Dal 9 agosto, anche le richieste di indennizzo legate al limite di 100.000 euro di patrimonio immobiliare inizieranno la fase di valutazione ed erogazione. Lo ha spiegato in una nota Alessio Villarosa ex sottosegretario all’economia nei governi Conte a proposito del Fondo per l’indennizzo dei risparmiatori coinvolti nei casi di crac bancario, istituito con il decreto legge n.39 del 30 Aprile 2019, che dispone di una dotazione di 1,5 miliardi di euro (525 milioni per ciascuno degli anni, 2019, 2020 e 2021). «Mi è stato comunicato — ha spiegato Villarosa — come sia il Ministero dell’Economia e delle Finanze che l’Agenzia delle Entrate abbiano finalmente firmato il protocollo che prevede l’invio da parte della «commissione indipendente» di Consap SPA, competente nella valutazione delle pratiche di ristoro, di tutta la documentazione necessaria all’agenzia delle entrate per la valutazione delle pratiche di indennizzo».
Il fondo FIR prevede infatti che vengano ristorati tutti i risparmiatori coinvolti nei casi di crac bancario che posseggano almeno una delle seguenti caratteristiche: un reddito inferiore a 35.000 euro oppure un patrimonio che non superi i 100.000 euro. La valutazione basata sul reddito sta concludendo il suo iter e da ieri è stata finalmente attivata anche la seconda importante procedura che interesserà inoltre anche circa 6.000 pratiche rimaste escluse per il mancato riconoscimento della caratteristica legata al reddito. Per ulteriori informazioni, si può visitare il sito web
gestito dalla Consap spa, dove sono disponibili informazioni chiare e complete in merito alle modalità di presentazione delle richieste e sui documenti e adempimenti necessari.
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