Assicurazioni Generali (G) Banca Generali si avvicina alla Borsa

tontolina

Forumer storico
Banca Generali si avvicina alla Borsa
Martedí 20.06.2006 11:05
Il ramo del financial services del Leone triestino dovrebbe approdare a sopresa in Piazza Affari entro fine anno. Saranno Mediobanca e Goldman Sachs come co-global coordinator a curare il collocamento in Borsa di Banca Generali. Secondo quanto risulta ad Affari, le due merchant bank hanno già approfondito tempi e modalità dell’Initial pubblic offer (Ipo) con il management della Banca, ricevendo l’ok dell’amministratore delegato (ad) Giorgio Girelli e dei due ad di Generali.

L’operazione era stata annunciata nell’ultimo piano triennale e quindi in calendario per il 2006-08. Invece si sono affrettati i tempi per la quotazione della rete leader in Italia per numero di promotori finanziari (4.815 compresi i 2.810 agenti della struttura Simgenia) e per tasso di crescita, con i 692 milioni di raccolta netta nel solo primo trimestre 2006.

Sempre secondo una delle ultime versioni lette da noi, l’operazione sarà tutta in offerta pubblica di vendita (opv) e dovrebbe registrare, un po’ a sorpresa, l’uscita di Banca Intesa. Il mercato e gli uffci studi registrano questa operazione, come una sonora sconfitta per il gruppo milanese - così come da una serie di partecipazioni, come Nextra, e da società non creditizie -, scrivendo la parola fine al grosso investimento di Banca Primavera con 1.500 promotori e che aveva garantito il 25% del capitale. A garanzia del way-out c’era un diritto put fino al 2008 in caso di mancata quotazione di Banca Generali, già ribattezzata GenerBanca dagli operatori.

L’aggiornamento della compagine in vista della quotazione dovrebbe vedere il 23% a Banca Intesa ed il resto a Generali, Alleanza, Ina e Bsi che conferirà nel polo i private bunker. Tre anni fa il gruppo Banca Generali-Banca Primavera fu valutato 800 milioni, mentre oggi la stima, anche se non ufficiale, delle due merchant bank è di 1-1,2 miliradi di euro.

La nuova struttura operativa prevede un modello basato su tre reti per segmento di clientela: 200 private banker con Banca Bsi Italia nella fascia top, il comparto affluent con i 1.900 promotori di Banca Generali ed infine il mass market con la rete Simgenia, con i 2.800 agenti assicurativi del gruppo.
http://www.investireoggi.it/io/canali/Quote_e_Grafici/index.php?pag_id=67&tid=G
 
ecco come si blindano Generali da scalate ostili
Generali compra Toro

Generali - di fo64 26 Giu 2006

da Repubblica.it:

Generali compra Toro Ass

MILANO - Generali ha siglato un accordo con De Agostini per l'acquisto di Toro a un prezzo unitario di 21,20 euro per azione. E' previsto il successivo lancio di un'opa obbligatoria allo stesso prezzo, il ritiro del titolo dal listino di Piazza Affari e la fusione della compagnia assicurativa nel Leone.
E' quanto si legge in una nota che precisa come l'intesa riguardi il 55% di Toro con la possibilità per De Agostini di cedere a Generali fino a un massimo di un altro 10%. Con questa operazione il Gruppo triestino si avvia a diventare il primo operatore del mercato danni italiano.


da www.ilsole24ore.com:

Generali: accordo con De Agostini per acquisto Toro, 21,2 euro azione

Il 55,5% per 2,13 mld. Dopo Opa al 100% per totale 3,85mld Radiocor - Milano, 26 giu - Generali acquista Toro Assicurazioni. Il gruppo triestino, a seguito delle deliberazioni del comitato esecutivo che si e' riunito ieri, ha sottoscritto - indica una nota - un accordo con De Agostini per acquisire la quota di controllo detenuta in Toro. L'intesa riguarda il 55,5% del capitale, al prezzo di 21,20 euro per azione, per complessivi 2,13 miliardi. De Agostini avra' inoltre facolta' di cedere e Generali l'obbligo di acquistare fino a un massimo di un ulteriore 10%, allo stesso prezzo unitario, per 385 milioni. L'operazione comportera' il lancio di un'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria, il cui prezzo e' stato fissato sempre a 21,20 euro per azione. L'importo totale della transazione sara' di un massimo di 3,85 miliardi. E' successivamente previsto il delisting di Toro.
 
con questi denari
sembra che la DE Agostini acquisirà azioni Generali


non dal mercato.... ovvio
ma da soci amici

MPS ha fatto sapere che il suo pacchetto è in vendita
 
Manovre/ Zaleski punta a Mediobanca."Generali non verrà scalata"
Venerdí 30.06.2006 11:38
Dopo l'investimento in Arcelor (incasserà circa 400 milioni di plusvalenza dall'Opa di Mittal sul colosso dell'acciaio lussemburghese) il finanziere polacco, Romain Zaleski torna a guardare nuovamente all'Italia. In un'intervista al quotidiano La Stampa, Zaleski, uomo molto vicino al presidente di Banca Intesa, Giovanni Bazoli e socio forte di Generali con oltre il 2%, ha affermato che ''sarebbe molto attraente avere un 1% di Mediobanca, che assieme a Generali è uno dei due gioielli della finanza italiana. anche se, al momento, non c'è niente di concreto''.

''Guardo sempre a singole opportunità - ha affermato - specie in campi che conosco come l'energia, il settore minenario e naturalmente la siderurgia. Adesso mi concentrerò su opportunità nel mercato italiano. Ma è presto per fare nomi''.

Mettendo piede in Mediobanca, Zaleski sarebbe presente in una triade strategica del mondo della finanza italiana. Ovvero Generali, di cui Piazzetta Cuccia è il maggior azionista e Intesa. A sua volta presente anche fra i soci forti del Leone di Trieste. Sull'istituto di Piazza Ferrari, Zaleski ha dichiarato inoltre di voler mantenere la sua partecipazione. ''Sono intenzionato, se sarà possibile, - ha detto - a mantenere il livello di presenza in Intesa che ho adesso anche nell'ipotesi di un'espansione della banca''.

Quanto al processo di consolidamento bancario in Italia, secondo Zaleski "c'è molto movimento, ma ci sono forze che spesso vanno in senso opposto e così tutto appare fermo. Penso comunque che ci sia spazio per una ristrutturazione del credito italo-italiana''.

In merito all'operazione Generali-Toro, il finanziere ha ammesso che Toro ''è stata pagata molto alla De Agostini, ma per avere la misura di certi investimenti ci vuole tempo''. Generali, secondo Zaleski, non è a rischio scalata. ''No, per tre motivi - ha detto. Il primo è che è ben protetta, il secondo è che nel mondo assicurativo penso ci siano degli equilibri che nessuno ha interesse a rompere. E infine mi sembra che Axa non sceglierebbe mai una battaglia, ma preferirebbe un avvicinamento amichevole''.
Dopo la cessione della compgnia assicurativa torinese, la De Agostini ha varato un riassetto nella proprietà. Secondo quanto riportano alcuni quotidiani, i quattro rami familiari della dinastia Boroli-Drago, hanno deciso di donare parte delle loro azioni al presidente Marco Drago. In totale, si tratterebbe dell'1,9% del capitale. Drago porta così la sua partecipazione in De Agostini spa. dal 3,92% al 5,82%.





http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/zalesky3006.html
 
Generali perde ancora colpi nonostante le buone nuove sull'Ipo di Banca Generali

14/07/2006 10.30

Prosegue la discesa di Generali, un trend che va avanti da inizio luglio. L'azione, complice il tono dimesso del mercato (-0,21% l'S&P/Mib), segna anche oggi un calo dello 0,32% a 27,37 euro nonostante le buone nuove sull'Ipo di Banca Generali. Secondo alcune indiscrezioni di stampa l'advisor Mediobanca avrebbe infatti definito la valutazione di Banca Generali, la controllata di Generali nel settore servizi finanziari che dovrebbe essere quotata tra fine 2006 e inizio 2008.

Le valutazioni di Mediobanca oscillano tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro, con delle indicazioni di utile netto da business plan che passano dai 6 milioni del 2006 a 54 milioni nel 2008, grazie anche al consolidamento delle attività di Banca della Svizzera Italiana. "A 1,3 miliardi Banca Generali è valutata 24 volte gli utili 2008, un multiplo superiore a quello attuale di Mediolanum: 16 volte il 2007 e superiore al prezzo d'opa su Fideuram: 19 volte gli utili 2007", osserva l'analista di una sim milanese.

"Noi valutiamo Banca Generali intorno a un miliardo di euro", precisa l'esperto secondo cui la quotazione è una notizia positiva per Generali, anche se l'impatto sulla capitalizzazione del Leone di Trieste è limitato. "Confermiamo il nostro giudizio positivo sul titolo della compagnia triestina con un prezzo obiettivo a 32 euro". Comunque è da quando Generali ha annunciato l'acquisto della quota di Toro in mano a De Agostini (55,5%) e il successivo lancio di un'opa obbligatoria a 21,20 euro che il titolo si muove in sordina in Borsa in quanto l'operazione è avvenuta a multipli elevati.

Tuttavia "garantisce a Generali la leadership nel segmento Danni in Italia e la possibilità di perseguire sinergie dal lato costi e ricavi. Inoltre, viene considerata positiva la strategia di espansione dimensionale, che d'ora in poi verrà concentrata all'estero e nelle aree emergenti: Europa dell'Est e Asia", sottolineano gli analisti di Banca Imi che hanno confermato il giudizio positivo su Generali, analizzando gli aspetti positivi e negativi dell'operazione.

Con questa operazione, Generali accresce la quota di mercato in Italia nel Danni (al 22%, dal precedente 15,6%), migliorando la sua presenza nel comparto retail, soprattutto nel Nord-Ovest (la quota nell'RCAuto dovrebbe salire al 18% dal 10,7%). In questo modo, Generali, diventa il primo operatore Danni in Italia, con una rete agenziale complessiva di quasi 2.480 unità (di cui 1.485 fanno capo a Toro).

Inoltre, le sinergie totali al 2009 sono stimate in circa 250 milioni die uro, grazie anche alle possibilità di cross selling sul parco clienti di Toro. L'operazione risulta accrescitiva in termini di Eps (circa +6% stimato al 2007) e può essere considerata una mossa in chiave difensiva, per aumentare le proprie dimensioni in Italia e per rispondere all'acquisizione di Winterthur da parte di Axa. Nel futuro, la compagnia triestina dovrebbe continuare la sua strategia di espansione all'estero, proprio per acquisire dimensioni sufficienti per competere con gli altri player europei.

Tra gli aspetti negativi dell'operazione, invece, Banca Imi trova il focus in Italia sul ramo Danni, dopo un periodo in cui tale segmento ha raggiunto il picco (Generali ha giustificato l'operazione con la convinzione che l'intonazione del mercato continuerà a essere positiva). Il prezzo pagato per l'acquisizione appare elevato: corrisponde a due volte l'embedded value contro il multiplo pagato dalla recente acquisizione di Axa su Winterthur a 1,4 volte.

Anche a livello di P/E il multiplo è elevato: il prezzo d'opa a 21,2 euro incorpora quasi 16,8 volte gli utili stimati al 2006 contro una media del settore a 13,9. Infine, a seguito dell'acquisizione, Generali sospenderà il piano di riacquisto di azioni proprie da 1,7 miliardi di euro recentemente annunciato con il piano 2006-2008, che era stato ben accolto dal mercato come segnale di fiducia nella compagnia stessa.

Francesca Gerosa
 
Generali prosegue all'interno del trading range

Finanzaonline.com - 07/08/2006 11:51 -
Seduta negativa questa mattina a Piazza Affari per Generali che registra una flessione superiore al punto percentuale in area 27,80 euro annullando, di fatto, il rialzo registrato venerdì scorso. Il titolo si mostra quindi incapace di superare la media mobile esponenziale a 200 periodi attualmente in area 28,25 euro che nelle ultime giornate ha più volte interrotto gli spunti rialzisti di breve periodo. Si noti comunque come le quotazioni rimangano richiuse in una evidente fascia laterale identificabile tra il supporto a 27 euro e la resistenza 28,65 euro. Solo la violazione di una di queste due fasce, confermata da incremento di volumi, fornirà un ritorno di interesse e di volatilità sul titolo. Nel frattempo, anche in considerazione del clima semifestivo tipico delle settimane centrali di agosto, è possibile operare in trading range comprando in prossimità del supporto e vendendo in prossimità della resistenza statica: una operatività dedicata ai trader che implica il rigoroso rispetto dello stop loss impostato.



La rottura rialzista di area 28,65 euro favorirà allunghi verso il primo valido target in area 30,65 euro, con step intermedio a 29,60 euro. Sotto area 27 possibile accelerazione ribassista con target a 26,50 e poi a 25,95 euro.



Segnali poco significativi dagli oscillatori. I volumi si mantengono su livelli contenuti: necessario un deciso incremento degli scambi per confermare eventuali segnali di rottura da parte delle quotazioni. Marco Berton.


news_attach.php

http://www.finanzaonline.com/notizie/news.php?ID=88241
 
Banca generali esordirà in borsa nei primi giorni di novembre, l'ammistratore delegato Girelli, ha incontrato le comunità finanziarie a Londra nelle scorse settimane. Sapresti dirmi qualcosa di più.........sull'emminente esordio?
Grazie
e saluti[


quote="tontolina"]Banca Generali si avvicina alla Borsa
Martedí 20.06.2006 11:05
Il ramo del financial services del Leone triestino dovrebbe approdare a sopresa in Piazza Affari entro fine anno. Saranno Mediobanca e Goldman Sachs come co-global coordinator a curare il collocamento in Borsa di Banca Generali. Secondo quanto risulta ad Affari, le due merchant bank hanno già approfondito tempi e modalità dell’Initial pubblic offer (Ipo) con il management della Banca, ricevendo l’ok dell’amministratore delegato (ad) Giorgio Girelli e dei due ad di Generali.

L’operazione era stata annunciata nell’ultimo piano triennale e quindi in calendario per il 2006-08. Invece si sono affrettati i tempi per la quotazione della rete leader in Italia per numero di promotori finanziari (4.815 compresi i 2.810 agenti della struttura Simgenia) e per tasso di crescita, con i 692 milioni di raccolta netta nel solo primo trimestre 2006.

Sempre secondo una delle ultime versioni lette da noi, l’operazione sarà tutta in offerta pubblica di vendita (opv) e dovrebbe registrare, un po’ a sorpresa, l’uscita di Banca Intesa. Il mercato e gli uffci studi registrano questa operazione, come una sonora sconfitta per il gruppo milanese - così come da una serie di partecipazioni, come Nextra, e da società non creditizie -, scrivendo la parola fine al grosso investimento di Banca Primavera con 1.500 promotori e che aveva garantito il 25% del capitale. A garanzia del way-out c’era un diritto put fino al 2008 in caso di mancata quotazione di Banca Generali, già ribattezzata GenerBanca dagli operatori.

L’aggiornamento della compagine in vista della quotazione dovrebbe vedere il 23% a Banca Intesa ed il resto a Generali, Alleanza, Ina e Bsi che conferirà nel polo i private bunker. Tre anni fa il gruppo Banca Generali-Banca Primavera fu valutato 800 milioni, mentre oggi la stima, anche se non ufficiale, delle due merchant bank è di 1-1,2 miliradi di euro.

La nuova struttura operativa prevede un modello basato su tre reti per segmento di clientela: 200 private banker con Banca Bsi Italia nella fascia top, il comparto affluent con i 1.900 promotori di Banca Generali ed infine il mass market con la rete Simgenia, con i 2.800 agenti assicurativi del gruppo.
http://www.investireoggi.it/io/canali/Quote_e_Grafici/index.php?pag_id=67&tid=G[/quote]
 
Se è vero che la qualità di una azienda si vede meglio dall'interno io non comprerei mai Banca Generali.
 
Catullo ha scritto:
Se è vero che la qualità di una azienda si vede meglio dall'interno io non comprerei mai Banca Generali.

io sono un ex pf Banca Generali (uscito circa un anno fa), non posso che concordare con l'onesto giudizio di Catullo...

Il mio consiglio (conoscendo l'azienda) è starne assolutamente alla larga.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto