Ex popolari, in Veneto pagati rimborsi Fir per 248 milioni
Bonifici finora a quasi 34 mila soci. A Vicenza 103 milioni, a Treviso 93
- Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
- 18 Sep 2021
- Gianni Favero
Ristori Una manifestazione sul risparmio tradito a Vicenza. Ai soci delle ex popolari sono stati bonificati con il Fir ristori per 248 milioni di euro
I più numerosi sono i risparmiatori di Vicenza e Treviso, piazze in cui le attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca erano più intense. Ma, nella classifica delle posizioni fino ad ora destinatarie delle somme del Fondo di indennizzo dei risparmiatori (Fir) gestito dalla società del Tesoro Consap, non c’è provincia veneta che non abbia qualche centinaio di beneficiari già raggiunti dal bonifico. L’andamento del processo è stato reso noto ieri da Federico D’incà, ministro per i Rapporti con il parlamento, il quale si dice «orgoglioso del lavoro svolto a favore dei cittadini vittima delle truffe bancarie. I pagamenti procedono e la recente convenzione tra l’agenzia delle Entrate e Consap ha permesso di sbloccare nuovi pagamenti per una platea di oltre 20 mila persone interessate».
Il riferimento è ai soggetti con reddito superiore ai 35 mila euro ma patrimonio mobiliare inferiore ai 100 mila, dato, quest’ultimo, la cui verifica poneva una serie di complicazioni. «Il cammino, quindi, prosegue con i primi bonifici per i risparmiatori appartenenti a questa ‘fascia’ e il percorso – prosegue D’incà - si aggiunge a quello già avviato che ha finora permesso di disporre oltre 500 milioni di pagamenti».
In Veneto finora si sono distribuiti 248 milioni a favore di 33.814 risparmiatori, poco meno di 13 mila nel Vicentino e poco più di 12 mila in provincia di Treviso, territori che hanno finora assorbito, nell’ordine, 103,3 e 93,7 milioni.
A decrescere, e piuttosto distanziate, tutte le altre aree, con 3.131 risparmiatori a Padova, che hanno ricevuto 21,1 milioni di euro, 2.344 a Venezia, per 14,5 milioni, 1.878 a Verona, per 10,3 milioni, 835 a Rovigo, per 2,6 milioni, e 654 a Belluno, per 2,8 milioni.
Mancano ancora circa 40 mila posizioni da vagliare, sulle 144 mila totali di cui 125 mila con regime forfettario, ma le previsioni indicano una conclusione delle operazioni entro fine anno e forse con qualche giorno di anticipo. Poi si tratterà di vedere quanta parte della dotazione complessiva del Fir, 1.575 milioni, sarà avanzata da questa prima distribuzione, che vale il 30% del valore di acquisto dei titoli azzerati, e verificare la possibilità di procedere ad un’ulteriore ripartizione proporzionale. D’incà rivendica al Movimento 5 Stelle il merito di aver portato a questo punto il percorso di indennizzo avendo avuto «ponendo l’attenzione sulla grande ingiustizia subita dai cittadini e dalle famiglie che oggi stanno ottenendo i risarcimenti. Ringrazio le associazioni dei risparmiatori – chiude il ministro - con cui continuo a relazionarmi per rappresentare le istanze dei cittadini truffati». Associazioni fra le quali non ha piacere di essere annoverata «Noi che credevamo nella Bpvi», guidata da Luigi Ugone, che chiama a raccolta i suoi iscritti per una azione in programma domani in occasione della visita di Matteo Salvini, a Montebelluna: «Siamo combattivi fino all’ultimo e di strada da fare, ce n’è ancora parecchia».