La Commissione tecnica incaricata di valutare le istanze dei risparmiatori truffati dalle banche popolari andate in default nel 2017 al fine dell’erogazione dei risarcimenti previsti dal Fondo di indennizzo (Fir) ha sbloccato le prime 500 pratiche relative ad un segmento di 19 mila interessati (su un totale di 144 mila posizioni) con un reddito superiore ai 35 mila euro ma con patrimonio mobiliare al di sotto dei 100 mila. Lo riferisce il coordinatore dell’associazione “Ezzelino 3/o da Onara”, Patrizio Miatello, sulla base di informazioni in tal senso ricevute in mattinata. Il dato, aggiunge Miatello “è per noi importante in quanto consente alla somma fin qui liquidata, pari a 517 milioni, di superare la soglia dei 525 milioni annui stanziati dal Fir e fugando così i timori su una presunta indisponibilità di ulteriori capitali”. Il provvedimento odierno sblocca inoltre gli indennizzi per il successivo pacchetto di 4 mila aventi diritto, cioè quelli per i quali l’importo atteso (dato dal 30% del prezzo di acquisto dei titoli azzerati) eccede i 50 mila euro. Terminato anche questo step, si presume entro dicembre, sarà infine possibile passare ad analizzare le rimanenti 21 mila posizioni rappresentate da risparmiatori con redditi superiori ai 35 mila euro e capitali oltre i 100 mila. A questo fine la Concessionaria per i servizi assicurativi pubblici (Consap), responsabile della gestione dei fondi Fir, secondo quanto riferito dalla fonte, assegnerà per ogni seduta 255 pratiche a ciascuno dei nove commissari. (ANSA).