Obbligazioni bancarie Banche irlandesi: newsflow, ratings, bonds. Il fronte irlandese dell'Euro.

Irlanda si aspetta mega prestito da Ue/Fmi

giovedì 18 novembre 2010 13:27



DUBLINO (Reuters) - Un eventuale aiuto all'Irlanda da parte di Unione europea e Fondo monetario internazionale sarebbe ampio, nell'ordine di decine di miliardi di euro, e il fondo europeo Efsf applicherebbe a un prestito un tasso analogo a quelli solitamente richiesti dall'Fmi.

A dirlo è il governatore di Banca d'Irlanda, Patrick, Honohan, nel giorno dell'arrivo nell'isola dei tecnici di Ue, Bce e Fmi. Secondo il banchiere le autorità europee e di Washington non invierebbero una missione a Dublino se non pensassero che si possa raggiungere un accordo.

Il piano quadriennale sui conti pubblici di Dublino è atteso circa a metà della prossima settimana.
"L'intenzione è, e ci si aspetta da parte loro e personalmente da parte mia, che le trattative o le discussioni saranno efficaci e un prestito sarà reso disponibile e vi si farà ricorso se necessario" ha detto Honohan all'emittente di stato RTE.
"Stiamo parlando di un prestito certamente molto rilevante - sì, decine di miliardi " ha detto Honohan, riconoscendo che ci sono stati consistenti uscite di fondi dal settore bancario irlandese a partire dal mese di aprile.

Dopo 10 giorni di perdite, le borse europee, i mercati obbligazionari e l'euro hanno recuperato lievemente sulle aspettative che l'Irlanda potrebbe diventare il secondo paese della zona euro dopo la Grecia a ricevere un salvataggio in extremis per far fronte agli elevati debito e deficit.

Il costo del debito di Dublino è schizzato ai massimi dalla fine di ottobre per i timori delle enormi passività delle banche e la Ue, guidata dalla Germania, ha messo a punto un sistema di ristrutturazione dei debiti degli stati della zona euro.
"In qualche modo il mercato sta anticipando (un salvataggio), ma una volta che l'accordo ci sarà penso che vedremo questi spread rientrare" ha detto Nick Stamenkovic, strategist del mercato obbligazionario di RIA Capital Markets a Edimburgo.

Fonti comunitarie hanno detto a Reuters che l'Irlanda potrebbe aver bisogno di aiuti tra 45 e 90 miliardi di euro, a seconda che si tratti di un aiuto per le sole sue banche o per il debito pubblico.
Con i negoziati potenzialmente in vista, la Francia ha detto che l'Irlanda potrebbe aver bisogno di alzare le tasse sulle imprese dall'attuale livello ultra-basso del 12,5% - un tabù per la politica irlandese - in cambio del pacchetto di aiuti.

Il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde ha detto che la tassazione delle imprese irlandese è insolitamente bassa per gli standard europei, mentre le imposte sul reddito sono sostanzialmente in linea con la media europea.
"Quindi dovremo vedere come queste tasse (corporate) possono essere cambiate senza appesantire l'economia irlandese e allontanare gli investitori" ha detto alla radio France-Inter.

Paesi con tassazioni maggiori, comprese Gran Bretagna, Germania e Francia, hanno visto per lungo tempo il tasso irlandese come una forma di concorrenza sleale.

"BANCAROTTA"

Il primo ministro irlandese Brian Cowen ha ripetutamente respinto indicazioni circa il fatto che il suo governo stia discutendo un piano di salvataggio che porrebbe le finanze pubbliche sotto controllo di Ue-Fmi.
Il ministro delle Finanze Brian Lenihan ha sottolineato, dopo colloqui con i colleghi europei, che l'imposta irlandese sulle imprese è "sicura".

Uno degli uomini d'affari più importanti del paese, l'amministratore delegato della compagnia aerea Ryanair, Michael O'Leary, ha detto che il governo è stato incapace di gestire l'economia e l'Irlanda dovrebbe accogliere con favore la messa sotto amministrazione del Fmi il più presto possibile.
"Il paese è in bancarotta. Ora dobbiamo salvarlo. Il governo ci ha mentito tutta la settimana. Quando i titoli di Stato irlandesi hanno mostrato un rendimento di quasi il 9% mentre si può prendere a prestito dal Fmi al 3% ... l'unica strada è il Fmi, e francamente prima è meglio è" ha detto O'Leary ai giornalisti a Dublino.

Lenihan ha detto che i partner della zona euro avevano accolto con favore il suo piano quadriennale con tagli per 15 miliardi di euro, che dovrebbero essere pubblicati la prossima settimana, il che voleva dire che non vedeva la necessità di un ulteriore inasprimento fiscale.

L'Irlanda ha detto che il disegno di legge per risistemare le banche potrebbe raggiungere i 50 miliardi di euro, ma gli investitori temono che la cifra finale potrebbe essere addirittura superiore visto l'aumento dei mutui residenziali arretrati, i deflussi di depositi e i costi di finanziamento più elevati.

Secondo alcuni analisti, sembra che Dublino voglia prender tempo anche per evitare l'umiliazione politica di prendere aiuti prima della data chiave elettorale del 25 novembre.
Un sondaggio d'opinione indica come il partito 'Fianna Fail' di Cowen sia destinato a perdere quel voto in ogni caso, riducendo la maggioranza della coalizione di governo a solo due seggi.

Fonti della zona euro dicono che c'è un accordo di principio per innescare un aiuto quando la missione congiunta completerà il suo lavoro - forse in questi giorni - e l'aiuto non sarebbe solo per le banche.
Le banche irlandesi sono sull'orlo della crisi finanziaria crisi e il crollo del settore immobiliare.

La Allied Irish, le cui azioni hanno perso il 70% del loro valore quest'anno e saranno per più del 90% di proprietà dello Stato a fine dell'anno, oggi emetterà un comunicato ai mercati.
La maggiore banca, la Bank of Ireland, ha detto la scorsa settimana di aver visto un deflusso di depositi pari a 10 miliardi di euro dai primi di agosto fino alla fine di settembre.


Dopo il quasi collasso della Grecia, la posta in gioco è alta. Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha detto che il futuro dell'Unione europea potrebbe essere in gioco, anche se altri hanno minimizzato i rischi.
La Gran Bretagna, le cui banche hanno circa 150 miliardi di dollari di esposizione sul debito irlandese, ha detto che è pronta ad aiutare mentre la Lagarde ha detto che la Francia si aspetta che Londra fornisca prestiti bilaterali, visti i suoi stretti legami economici con Dublino..
 
Irlanda, si discute di fondo banche, ancora prossima settimana

giovedì 18 novembre 2010 15:04




DUBLINO, 18 novembre (Reuters) - I colloqui tra le autorità irlandesi e la missione congiunta Ue/Fmi si stanno concentrando sull'ipotesi di creazione di un fondo in grado di fornire alle banche capitale eventuale. Lo ha detto il ministro delle Finanze, Brian Lenihan, riferendo al Parlamento sui contenuti della missione.
"Ritengo che il fulcro delle discussioni, o una delle questioni discusse, sarà ... quella di fornire capitale o un fondo di capitale eventuale per sostenere le banche", ha detto Lenihan.
"La questione del sostegno alla liquidità e del finanziamento del sistema bancario è cruciale in queste discussioni".
Le discussioni, ha precisato il ministro del Turismo Mary Hanafin, si protrarranno alla prossima settimana.
 
IRLANDA: FMI, EUROPA HA AMPIE CAPACITA' PER AIUTARE DUBLINO

(ASCA-AFP) - Washington, 18 nov - L'Europa ha ''ampie capacita'' per aiutare l'Irlanda ad affrontare la crisi del suo debito. Lo ha detto la portavoce del Fondo Monetario Internazionale, Caroline Atkinson, dopo l'arrivo a Dublino di un team di esperti per valutare le condizioni finanziarie del Paese.

Riferendosi alle autorita' europee, la Atkinson ha spiegato che ''abbiamo lavorato con loro. Abbiamo ampie risorse, gli europei hano ampie capacita' di agire se e quando dovesse servire''.

''Abbiamo verificato - ha aggiunto - che l'UE e' stata in grado di rispondere quando emergono rischi. Lo ha gia' fatto quest'anno. Una serie di paesi, istituzioni comunitarie e autorita' nazionali hanno implementato misure di riforma fiscale, riforme strutturali e definito speciali meccanismi che sono gia' in piedi''.
 
IRLANDA: FMI, MISSIONE AL LAVORO DA DOMANI




17:06 18 NOV 2010

(AGI) - Washington, 18 nov. - La missione degli esperti del Fondo Monetario Internazionale in Irlanda per mettere a punto, insieme a Ue e Bce, il pacchetto di aiuti, iniziera' a lavorare domani.

Lo ha annunciato un portavoce dell'istituto di Washington precisando che il capo missione, Ajai Chopra, e' gia' arrivato a Dublino e il resto della squadra, probabilmente 10-12 persone, compresi esperti di banche, sono in viaggio.
Il portavoce ha inoltre precisato che il governo irlandese non ha richiesto un aiuto finanziario e non ha voluto rispondere a domande su l'ammontare di un eventuale prestito e su come potrebbe essere strutturato.
 
Economia: Deaglio, Irlanda Paese che "si impicca alla sua banca"



MILANO (MF-DJ)--Il G20 tenutosi a Seul ha raggiunto un'intesa su come ridurre i costi che le banche "too big to fail" hanno per gli Stati membri, ma nel caso dell'Irlanda siamo di fronte a un Paese che "si impicca alla sua banca". Lo ha detto Mario Deaglio, professore di economia internazionale all'Universita' di Torino, in occasione della presentazione del XV rapporto sull'economia globale e l'Italia presso la sede della Banca Popolare Commercio & Industria.
Deaglio ha sottolineato come Dublino, di fronte alla domanda "salviamo le banche o salviamo il Paese?", abbia scelto di percorrere la prima strada, creando liquidita' per salvare la prima banca irlandese.
Gli Usa hanno evidenti interessi economici nel Paese, per questo nelle ultime settimane hanno lanciato appelli alla Ue affinche' venga disposto un piano di salvataggio dell'economia irlandese, ha ricordato Deaglio.
 

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