Obbligazioni bancarie Banche irlandesi: newsflow, ratings, bonds. Il fronte irlandese dell'Euro.

Irlanda: Cowen, non chiediamo aiuti Ue

Stampa, pacchetto aiuti tra 80-100 mld euro

16 novembre, 21:11




(ANSA) - ROMA, 16 NOV - ''Non abbiamo chiesto di ricorrere al fondo salva-stati'' della Ue ma l'Irlanda e' ''in contatto con i partner europei'' per adottare misure volte a ''stabilizzare il settore finanziario''. Lo ha detto oggi il Premier irlandese, Brian Cowen, al parlamento di Dublino, secondo quanto riferisce Bloomberg. Secondo Bloomberg, la Cnbc aveva diffuso la notizia che il pacchetto di aiuti per l'Irlanda potrebbe aggirarsi fra gli 80 e i 100 miliardi di euro.
 
Crisi: Irlanda trema, focus da banche a politica


Governo deve risanare drasticamente la deriva del bilancio



(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Le banche che rischiano il crac, i conti pubblici fuori controllo e una crisi politica pronta ad esplodere in qualsiasi momento. E' il quadro, a dir poco difficile, che circonda la crisi irlandese, stretta fra necessita' di risanare drasticamente la deriva del bilancio e lo spettro che cio' possa colpire la crescita economica.
Innescando una crisi dei mutui che rischierebbe di aumentare a dismisura i costi dei salvataggi bancari.
Gli istituti di credito sono il vero entro nevralgico della crisi irlandese.
Non per niente l'intervento d'emergenza che Dublino sta trattando con Bce, Fmi e Commissione Ue punta proprio a stabilizzare le banche.
In totale gli istituti di credito hanno richiesto interventi per 50 miliardi di euro, il 28-31% del Pil. E si teme che le stime possano peggiorare: se l'Irlanda si avvitera' ancor piu' in una crisi immobiliare, e' pronta a scattare una corsa alle insolvenze sui mutui che farebbe lievitare ulteriormente i costi.
Le stime di un salvataggio arrivano a 80-90 miliardi, e il rischio e' che piu' si aspetta piu' i costi sono desinati a lievitare, come per la Grecia.
Il mercato e' sempre piu' dubbioso sulla capacita' di Dublino di sostenere l'immane aggiustamento richiesto: il balzo a livelli record dei premi di rendimento e' avvenuto nonostante la stretta ulteriore sui conti pubblici anticipata dal primo ministro Brian Cowen, che prevede ulteriori risparmi del 10% del Pil nei prossimi quattro anni, di cui quattro punti percentuali solo nel 2011.
Uno sforzo erculeo che poggia su una stima di crescita dell'1,75% per il prossimo anno, accolta con scetticismo da molto economisti.
 
Eurozona, Conclusi lavori Eurogruppo su Stati membri vulnerabili


Bruxelles, 16 nov. (Apcom) - Si è conclusa poco prima delle 22, a Bruxelles, la riunione dei ministri finanziari dell'Eurozona dedicata ai Paesi membri interessati dalle turbolenze dei mercati, in particolare Irlanda, Portogallo e Grecia.
Il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, facendo il resoconto della riunione durante la conferenza stampa finale, ha riferito che i ministri si sono felicitati con Dublino per gli "sforzi significativi annunciati dal Governo irlandese con la loro strategia che comporterà una riduzione del deficit in quattro anni di 15 miliardi di euro, di cui 6 miliardi solo nel 2011". Juncker ha anche espresso la fiducia dell'Eurogruppo nel fatto che Irlanda presenterà un piano approfondito e dettagliato di riduzione del deficit di qui al 2014, per poi ridurre progressivamente il debito.


L'Eurogruppo, ha continuato il presidente, "consiglia" tuttavia alle autorità irlandesi "una revisione annuale della strategia (di riduzione del deficit in quattro anni, ndr) per affrontare eventuali evoluzioni meno favorevoli del quadro macroeconomico".
Le discussioni che continuano fra le autorità irlandesi, la Commissione europea, la Bce e l'Fmi, ha aggiunto Juncker, "ci permetteranno di avere a disposizione tutti gli strumenti necessari nel caso in cui l'Irlanda chiederà l'assistenza finanziaria dell'Eurogruppo e dell'Fmi".
Sul Portogallo il presidente dell'Eurogruppo si è felicitato delle riforme strutturali annunciate da Lisbona, invitando tuttavia le autorità portoghesi a "precisarle ulteriormente, in particolare per quanto riguarda il mercato del lavoro, la soppressione delle rigidità dei salari e il miglioramento della produttività".
 
Martedì 16 novembre, 22:53
"Pronti ad aiutare l'Irlanda"

I Sedici discutono con Dublino e preparano un piano, ma per ora non sono stati decisi aiuti

I 16 paesi della zona euro sono pronti ad agire in modo "determinato e coordinato", se necessario, per preservare la stabilità dell'unione monetaria, resa fragile dalla crisi irlandese.
Lo ha dichiarato il lussemburghese Jean-Claude Juncker al termine della riunione dei ministri delle finanze martedì. Bruxelles ha precisato che discussioni fra Irlanda, Banca centrale europea e FMI dovranno servire ad allestire un piano di aiuti alle banche dell'isola, da attivare in caso di bisogno.
Per ora, tuttavia, Dublino rifiuta di ricorrere al fondo salva-Stati e ritiene di poter uscire da sola dalla crisi.


(RSI.ch)
 
UE: IRLANDA PRONTI AD INTERVENIRE

BRUXELLES - L'attacco ai debiti sovrani e il rischio crac di Irlanda e Portogallo sta mettendo come non mai a dura prova la tenuta dell'intera zona euro.

Il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, non ha usato giri di parole: «Dobbiamo lavorare tutti insieme per permettere all'Eurozona di sopravvivere. Perchè se l'Eurozona non sopravviverà anche l'Unione non sopravviverà».
«Come Eurogruppo agiremo in maniera coordinata per salvaguardare la stabilità della zona euro se ciò si renderà necessario. E abbiamo risorse per farlo» ha assicurato il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, al termine della riunione dei ministri di Eurolandia.

Al momento, Dublino rifiuta di chiedere aiuti ma sta discutendo con la Commissione Ue, la Banca centrale e il Fondo monetario internazionale su come affrontare la situazione del proprio settore bancario.

«Abbiamo intensificato il dialogo - ha detto il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn - e ora trasferiremo i lavori a Dublino.
Al centro delle discussioni la messa a punto di un "programma potenziale" nel caso in cui dovesse dall'Irlanda dovesse pervenire una richiesta di aiuto».
«Quello che l'Irlanda deve fare è farci sapere rapidamente quali sono le sue intenzioni» ha detto Juncker commentando le affermazioni del segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, che ha invitato l'Europa ad agire rapidamente.


(Corriere del Ticino.ch)
 
EU Voices Confidence in Ireland, Stops Short of Aid Agreement

By James G. Neuger and Stephanie Bodoni - Nov 16, 2010 11:25 PM GMT+0100 Tue Nov 16 22:25:07 GMT 2010


European finance ministers voiced confidence that Ireland will ride out its fiscal crisis, ducking investors’ pleas for an immediate bailout package and risking a renewed convulsion on bond markets.
Finance chiefs from the 16-country euro region lauded Ireland’s budget cuts and started consultations over possible help for Irish banks, echoing the rhetorical support offered in the early stages of Greece’s debt trauma before a rescue became necessary.

“The Irish government in the coming days has to make a definite decision on this,” Luxembourg Prime Minister Jean- Claude Juncker told reporters after chairing the ministers’ meeting in Brussels tonight. He said European governments can act in a “determined and coordinated way to safeguard the stability of the euro zone” and said “markets have to understand this decision in a proper way.”

With Germany scolding Greece and the European Central Bank threatening to end emergency liquidity measures for banks, the public clashes over how to defuse Europe’s debt bomb marked a widening of the crisis that in May forced the EU to set up a 750 billion-euro ($1 trillion) rescue fund to keep the euro intact.
“The market is not going to react very well tomorrow because things are going to get worse before they get better,” said Sung Won Sohn, an economics professor at California State University-Channel Islands in Camarillo, California. “The European debt crisis will get worse before it gets better.”

Ireland Resists

Ireland, reeling from a record runup in bond yields that raised concerns about the soundness of its banking system, declined to make a formal appeal for European support. Finance Minister Brian Lenihan said the government is “fully funded into the middle of next year.”

Concern that the EU would stop short of offering a bailout pushed down Irish bonds earlier, halting a two-day rally. The 10-year yield rose 28 basis points to 8.44 percent, raising the extra yield over German bunds to 561 basis points. The spread, a measure of the risk of investing in Ireland, peaked at 646 basis points on Nov. 11.

“Technical” talks will start in Dublin with the ECB, European Commission and International Monetary Fund in an “intensification of a potential program with an accent on the restructuring of the banking sector in case a program is requested and deemed necessary,” EU Economic and Monetary Commissioner Olli Rehn said.

‘Days Away’

Such a package could come together quickly, the officials said. “Is it six months or a few days away? I’d say it’s closer to days,” French Finance Minister Christine Lagarde said.

Ministers refused to speculate about the size of an Irish aid offer, estimated by Barclays Capital at about 80 billion euros. Klaus Regling, manager of the rescue facility, said the EU could raise the money in five to eight working days.

Ireland’s five-member ISEQ Financial Index of banking stocks is now worth 2 percent of the peak valuation reached in February 2007. Officials put the cost of cleaning up the banking system as high as 50 billion euros, equal to about a third of Ireland’s economic output.

To boost confidence, Lenihan may release the 2011 budget before a planned Dec. 7 publication date and will unveil a four- year deficit-cutting plan next week, according to a person familiar with the situation who spoke on condition of anonymity.

Deficit Balloons

Steps already taken to salvage Ireland’s banking system will billow the deficit to 32 percent of gross domestic product in 2010, a record in the 12-year history of the euro and more than 10 times the bloc’s 3 percent limit.
Investors watched the EU’s handling of Ireland for clues to the fate of Portugal and Spain, two other countries forced by the EU to impose spending cuts to rein in excessive deficits.

Today’s declaration echoed a Feb. 11 show of support for Greece, which ushered in three months of politicking -- centered on Germany’s reluctance to part with taxpayer money -- before the bloc crafted a 110 billion-euro rescue formula.
Separate statements saluted Portugal’s “appropriate measures” to meet deficit-cutting targets and said Greece is “broadly on track” with its austerity plans.

(Bloomberg)
 
Per concludere tutte queste news: devo dire che la vedo molto, molto, ma molto dura per l'Irlanda (e il Club Med).
Spero di sbagliarmi ma devono fare alla svelta... perlomeno accettare il cosiddetto "Piano 2" che riguarda solo il sistema bancario.
Al momento la BCE tiene in piedi da sola tutte le banche irlandesi ... nessuno presta più soldi agli istituti celtici.
 
DAL MONETARIO REUTERS:

Oggi a Bruxelles riunione dell'Ecofin, con Tremonti, dopo l'appuntamento di ieri con l'Eurogruppo. Agenda dominata dalla questione irlandese. Ieri il premier irlandese Cowen ha ribadito che il paese non ha fatto richiesta per i fondi europei, spiegando che il debito pubblico è finanziato fino a metà 2011 e che il piano quadriennale di risanamento dei conti pubblici sarà "chiaro e realizzabile". Anche il Portogallo ha negato una sua richiesti di aiuti. I ministri della zona euro hanno tuttavia deciso di mandare una missione Ue-Fmi in Irlanda per preparare la strada a un aiuto per prevenire una crisi di debito e di fornire sostegno al settore bancario. Juncker al termine dell'Eurogruppo ha detto che sta ora al governo irlandese decidere il da farsi e richiedere il supporto europeo, e tutti i membri Ue sono pronti a fornire tale sostegno. Secondo il Wsj Fmi e Ue starebbero lavorando ad un pacchetto di aiuti da 80-100 miliardi di euro.
Il cancelliere tedesco Merkel ha sottolineato che la crisi del debito deve portare i paesi della zona euro a diventare più compretitivi e che la zona euro non è in pericolo.
 

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