativa popolare da proporre al Consiglio Nazionale, la camera bassa del Parlamento austriaco.
Inge Rauscher, rappresentante autorizzata dal comitato apartitico dell’iniziativa “Patria e Ambiente” ha parlato con “Sputnik” del movimento.
— L’iniziativa è aperta a tutti i partiti politici e contiamo su un ampio sostegno. Ciò che ci fa sperare di avere successo viene confermato dalle innumerevoli conversazioni con i cittadini nel corso degli ultimi mesi. Inoltre grande interesse viene dato ai nostri materiali informativi, opuscoli, etc. Ha conosciuto la nostra iniziativa circa un quarto della famiglie austriache: abbiamo motivo per essere ottimisti.
Secondo Inge Rauscher, l’Austria da tempo non prende decisioni sovrane sia in politica estera che interna:
Non siamo più uno Stato sovrano all’interno della UE. Oltre l’80% delle leggi che ci riguardano sono dettate da Bruxelles. A nostro avviso l’Europa non è affatto una democrazia. Il Parlamento europeo non ha nemmeno una funzione legislativa. Vogliamo solo determinare la vita del nostro Paese autonomamente, senza controllo esterno.
Gli attivisti austriaci sono preoccupati del fatto che le decisioni “collettive” di politica estera dell’Unione Europea possano essere in contrasto con la Costituzione nazionale.



— Il nostro obiettivo principale è ripristinare la neutralità, che sulla base della Dichiarazione di Indipendenza dell’Austria del 1955 è un principio obbligatorio. Non è stato abrogato da nessuno, ma in pratica non è più in vigore da quando siamo diventati membri dell’Unione Europea. E’ impossibile, perché l’Unione Europea prevede una politica estera comune per tutti gli Stati. Ma la neutralità all’interno della UE è impossibile. Le sanzioni contro la Russia sono un esempio lampante. Di fatto sono un’arma economica, ma noi siamo certamente contro essa.



Secondo Inge Rauscher, l’Austria non è sola nella ricerca dell’indipendenza dall’Unione Europea.
— In Inghilterra, in Francia e molti altri Paesi europei, si osservano forti tendenze per uscire dall’Unione Europea. Alcuni Paesi non hanno adottato l’euro. In una certa misura l’Austria è un pioniere, perché propone l’iniziativa in tutto il Paese. Non è una manifestazione di un partito, ma si basa sulla richiesta dell’opinione pubblica.
In Austria la decisioni scaturite dai referendum e dalle leggi di iniziativa popolare sono solo di natura consultiva e non vincolanti. Tuttavia se l’iniziativa raccoglierà 100mila firme, il Parlamento avrà l’obbligo di prendere in considerazione la proposta



Peraltro direi che l’iniziativa è perfetta in quanto a tempismo.
Giusto in concomitanza con il massimo casino possibile dovuto alla Grecia e soprattutto alla questione dell’immigrazione dalla Libia (cioè dall’Italia) che agli Austriaci interessa molto di più.
L’Europa si sta disgregando è un fatto, questa iniziativa popolare è solo consultiva ma va considerata come un passo verso la dissoluzione dell’Unione Europea.
Tra pochi giorni i risultati.
 
Austria, 250mila firme per proposta per uscire da euro. E referendum più vicino

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Zonaeuro
Il Parlamento dovrà discutere la legge di iniziativa popolare, ma potrà optare anche per un respingimento. I partiti al momento sono rimasti fuori dalla questione e i media non ne hanno parlato. I comitati promotori: "Un terzo della popolazione non era informata, ottenuto un grande risultato solo con il passaparola"




Austria, 250mila firme per proposta per uscire da euro. E referendum più vicino - Il Fatto Quotidiano

 
Mentre si discute di Grecia la Germania taglia il debito all’Austria

Economia - Matteo Miglietta

Raggiunto un accordo politico fra il land tedesco della Baviera e la vicina Carinzia per una ristrutturazione da quasi 1,5 miliardi di euro per evitare il fallimento dello Stato federale austriaco


Bruxelles – Dopo anni di gestione clientelare e spregiudicate operazioni finanziarie, il Paese è finito sull’orlo della bancarotta. La palla passa quindi al Governo, che per evitare il fallimento chiede ai creditori tedeschi di mettersi una mano sul cuore e tagliare il debito per salvare lo Stato dal falllimento. La vicenda sembra ormai nota, se non fosse che questa volta non si tratta della Grecia e nemmeno di qualche altro Paese mediterraneo spendaccione. La storia ha come protagonista la severissima Austria e, forse per questo, ha un lieto fine.
La notizia l’ha data il quotidiano economico francese La Tribune. Dopo una lunga e controversa vicenda, lo Stato federale della Carinzia e il land tedesco della Baviera hanno trovato un accordo per tagliare di più della metà il debito del primo nei confronti del secondo. La cifra “scontata” sarebbe di 1,45 miliardi di euro, di poco inferiore ai 1,6 miliardi che la Grecia non ha rimborsato entro il 30 giugno scorso al Fondo monetario internazionale, con tutte le conseguenze che ben conosciamo.
Protagonista della complicata vicenda è la banca Hypo Group Alpe Adria, una delle più attive dell’Austria a inizio anni 2000. Fino al 2007 le quote di maggioranza dell’istituto erano nelle mani del land austriaco della Carinzia, all’epoca guidato dall’astro nascente della politica di estrema destra Jörg Haider (morto nel 2008 in un incidente stradale). Nel marzo 2007 la Carinzia ha venduto le sue quote alla banca regionale pubblica bavarese Bayerische Landesbank (BayernLB). Lo scoppio della crisi finanziaria mondiale ha poi fatto il resto. La BayernLB si è presto trovata in difficoltà, mentre la Hypo Group Alpe Adria ha cominciato a essere sommersa dai debiti che non è più stata in grado di ripagare. Davanti a una situazione diventata ormai ingestibile, nel dicembre 2009 la Carinzia ha deciso di nazionalizzare la banca comprandola al prezzo simbolico di un euro.
Poco tempo dopo lo stato federale austriaco ha creato la “bad bank” Heta, per concentrare al suo interno tutti i risultati di una spregiudicata malagestione finanziaria della Hypo Group Alpe Adria durata quasi un decennio. Tutto sembrava avviarsi pian piano verso una soluzione quando, nel marzo scorso, è arrivata l’ennesima cattiva notizia: nei conti dell’Heta viene scovato un nuovo buco da 7,6 miliardi di euro, pari al 2,3% del Pil austriaco. A questo punto la Austrian Financial Market Authority (FMA) non ha potuto fare altro che sospendere qualsiasi pagamento ai creditori fino a marzo 2016, cercando nel frattempo di ottenere una ristrutturazione del debito cresciuto ormai a dismisura.
L’8 maggio l’ennesima tegola cade sulla testa dello Stato austriaco. La Corte regionale di Monaco ha condannato Vienna a pagare 2,75 miliardi di euro alla BayernLB, pari alla cifra (più interessi) che la banca bavarese aveva versato nelle casse della Hypo Group Alpe Adria nel 2009 per tentare di risollevarla dalla tremenda crisi nella quale era piombata. Soldi, ovviamente, mai restituiti. “Ora l’Austria deve assumersi le proprie responsabilità e ripagare i suoi debiti” ha dichiarato dopo la sentenza Johannes-Joerg Riegler, Chief Executive di BayernLB. I legali di Heta hanno subito presentato ricorso alla Corte Suprema e intanto l’Austria ha detto che non pagherà. “Il Governo non butterà un altro euro dei contribuenti nell’Heta” commentò il ministro delle Finanze autriaco, Jörg Schelling. Il rischio era quello di portare al fallimento lo Stato federale della Carinzia.
La ristrutturazione del debito è diventata così inevitabile e dopo settimane di negoziati fra i rispettivi ministeri delle Finanze, Austria e Bavaria sono finalmente giunti a un accordo politico. Secondo La Tribune, l’intesa prevede che la BayernLB accetti di ricevere solo 1,3 miliardi dei 2,75 dovuti. E in Baviera c’è addirittura chi propone di andare oltre e annullare il debito austriaco. Chissà cosa direbbe Tsipras se lo sapesse.




Mentre si discute di Grecia la Germania taglia il debito all?Austria - Eunews
 
L’Austria “Sospende” Schengen, Tornano i Controlli alle Frontiere

L’Austria ha deciso di “annullare temporaneamente” le regole di Schengen sulla libera circolazione in Europa e “il controllo delle persone che vengono nel nostro Paese è stato rafforzato”.

Lo ha annunciato il cancelliere Werner Faymann in un’intervista al giornale Oesterreich.
Il 2016 comincia proprio bene per la (n)Europa.
Occhio che se esiste un popolo europeo che ha veramente voglia di mandare al diavolo l’Europa e Bruxelles è proprio quello austriaco.


p.s. e li voglio vedere sul segreto bancario.
 
Europa Vaffankulen, Echi anche dall’Austria. Ultimo Sobrio Sondaggio
Ecco tanto, per gradire la verisone Austriaca del VUE, Vaffanculo Unito all’Europa. I nazisti, populisti, razzisti etc. etc. etc. dell’FPO (si quelli di Haider) sono sempre di più primo...
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Il Primo Bail-In Europeo lo Fanno gli Austriaci (Taglio del 54% delle Obbligazioni SENIOR)
Di FunnyKing , il 11 aprile 2016 6 Comment


E si comincia.

Cominciano gli austriaci a tagliare il valore delle obbligazioni Senior (eh no, non solo le “subordinate”, nel senso che se le “subordinate” non ci sono o sono troppo poche si passa al “livello successivo”) di Heta Asset Resolution’s Bank, la bad bank nata dalla morte di Hypo Alpe Adria.

da Reuters

Austria’s financial markets regulator FMA on Sunday cut the nominal value of “bad bank” Heta Asset Resolution’s [HAABI.UL] senior bonds by more than half, highlighting the long struggle creditors face for repayment if a settlement is not reached.

The FMA, which is overseeing the wind-down of Heta, on Sunday announced measures including the bail-in, or haircut, of 54 percent, the extension of bonds’ maturities to 2023 and the cancellation of coupon payments as of March of last year.

The announcement is the latest chapter in a standoff between the province of Carinthia and Heta’s creditors, many of which insist on repayment in full because their bonds were guaranteed by Carinthia, which could push the province into insolvency.

Carinthia guaranteed the bonds of local lender Hypo Alpe Adria before it collapsed and Heta was formed to wind it down. Carinthia says it cannot afford to fully honour the remaining guarantees, which the FMA put at 11.1 billion euros (£9 billion).

Attenzione alle parole Bond Senior, non Bond Subordinati.

Se vi spacciassero per sicuri i bond Senior di una banca in qunto appunto NON subordinati, prestate attenzione. Perché è solo fumo negli occhi.
 
:D e c'è chi si lamenta dell'Italia:D
Ok! "Chiamano", mo' torno!:) (in Italia)
ah ma avete il coraggio di parlare?banca etruria e le altre ciofeghe cosa hanno fatto??
guarda che le banchette solide si dice in giro che vanno rafforzate.
poi vorro capire bene gli npl,perchè c'è qualcosa che non mi torna
 
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