

Io preferisco venire spaventato e proteggermi che essere lasciato tranquillo a rischiare la pelle per uno spritz.
E pazienza se, avendo letto LAMPONI per TAMPONI mi son riempito il garage di cestini che adesso marciscono e dovrò buttare via
PS il virus si è già indebolito ...
L'avevo sentito in Tv, non che sia il VangeloHo solo riportato i numeri del piano in modo neutro, io nemmeno ho mai sottovalutato la cosa e non ti dico le discussioni con mamma... Come puoi dire che si è indebolito? Qui non si riesce mai ad avere dati certi ed oggettivi e anche rispetto ai guariti non esiste alcun quadro definito sulla fine della contagiosità e sulle conseguenze permanenti sulla salute. Di sicuro non c'è un'emergenza nei numeri come i primi giorni e c'è più esperienza terapeutica ma almeno in Lombardia ci sono aree ancora molto colpite e tamponi ai trattamenti domiciliari sono davvero pochi.
ma siccome me lo aspetterei anch'io, ho prestato fede.Intendi che, come per il petrolio, ci pagheranno per prendercelo?C'è da augurarsi che il virus segua il trend del petroleum e le previsioni di St. Montagnier![]()

Aggiungo un 'ultima cosa :ciò che mi ha fatto tremendamente incazzare, perdonate il francesismo, è l' aver comunque voluto far disputare le partite di calcio. L'egoismo e la stupidità in quell'occasione hanno toccato veramente l'apice.
Mmmmm ... le "bufale scientifiche" di Montagnier riguardano il fatto che ha preso in considerazione l'omeopatia. Pertanto il fatto viene dagli italiani inserito in una guerra vera e propria di potere. Non posso dire io se hanno ragione o torto, ma l'accostamento lo fanno loro. Se poi sono tutti come quel Burioni che è stato candidato a miss Italia, siamo messi male. Quanto ai grassettati: si fonda non pare corretto, visto che Montagnier ha fatto analisi per proprio conto, al massimo ne è partito. Quanto alla rivista predatoria, posso mettere mano e cabassisi sul fuoco che nessuno dei 10.000 (ma davvero sono così tanti? tutti italiani di alto livello? caspita ...) ha mai pubblicato con dette riviste, e magari ricordare, in altro campo, quanti grandi poeti pubblicarono i primi libri a proprie spese?Coronavirus, diecimila scienziati bocciano l'ipotesi del Nobel Montagnier: «Il virus non è nato in laboratorio» Martedì 21 Aprile 2020
Diecimila scienziati bocciano l'ipotesi del Nobel Luc Montagnier, secondo la quale il nuovo coronavirus sarebbe nato in un laboratorio a Wuhan. «Falsa e infondata», sostiene la Federazione Italiana Scienze della Vita (Fisv), che riunisce 16 società scientifiche per un totale di quasi 10.000 scienziati. Per evitare fake news, come quelle incoraggiate dalle dichiarazioni di Montagnier, i ricercatori invitano a «non prendere automaticamente per oro colato quello che viene da un premio Nobel semplicemente perché ha questo titolo, anche perché questo particolare Nobel da molti anni sostiene bufale scientifiche e getta discredito sulla scienza sana».Coronavirus, il nobel Montagnier: «Manipolato in laboratorio e rilasciato a Wuhan per sbaglio»
La Fisv rileva in una nota che l'ipotesi di Montagnier «si fonda su una ricerca indiana pubblicata su un sito non filtrato da revisori scientifici e ritirata «perché la comunità scientifica ne aveva immediatamente segnalato le falle», e su un articolo pubblicato su «una rivista cosiddetta predatoria, di quelle che pubblicano qualsiasi cosa purché gli autori paghino laute cifre».
Secondo Montagnier, si legge nella nota, il virus Sars-CoV-2 sarebbe il risultato di una sperimentazione che avrebbe generato un virus ibrido con il virus dell'Hiv responsabile dell'Aids. L'ipotesi «ha fatto rapidissimamente il giro d'Italia sui social ed è stata riportata su telegiornali, quotidiani locali e nazionali, alimentando facilmente il sospetto che la ricerca abbia prima fatto il danno e poi nascosto la mano», osservano i ricercatori. Si tratta però di un'ipotesi «di fatto interamente falsa ed infondata», rilevano, e l'analisi delle sequenze genetiche del nuovo coronavirus conferma che si tratta di «una naturale evoluzione e non di una ricombinazione in provetta. Le brevi sequenze codificate anche nel genoma dell'Hiv si sono generate per caso, come dimostra il fatto che si ritrovano in numerose proteine di mammiferi, insetti, batteri, e virus».