Berlusconi ha charme digiamolo

ti passo i moduli per la pratica di dimissioni :up::up:
purtroppo :(

:sad::sad::sad:
Io non la perdo mai la speranza, ma sono al lumicino.

20 anni fa quando sono stata aggredita, mi hanno detto che era colpa mia che avevo la minigonna.

Oggi, dopo 20 anni siamo ancora immersi nella stessa cultura. Non importa se intanto quel reato è diventato contro la persona. La considerazione delle donne è sempre la stessa.
:sad::sad::sad::sad:

Sono un mix tra la disillusione, il dolore, la delusione, la rabbia e la mancanza di speranza.
:sad::sad::sad:
 
Bah

che ipocrisia ... chissà quanti maschietti quì hanno fatto la stessa battuta ad una signorina e chissà quante signorine ne hanno riso divertite ...

Però se la fa Lui ...

Quanta ipocrisia :down:

Bah

Oshark, mi spiace. Lui o altri politici rappresentano le istituzioni.
NON debbono permettersi di alimentare tale cultura maschilista.

Se la stessa battuta la faccio io o la signora Obama non ha lo stesso peso.

E poi occorre vedere il contesto.
Se sono la signora Obama che bevo il tè con le mie più care amiche e faccio una battuta sui pettorali del marito dell'amica di turno, non è la stessa cosa che se la faccio davanti ad una platea che mi ascolta, in veste ufficiale.
:down:
 
Bah

che ipocrisia ... chissà quanti maschietti quì hanno fatto la stessa battuta ad una signorina e chissà quante signorine ne hanno riso divertite ...

Però se la fa Lui ...

Quanta ipocrisia :down:

Bah


io non ho mai fatto questa battuta a nessuna o a nessuno
e se l'avrssero fatta a mia moglie , sorella, o figlia, mi sarei inquazzato anche di più

cmq, il nocciolo della questione è:
erano tutti candidati ?
solleticavano un certo elettorato con questa battuta?

perchè una delle forze di B è giocare a fare l'uomo privato in pubblico, e l'uomo pubblico in privato:
come se esistessero Silvio e Berlusconi, e fossero separati
e invece no: è il mio primo ministro che decide l'asta delle frequenze TV , e è l'imprenditore che compra (pare) quote del petrolio russo con l'amico ex KGB conosciuto ai meeting dei capi di stato

Il gas russo e gli affari di Berlusconi e Putin. E’ il motivo per cui le rinnovabili non decollano? | Blogeko.it

Quegli affari opachi su gas e petrolio dalla Russia all' Italia

è uno solo :) sempre lui :rolleyes:




cosa dire ... bravo è bravo !!
 
Ultima modifica:
Rotari, re dei Longobardi intorno al 600 (non milleseicento), se solo Bossi ne conoscesse l'esistenza, sostituirebbe rapidamente l'inesistito Alberto Da Giussano da tutti i vessili della Lega Nord.
Avendo ricevuto in eredità un regno che comprendeva tutta l'Italia transpadana (insieme anche a buona parte del centro e del sud), Rotari, ci aggiunse, per buon peso, anche la Liguria e la Toscana lasciando a Bisanzio praticamente il solo Lazio, le Marche ed un pezzetto dell'attuale Romagna.

Più che per il suo regno passò però alla storia per l'editto omonimo che, sigillato alla mezzanotte del 22 novembre 643, costituì il primo codice scritto di quei barbari.

Ma la cosa che lo renderebbe unico agli occhi di molti Longobardi contemporanei è che la validità della legge era estesa alle sole persone di comprovata origine longobarda. Per le altre popolazioni, seppur assogettate al loro dominio, rimase in vigore il codice di Giustiniano.

A ben guardare, una delle prime leggi ad personam della storia.

In quell'orda di deliri feroci e barbari, si fa luce però una norma di estrema saggezza che stabiliva che la vita di un porcaro valesse il doppio di quella di un bovaro, pecoraio o capraio. Attribuendo a chi si occupasse dei maiali addirittura il rango di mastro artigiano (magister porcarius).

Che chi lavora il maiale fosse meritevole di fiducia d'altra parte era convinto anche Omero molti secoli prima. Dal momento che, quando Ulisse tocca finalmente Itaca, si nasconde a moglie, figli e dignitari di corte, svelandosi soltanto a Eumeo, il suo porcaro.

E deve essere senz'altro per un pregiudizio estetico precedente a Esopo che il leone rubò il posto che si confà ai suini, il vero re degli animali è indubbiamente il maiale.

D'altra parte fu tra i primi animali domesticati in Anatolia già diecimila anni fa. Fu solo a causa della progressiva deforestazione del territorio della mezzaluna fertile (più o meno i territori tra Nilo, Giordano, Tigri e Eufrate) da parte delle prime civiltà di agricoltori che i suini di quelle regioni, privati delle originarie fonti di cibo del sottobosco, entrarono in competizione alimentare con l'uomo (onnivori entrambi). In questo modo la domesticazione dei maiali divenne quasi certamente poco fruttuosa e forse addirittura dannosa per le economie di quelle regioni dando probabilmente origine al divieto semitico di allevarlo e di cibarsene.

Il precetto islamico è successivo, nasce nelle stesse regioni ed ha probabilmente origine simile.

Mentre l'anatema cristiano contro le carni del maiale, dovendo prendere piede in regioni più fredde (l'Europa), si trovò a fare i conti con la risorsa che quella carne rappresentava per superare inverni freddi e rigidi. Per cui il divieto dovette giocoforza mitigarsi parecchio limitandosi a ragioni salutistiche: il maiale si sarebbe potuto macellare e mangiare da novembre a febbraio, i mesi più freddi. Le carni non consumate immediatamente dopo la macellazione potevano essere salate e insaccate e consumate previa stagionatura a partire da qualche mese dopo la macellazione (che, in un mondo in cui i calendari erano fatti dai papi, si poteva tradurre con a fine quaresima).

L'avvento prima delle ghiacciaie e poi dell'elettricità e dei frigoriferi, ha restituito al maiale il posto che gli compete tutto l'anno e molti di quei precetti si sono mutati in pregiudizi, facendoci considerare anche al giorno d'oggi il maiale come una bestia sporca e impura.

In realtà nelle favole per adulti e bambini la verità pian pianino si disvela, a cominciare da I tre porcellini, in cui i maialetti continuano a fare fesso il lupo (anche se io parteggio ancora oggi per lui) e anche Orwell, nella Fattoria degli animali, li fa dominare, seppur da dittatori il mondo.

Bisognerebbe invece riflettere sul fatto che l'evocazione del maiale ci rimanda ai meravigliosi vizi capitali della lussuria, della gola, dell'accidia e della superbia (quella che i più pensano sia una bestemmia è in realtà un apprezzamento, per il porco). Mentre, per sua natura, manca proprio dei vizi abietti , avarizia, invidia e ira.

Lungi dall'essere sporco, il maiale mette su il suo meraviglioso strato di grasso grazie alla sua ingordigia pascolando nel sottobosco querce, castagni e faggi. Ancora oggi in Spagna vive così ed è la ragione per cui il maiale iberico è il principe dei suini. In Italia invece, dopo l'urbanizzazione comunale diventa animale da cortile. Animale d'affezione per eccellenza, portato al pascolo, pasciuto, tenuto nel cortile di casa e più spesso, sino al secolo scorso, a dormire in casa come componente familiare. Prima della selezione di razze completata nel novecento, erano anche più piccoli e più magri, animali insomma casalinghi come i gatti oggi.

Erano d'affezione sicuramente anche altre bestie, mucche, buoi, capre, pecore, polli e cavalli ma i maiali erano i soli che venissero allevati esclusivamente per cibarsene.

Mentre i ricchi mangiavano schifezze come i pavoni (intelligenze elementari,bello=buono), i poveri elevarono le loro mense ben sopra quelle dei signori, allevando il maiale (in casa) e poi, lungi da ogni impulso familistico, celebrando le Nozze del porco (ovvero macellandolo) tra la seconda metà e la fine di febbraio. Una sorta di rito, tra la festa e i lavori forzati, in cui veniva coinvolto tutto il parentato.
 
E lei cade dalle nuvole: «Io ho pensato che mi volesse mettere a mio agio, l'ho vissuta così. Ero emozionata e contenta, l'ho trovata una cosa divertente, anzi mi sono sentita onorata ad avere il contratto di vendita firmato da Berlusconi: lo incornicio e lo metto in ufficio!».
In effetti, raccontano gli amici del Pdl che l'hanno praticamente presa in gestione e blindata dopo aver ipotizzato di farla spiegare in tivù o ai giornali (missione abbandonata o comunque fallita perché Angela ieri sera «è crollata emotivamente, non voleva più parlare»), alla Convention dei venditori di Green Power a Mirano, sabato scorso, nessuno si era scandalizzato: «Tutti erano contenti, e ridevano, e Berlusconi era simpaticissimo». E lo erano più di tutti i fratelli Barzazi, fondatori del gruppo, di cui uno, Christian è candidato con il Pdl in Veneto 2 e ha vissuto la visita del suo presidente come un regalo, personale e aziendale vista la pubblicità arrivata in diretta tivù. Per questo avevano chiamato sul palco proprio Angela, una delle migliori, per fare la scenetta di Berlusconi che firma il contratto di acquisto di un impianto di eccellenza. Per questo lei si era sentita gratificata, e non si capacita ancora di cosa ci fosse «di male» in quelle parole, per le quali dal giorno dopo hanno cominciato a tempestarla amici, conoscenti, o chi su Facebook l'ha attaccata per la mancata reazione. «Voleva mettermi a mio agio, voleva essere gentile... Che male c'è?».

bastava guardare il filmato per vedere che nn solo rideva ma applaudiva pure.
 
solo per dire, a me non interessa B, che può essere, lui singolarmente privatamente segretamente un galantuono o il contrario ( e non mi fregherebbe nè una cosa nè l'altra)

mi infastidisce la gente che sta a questo tipo di gioco
e mi minfastidisce che lui li manovri appellandosi ai peggio istinti
che non è solo di gender: è il sottile sadismo del potente sul debole

nn esisterebbero i servi se nn ci fossero i padroni.
nn esisterebbero i padroni se nn ci fossero i servi.
sed lex, dura lex.


buon giorno...
 
Un buon politico non dovrebbe essere padrone. E chi viene governato non dovrebbe essere servo.

Solo che noi Italiani abbiamo avuto pessimi politici e li abbiamo votati e rivotati. E ora siamo schiavi. Un po' per colpa nostra.:sad:

Come si fa se non ci si riconosce nel popolo al quale si appartiene?
Non votare non è la soluzione, per me. Si finisce per subire le decisioni degli altri, senza nemmeno aver provato a far qualcosa...

Scappare?
Ne ho sempre più voglia.
 
Ultima modifica:
nn esisterebbero i servi se nn ci fossero i padroni.
nn esisterebbero i padroni se nn ci fossero i servi.
sed lex, dura lex.


buon giorno...


perfetto :)

.... salvo che siamo in democrazia ( più o meno) e i cosiddetti padroni
( termine paternalistico, quanto lontano dalla filosofia dell'imprenditore, leader, guida eccecc)
ce li possiamo ( più o meno) scegliere
e c'è chi sceglie un padrone che si comporta così , e lo applaude

degno di nota, direi
 
Bah

che ipocrisia ... chissà quanti maschietti quì hanno fatto la stessa battuta ad una signorina e chissà quante signorine ne hanno riso divertite ...

Però se la fa Lui ...

Quanta ipocrisia :down:

Bah

più che altro nn capisco perchè io in quanto donna dovrei sentirmi offesa nella mia dignità: io nn sono quella signora nè le altre donne del pianeta terra. ciascuna persona è liberissima di sentirsi offesa per proprietà transitiva o sbattersene altamente semplicemente perchè cosciente che ogni essere è un individuo a se stante.
questo indipendentemente dal soggetto in questione... :rolleyes:
 

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