Monte Paschi SI (BMPS) banca MPS: ecco perchè continua a scendere

buongiorno a tutti ciao enrico tornato dalle ferie ho seguito poco o niente dopo brexit su mps che dire uno strazio pero' non mi fascio la testa aspettiamo fine mese dopo bce e vedremo ormai o risolvono il problema o sara' dura il mio pmc e' 0,8 e non mediero' fino risoluzione del problema certo a sti prezzi e' regalata se sara' adc azzereranno tutti gli azionisti e si riinizia un saluto al supremo
 
buongiorno a tutti ciao enrico tornato dalle ferie ho seguito poco o niente dopo brexit su mps che dire uno strazio pero' non mi fascio la testa aspettiamo fine mese dopo bce e vedremo ormai o risolvono il problema o sara' dura il mio pmc e' 0,8 e non mediero' fino risoluzione del problema certo a sti prezzi e' regalata se sara' adc azzereranno tutti gli azionisti e si riinizia un saluto al supremo
Sì, se sarà ADC si reinizierà: però questa volta sarà un inizio con la banca totalmente ripulita.

Ma io non sono così sicuro che questo ADC si farà.
 
Salcatal ha fatto tutte le tabelle.
Ma non dipende solo dal prezzo di acquisto dei NPL, dipende anche da come si vuole coprire l'ammanco: per es., l'ammanco di capitale potrebbe essere coperto con l'emissione di un bond convertendo.

Posto la tabella di Salcatal.
I NPL potrebbero essere ceduti al 30%, da quel che sembra dalle ultime notizie.

Vedi l'allegato 385850
LA QUESTIONE BANCARIA
Mps, piano anche senza lo Stato
Mps, piano anche senza lo Stato


Mentre prosegue la trattativa tra l’Italia e la Commissione europea per poter applicare una garanzia pubblica sulla ricapitalizzazione delle banche, chi poteva diventare il principale beneficiario – il Monte dei Paschi – potrebbe farne a meno. Cioè condurre in totale autonomia prima la cessione dei 9,6 miliardi di sofferenze nette e poi l’aumento di capitale (che gli analisti stimano intorno ai 3-4 miliardi) necessario a ricostituire la soglia minima prevista dalla Vigilanza.

In pratica, si andrebbe verso quella «soluzione di mercato» più volte invocata in queste settimane di intense trattative a più livelli. Per tre motivi: anzitutto c’è da fare in fretta; troppo pericoloso, poi, toccare anche solo in parte le obbligazioni subordinate come sembra chiedere la Commissione europea in cambio della garanzia pubblica in ossequio al principio del burden sharing (non a caso ieri Moody’s ha tagliato alcuni rating proprio per le incertezze di questo scenario).Infine, il mercato – come dimostra il rimbalzo del titolo Mps del 30% nelle ultime sei sedute – sembra guardare positivamente al piano di smaltimento a prezzi ragionevoli dei crediti deteriorati, ponendo così le premesse anche per un aumento “classico”, cioè coperto da un consorzio di garanzia privato.

I lavori sono in corso, e molto dipende dagli sbalzi d’umore della Borsa di queste settimane. Ma il piano in totale autonomia sta prendendo forma, e - secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore - ieri il ceo del Monte Fabrizio Viola, insieme al presidente, Massimo Tononi, hanno fatto il punto a Francoforte alla Banca centrale europea. Che resta interlocutore fondamentale, visto che proprio dalla Vigilanza è partita la richiesta di smaltire 9,6 miliardi di crediti deteriorati netti entro la fine del 2018.

Il Monte, come noto, vuole fare prima e fare meglio, con quella «soluzione strutturale e definitiva degli Npl» annunciata da Viola giovedì scorso al termine del cda. Da allora si è lavorato su due tavoli, con Atlante per la cessione dei crediti deteriorati mediante cartolarizzazioni, e con le banche d’affari per l’aumento di capitale. Sul primo, sembra registrarsi qualche passo in avanti: il fondo gestito da Quaestio, pronto a sdoppiarsi, sembra disposto ad acquistare 26,6 miliardi di Npl a un prezzo medio del 29%, che - comprensivo dei benefici fiscali - dovrebbe prevedere un esborso per il fondo di circa 2 miliardi, destinati a coprire la tranche junior di una maxi-cartolarizzazione con titoli senior e mezzanini. Al momento nelle casse di Atlante sono rimasti 1,7 miliardi, di cui circa la metà dovrebbero rimanere - su richiesta della Bce - per coprire eventuali nuove necessità di capitale dei due istituti partecipati, cioè Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
Degli Npl si occuperà però un Atlante bis (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), che - tra le risorse ricevute dal primo fondo, i 500 milioni di Sga e di Cdp, i contributi delle casse previdenziali - dovrebbe subito disporre di 3 miliardi: in sostanza, la capienza per affrontare la cartolarizzazione del Monte dovrebbe esserci.

E così l’attenzione si sposta sull’aumento di capitale.
Ieri un report di Mediobanca Securities ha calcolato che una cessione di 10 miliardi di Npl netti al 27-28% si tradurrebbe in un’erosione di capitale pari a 1,8 miliardi, ovvero 250 punti base di Cet1, con le conseguente necessità di un aumento di 3 miliardi per riportare il quoziente sopra la soglia minima di Srep (destinata però a essere abbassata, considerata la riduzione del rischio). Secondo un analista citato ieri da Reuters, l’acquisto di Npl da parte di Atlante renderebbe «assolutamente fattibile» l’aumento di capitale, un’operazione diluitiva che però cancellerebbe il rischio sistemico ed eviterebbe il burden sharing.

Non a caso, già ieri Il Messaggero ha scritto dell’interesse di diverse banche d’affari, contattate dagli advisor del Monte Ubs e Citi, a costituire un consorzio di garanzia e collocamento. Sul prezzo si vedrà in futuro, anche perché - come notava ieri un report di Banca Akros - «al momento il mercato sta scontando tutte le cattive notizie, e un potenziale innalzamento dei prezzi di acquisto degli Npl potrebbe innescare un riprezzamento delle azioni del settore». Anche perché per l’aumento ci vorrà del tempo: il 29 luglio, quando Mps riunirà il cda per la trimestrale, potrebbe vedere la luce il nuovo piano su Npl e capitale, che però richiederà almeno tutto l’autunno per essere seguito nelle sue due parti.

E la trattativa del Governo per la garanzia pubblica? 
La situazione è così fluida che un suo utilizzo per il Monte non può ancora essere del tutto escluso. Diversamente, è probabile che il Tesoro plauda a quella soluzione di mercato da sempre auspicata e mette nel cassetto l’ok di Bruxelles a interventi precauzionali, pronti per l’uso «laddove dovessero rilevarsi necessarie, eventuali misure di supporto pubblico», come ha detto ieri il vice ministro all’Economia, Luigi Casero, alla Camera.
 
Io consiglio a tutti di leggere i post di Salcatal su Bmps
Carmelo Catalano | Facebook

Salcatal, ormai, è diventato sicuramente uno dei massimi esperti del bilancio e dei numeri di Bmps.

Lui resta positivo: dice che una Bmps senza sofferenze varrebbe 6 mld. di euro.

Certo, occorrerà aderire all'ADC, sempreché ci sia.
 
Ciao Buttozzo, calma ragazzi...
Vediamo a che prezzo vendono i npl xhce sul corriere di oggi si parlava di un prezzo addirittura al 35% e se così fosse nn vedo che adc dovrebbe fare la banca, almeno x il 2016 considerato che il cet richiesto e del 10.25 .
E comunque chi ci dice che quando e se faranno adc il prezzo dell'azione nn salga a ridosso dell'euro?
Ricordatevi che tolte le sofferenze questa e' una banca che fa 800mln di utile.
Le partite saranno tante , pulita dai npl diventa appetibile.
Fattore io nn credo al l'ipotesi del convertendo, proprio xhce ne parla russo!
E poi nn credete alla stampa ragazzi, nn fate il loro gioco aspettiamo il 29.
 
Ciao Buttozzo, calma ragazzi...
Vediamo a che prezzo vendono i npl xhce sul corriere di oggi si parlava di un prezzo addirittura al 35% e se così fosse nn vedo che adc dovrebbe fare la banca, almeno x il 2016 considerato che il cet richiesto e del 10.25 .
E comunque chi ci dice che quando e se faranno adc il prezzo dell'azione nn salga a ridosso dell'euro?
Ricordatevi che tolte le sofferenze questa e' una banca che fa 800mln di utile.
Le partite saranno tante , pulita dai npl diventa appetibile.
Fattore io nn credo al l'ipotesi del convertendo, proprio xhce ne parla russo!
E poi nn credete alla stampa ragazzi, nn fate il loro gioco aspettiamo il 29.
Salcatal, ieri, ha fatto una valutazione interessante di Bmps.
Un Bmps ripulita dalle sofferenze, secondo lui, dovrebbe valere 6 mld. di euro, cioè 2,05 euro.

Tutti i competenti - Russo, Salcatal, Costantini - dicono le stesse cose, e le dicono da anni: può essere che si siano tutti sbagliati?

Io sono rimasto dentro al titolo e mi giocherò la partita sino alla fine.

Qui Salcatal

La banca fa 100 milioni di utile nel primo trimestre con 346 milioni di rettifiche su crediti. Se, come dice Viola e non vedo perché dovrebbe mentire dato che il 29 tira fuori i conti, il trend continua o addirittura migliora, abbiamo 400 milioni di utili nel 2016. Migliorando la qualità del credito basta un calo a 270 milioni delle rettifiche su crediti (-70 a trimestre) per centrare un utile di 600 milioni annui. Che, appunto, giustificherebbero una capitalizzazione di 6 miliardi. Le incognite, però, sono tante, a partire dall'andamento dell'economia italiana.

6 mld. di euro di capitalizzazione equivalgono a un prezzo di 2,05 euro ai valori ante-ADC: ma io non sono così sicuro che l'ADC si farà.
 
Ultima modifica:
Fattore, concordo con salcatal ma i competenti di cui parli tu dicevano pure che l'adc di 3 mld ( il secondo x intenderci) era stata una forzatura della bce.
Io ti chiedo : se nn avesse fatto l'ultimo adc , mps a quest'ora come era?
E stai parlando con uno che ne ha fatti due di adc proprio per andare dietro a sti scienziati che pompavano una banca fallita!
Lascia perdere il convertendo, speriamo solo che viola convinca la bce che nn occorra la copertura al 55% , per i crediti restanti, e che riescano di concerto a vendere gi npl al 30/35%.
Ora sti fenomeni ci parlano di adc di almeno 4 mld?
Ma mi chiedo: nn faranno mica terrorismo per farci vendere?
È dicono pure che verrà fatto ad ottobre. Matematicamente impossibile!
Allora, tieni amici le nostre azioni, e poi se ne parla, aspettiamo questa set e vediamo l'andamento del titolo , magari farà un altro 35% di salita.....sarebbe molto significativo.
Adc il mercato nn li assorbe x il momento.
 

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