Obbligazioni bancarie Banche irlandesi: newsflow, ratings, bonds. Il fronte irlandese dell'Euro.

Irlanda: Brian Cowen vorrà salvare le banche?


(Teleborsa) - Roma, 19 nov - Il primo ministro irlandese, Brian Cowen si sta lentamente convincendo ad accettare il pacchetto di salvataggio a favore degli istituti di credito irlandesi. Ora dopo questo primo passo si tratterebbe di snocciolare una cifra anche se già si parlerebbe di 80 miliardi di euro.

I funzionari della Commissione europea, della BCE e del Fondo Monetario Internazionale sono arrivati ieri a Dublino è già il governatore della Banca centrale irlandese, Patrick Honohan, aveva detto in un intervista alla radio che il Paese avrebbe avuto bisogno di un prestito "molto sostanzioso" nell'ordine di "decine di miliardi di euro." Dal canto suo il ministro delle Finanze Brian Lenihan, ieri ha dichiarato:"l'Irlanda avrà bisogno di qualche forma di assistenza esterna per affrontare i problemi nel settore bancario."

Intanto, Caroline Atkinson, portavoce del FMI che insieme ad un pool di esperti sta valutando la situazione finanziaria del Paese si è limitata a ribadire che per il momento il Fondo non ha ricevuto nessuna richiesta di supporto finanziario.
 
Irlanda, annuncio piano aiuti la prossima settimana - fonti Ue

venerdì 19 novembre 2010 13:13




BRUXELLES, 19 novembre (Reuters) - Il programma di sostegno finanziario di Unione europea e Fondo monetario internazionale da destinare all'Irlanda dovrebbe venire annunciato la settimana prossima, contestualmente o subito dopo il piano quadriennale di rientro dal deficit in arrivo da Dublino.
Lo riferiscono fonti comunitarie.
"Saranno in tempi ravvicinati" dice una fonte vicina ai lavori in riferimento ai due annunci.
Il ministro irlandese per gli affari europei Pat Carey ha anticipato oggi che il programma di austerità del governo da 15 miliardi di euro di risparmi da 2011-2015 verrà reso pubblico nei primi giorni della prossima settimana.
Dublino sta discutendo con i partner europei e il Fondo di un programma di aiuti del valore di decine di miliardi di euro, da destinare soprattutto al settore bancario in grave difficoltà.
Una seconda fonte della zona euro ritiene anch'essa probabile che l'annuncio del pacchetto di aiuti avvenga a ridosso di quello del piano di rientro del deficit.
 
Irlanda: presidente Efsf, missione durerà due settimane



PARIGI - La missione di Commissione europea, Bce e Fondo monetario internazionale in Irlanda durerà "circa due settimane, per analizzare la situazione, valutare i bisogni finanziari e identificare le riforme strutturali da operare".
Lo dichiara, in un'intervista al quotidiano francese "Le Monde", il direttore del Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf), Klaus Regling, ricordando che "questa fu la durata della missione in Grecia".
L'Efsf, sottolinea Regling, interverrà solo "su mandato unanime dell'Eurogruppo", quando "il meccanismo sarà attivato e un programma di aggiustamento sarà firmato presso la missione della Commissione e del Fmi".
A quel punto, aggiunge, "siamo fiduciosi nel fatto di riuscire a raccogliere i fondi necessari, presso investitori istituzionali, banche centrali e fondi sovrani, in particolare in Asia".
Nessun ulteriore dettaglio, però, su un eventuale interessamento di Pechino ad acquistare titoli di debito emessi dall'Efsf.
La situazione irlandese, sottolinea poi Regling, è "sotto controllo" dal punto di vista del bilancio pubblico, che "ha finanziamenti fino alla metà del 2011", ma "è il settore bancario che penalizza il Paese, dopo lo scoppio della bolla immobiliare".


(tio.ch)
 
LA CRISI PUO' FAVORIRE LO SINN FEIN

DUBLINO - Sinn Fein, il braccio politico dell'Ira che non ha mai avuto particolare seguito in Irlanda, potrebbe risultare favorito dalla crisi economica che sta affondando il Paese.

Secondo gli ultimi sondaggi il partito di Gerry Adams potrebbe vincere le elezioni suppletive del 25 novembre del collegio di Dounegal South West, una roccaforte del partito di governo Fianna Fail.
Lo Sinn Fein fa parte del governo in Irlanda del Nord ma ha avuto storicamente scarsa influenza nell'Eire con appena quattro seggi su 166 nel parlamento di Dublino.

Ma le ambizioni del partito per contare di più, alimentate da un programma anti-banche e anti-corporation in linea con gli umori dell'elettorato, sono state chiaramente segnalate nei giorni scorsi dall'annuncio di Adams che, in caso di elezioni nazionali anticipate, si sarebbe candidato dimettendosi dal seggio occupato al parlamento di Belfast.
«Come leader di Sinn Fein voglio essere parte della battaglia contro le cattive politiche economiche e per una società equa e giusta per tutto il popolo irlandese», ha detto Adams annunciando un programma politico che dia «una alternativa concreta al consenso dei tagli portati avanti dall'altra parte».

Il rinnovato interesse nelle elezioni irlandesi arriva sulla scia di una serie di fallimenti da parte del partito di replicare a sud del confine i successi in Irlanda del Nord.

«È l'ultima chance», ha detto al Financial Times un alto funzionario irlandese.


(Corriere del Ticino.ch)
 
Anglo Irish:passata la risoluzione obbligazioni callable
MILANO (MF-DJ)--I detentori di obbligazioni callable subordinatescadenti nel 2016 hanno approvato una risoluzione che e' condizionenecessaria per l'accettazione dell'offerta di scambio della banca. La risoluzione indica che l'offerta di scambio, in scadenza venerdi', habuone probabilita' di passare, riferisce un'analista. L'offerta ha un valore di 1,575 mld euro del lower Tier 2. I bond verranno scambiati con debito garantito dal governo.red/est/dig(fine)MF-DJ NEWS 19/11/2010 14:52
 
IRLANDA: GOVERNO SI RIFIUTA DI AUMENTARE TASSE A IMPRESE




15:15 19 NOV 2010

(AGI) Roma - Mentre e' in corso il negoziato con Ue e Fmi sugli aiuti all'Irlanda, il governo di Dublino si rifiuta categoricamente di aumentare le tasse alle imprese. Il vice premier Mary Coughlan considera "no negoziabili" l'attuale aliquota del 12,5% alle imprese, una delle piu' basse d'Europa.
Il no di Dublino arrivo malgrado alcuni paesi europei, tra cui Francia e Germania, accusino il basso livello delle imposte irlandesi di essere un importante fattore di delocalizzazione per le loro imprese. Anche il ministro irlandese per gli affari europei mette in chiaro che le imposte "non sono un soggetto di negoziazione", in vista dei prestiti europei. .
 
Allied Irish Banks, aumento capitale sarà di 6,6 mld non 5,4 mld

venerdì 19 novembre 2010 16:03




DUBLINO/LONDRA, 19 novembre (Reuters) - Allied Irish Banks (ALBK.I: Quotazione) ha deciso di incrementare l'ammontare dell'aumento di capitale, già pianificato, a 6,6 miliardi di euro rispetto ai 5,4 miliardi preventivati.
Il board dell'istituto ha poi deciso di interrompere il processo di vendita della divisione britannica, cosa che implica una revisione strategica della controllata.
La richiesta di raccogliere capitale per 10,4 miliardi porterà a un miglioramento significativo della posizione patrimoniale e dei ratio.
I volumi degli impieghi nei primi nove mesi dell'anno si sono ridotti del 6%, mentre le sofferenze restano su livelli elevati. I depositi sono calati di 13 miliardi di euro da inizio anno.
 
19/11/2010 17.15 Irlanda: Cowen conferma intervento Ue

FTA Online News

Per la prima volta Brian Cowen, il premier irlandese, ha confermato le trattative con l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale per il salvataggio del sistema finanziario di Dublino.

Il partito labourista di opposizione ha chiesto le dimissioni del capo di governo sostenendo che le trattive con gli organismi internazionali dovrebbero essere condotte da un nuovo governo.

Cowen ha risposto di avere "un lavoro da fare".
 
Crisi/ Irlanda, è fuga di capitali da Allied Irish Banks. Da inizio anno ritirati 13 mld, è il 17% dei depositi totali


Roma, 19 nov. (Apcom) – Una vera e propria fuga di capitali quella che si è scatenata sulla Allied Irish Bank, una delle grandi banche irlandesi finite in dissesto: da inizio anno sono stati ritirati 13 miliardi di euro dai fondi che aveva in deposito, il 17 oper cento del totale.
Ed il maggior contributo a questo prosciugamento è stato dovuto ai ritiri effettuati da imprese e istituzioni finanziarie.
Con un rapporto di interim, l’istituto di credito ha avvertito che un aumento di capitale già previsto è stato consistentemente rivisto al rialzo: da 5,4 a 6,6 miliardi di euro.
Una operazione che presumibilmente avrà un solo partecipante: lo Stato irlandese che così vedrebbe la sua quota schizzare dall’attuale 18 per cento a oltre il 90 per cento del capitale.
Dublino si trova nelle necessità di effettuare costosissimi salvataggi di fatto delle sue banche, così rilevanti che faranno salire il deficit di bilancio di quest’anno oltre il 32 per cento del Pil.
La questione ha innescato tensioni dei mercati fino a spingere i partner europei a un pressing su Dublino affinché avviasse discussioni con Ue, Bce e Fmi su un possibile piano di aiuti internazionali per le sue banche.
I tecnici sono ora a Dublino e le discussioni dovrebbero proseguire fino alla prossima settimana.
 

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