Dal Vascello - Steffani strikes back
Un intervento senza giri di parole sulla situazione che si prospetta nella riunione straordinaria del Consiglio
“Carlo Gosi, abbarbicato alla sua poltrona, è il responsabile della difficile situazione della Banca Popolare di Cremona”
“La “ribellione” alla sua presidenza è condivisa da altri consiglieri, tra i quali lo stesso Vice Presidente della Banca - Ci aspettiamo che egli abbia un sussulto di dignità”
di Gianfranco Steffani (socio dipendente, già segretario nazionale della FABI)
La vicenda drammatica, che si sta svolgendo nel Consiglio d'Amministrazione della Banca Popolare di Cremona, m'induce a qualche breve ma opportuna considerazione. Leggo che qualcuno definisce “ribelli” i Consiglieri eletti, con suffragio consistente, nell'Assemblea dei Soci del 5 maggio u.s.
Quei Consiglieri, fra l'altro, sono personaggi di prestigio che hanno illustrato ed illustrano tuttora, da posizioni diverse, la vita operosa del nostro territorio.
Mi sembra, in ogni caso, che il qualificarli come ribelli sia giusto se s'intende affermare che essi s'oppongono ad una permanenza alla presidenza di Gosi, ma sia ingiusto se, invece, si vuol significare che essi non sono in sintonia con il mandato ricevuto nell'ultima Assemblea.
Cio' anche perchè la loro “ribellione” al Presidente Gosi, corresponsabile delle profonde ferite prodotte in otto anni di negativa gestione da Battarola, oltre che doverosa, è condivisa ormai da altri Consiglieri, tra i quali lo stesso Vice Presidente della Banca Popolare.
Allora chi è il responsabile vero della situazione difficile cui stiamo assistendo?
E' soltanto il Presidente Gosi che, abbarbicato alla sua poltrona, ha davanti a sé, ora e per il futuro, un Consiglio d'Amministrazione spaccato in due!
Lunedì il Dr. Gosi vuol vincere la partita, magari 8 a 7, oppure 7 a 6 con 2 astenuti e così via, cercando d'imporre con le “unghie e con i denti” una leadership ormai irrimediabilmente compromessa e, quindi, non più in grado di porsi come governo virtuoso per il rilancio dell'Istituto? Il Presidente avrà il “coraggio”, come qualcuno afferma, persino di votarsi, pur di rimanere a galla, mettendo in gioco anche quel residuo di stile che, almeno apparentemente, gli sarebbe rimasto? Se il Dr. Gosi desidera effettivamente il bene della Banca, se anch’egli è intimamente convinto che ormai la disastrosa era Battarola - Gosi si debba chiudere subito e per sempre, per evitare ulteriori insostenibili danni, faccia un atto di consapevole dignità e di amore per l’Azienda, i Dipendenti, gli Azionisti e la Comunità cremonese.
Quindi lasci ad altri, e nel Consiglio vi è la possibilità di compiere ottime scelte alternative, l’onore e l’onere di far ritornare la Banca Popolare di Cremona ad essere il volano dello sviluppo economico e sociale della nostra laboriosa comunità, composta da categorie economiche, piccole e medie imprese, famiglie, che, negli ultimi anni invece, non hanno avuto tutta l’attenzione che meritano.
Tutto ciò per evitare che, il Dr. Gosi vincente o perdente, perdano, invece con certezza, l’Azienda e tutti coloro che in essa o per essa vivono e desiderano che continui ad operare in autonomia.