Berlusconi ha charme digiamolo

Dico di più....
Ci sono dei dati che vanno letti incrociati tra di loro:

Nel 2008, un linguista, Tullio de Mauro denuncia che 5 italiani su cento tra i 14 e i 65 anni non sanno distinguere una lettera dall'altra. Trentotto su cento lo sanno fare, ma riescono solo a leggere con difficoltà una scritta e a decifrare qualche cifra. Trentatré su cento superano questa condizione ma si fermano qui: un testo scritto che riguardi fatti collettivi, di rilievo anche nella vita quotidiana, è oltre la loro capacità di lettura e scrittura, un grafico con qualche percentuale è una lettura incomprensibile.

Questi sono i cosiddetti "analfabeti di ritorno". Significa che di fronte ad una frase come questa: "Il gatto miagola, perché ha fame", tutti costoro non riescono a formularne una di significato simile.

Solo il 20% della popolazione italiana adulta possiede gli strumenti adatti per orientarsi nella società globalizzata contemporanea.

In questo contesto, come si può pensare che costoro leggano non dico "Il corriere" o "La Repubblica" ma anche i giornali della c.d. free press....?

(questi dati si trovano in: "Analfabeti d'Italia" di T. De Mauro e in "La cultura degli Italiani" sempre dello stesso autore. Il primo del 2008, il secondo del 2004).

Altro dato da incrociare con questo:

Il 94,4 % degli Italiani guarda la TV tradizionale più ore al giorno (Censis, 2011)

Un altro dato:

il 26,5% degli Italiani legge un quotidiano in modo abituale
il 10,9% legge un quotidiano on line in modo abituale
(Tutti del Censis, 2011)

Siamo il paese europeo con il più alto tasso di abbandono degli studi e uno di quelli nei quali c'è il minor numero di laureati.

In questo contesto, come non preoccuparsi delle trasmissioni e dei messaggi che la TV veicola, dal momento che è il mezzo di informazione predominante degli Italiani?

in pratica, non ti fidi della gente :-o

per quanto mi riguarda, mi fai venire in mente un pezzo di una parodia che Crozza ha fatto a Sanremo: mi sembra di essere Montezemolo, preso in giro in quanto vive in un mondo elitario lontano dalla gente comune :wall:

infatti a Torino, pur abitando in un quartiere "popolare", conosco davvero pochissima gente messa male come indicano le tue statistiche... :mmmm:

e pure su Internet non mi sembra che i deficienti siano la maggioranza :mmmm: :mmmm:

mah, probabilmente l'Italia è frammentata, ognuno ha un'impressione diversa a seconda di dove vive :mumble:
 
in pratica, non ti fidi della gente :-o

per quanto mi riguarda, mi fai venire in mente un pezzo di una parodia che Crozza ha fatto a Sanremo: mi sembra di essere Montezemolo, preso in giro in quanto vive in un mondo elitario lontano dalla gente comune :wall:

infatti a Torino, pur abitando in un quartiere "popolare", conosco davvero pochissima gente messa male come indicano le tue statistiche... :mmmm:

e pure su Internet non mi sembra che i deficienti siano la maggioranza :mmmm: :mmmm:

mah, probabilmente l'Italia è frammentata, ognuno ha un'impressione diversa a seconda di dove vive :mumble:

Non è una mia impressione, sono dati che sono stati pubblicati dal Censis o da altri ricercatori. Non so come si sia giunti a calcolare queste percentuali, ma penso che un fondo di verità esista, non è possibile siano tutti inventati!

Anch'io sono rimasta abbastanza scombussolata, leggendoli.
Ma evidentemente io, tu, molti di noi.... viviamo in realtà più privilegiate di quello che pensiamo.:(


E infatti stavo pensando ai parenti di mio marito. Ho già detto che proviene da una famiglia umilissima. Pensavo a tutti i suoi zii e zie e cugini vari (ne ha moltissimi, le famiglie dei suoi sono numerosissme), anche ai cugini più giovani....
E in effetti mi rendo conto che molti di loro possono tranquillamente rientrare in quelle statistiche, visto che alcuni di loro non parlano nemmeno l'italiano, ma solo il loro dialetto. :(
 
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Non è una mia impressione, sono dati che sono stati pubblicati dal Censis o da altri ricercatori. Non so come si sia giunti a calcolare queste percentuali, ma penso che un fondo di verità esista, non è possibile siano tutti inventati!

Anch'io sono rimasta abbastanza scombussolata, leggendoli.
Ma evidentemente io, tu, molti di noi.... viviamo in realtà più privilegiate di quello che pensiamo.:(

a proposito di fatti sconcertanti, mi viene in mente il Quiz d'ammissione del Concorsone per insegnanti... dove il requisito per parteciparvi era la Laurea...

al Nord l'han passato mediamente il 45%

al Sud circa il 20%

media italiana: 32% circa :rolleyes:
 
a proposito di fatti sconcertanti, mi viene in mente il Quiz d'ammissione del Concorsone per insegnanti... dove il requisito per parteciparvi era la Laurea...

al Nord l'han passato mediamente il 45%

al Sud circa il 20%

media italiana: 32% circa :rolleyes:

Sulla differenza considera che i più decisi del sud lo hanno fatto al nord...

Se ci si applicava era fattibile. Con una prova concepita in quel modo però la fascia più adulta era bruciata a priori
 
a proposito di fatti sconcertanti, mi viene in mente il Quiz d'ammissione del Concorsone per insegnanti... dove il requisito per parteciparvi era la Laurea...

al Nord l'han passato mediamente il 45%

al Sud circa il 20%

media italiana: 32% circa :rolleyes:

infatti con ricorso hanno abbassato la soglia minima del punteggio. :up:
 
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Ci sono dei dati che vanno letti incrociati tra di loro:

Nel 2008, un linguista, Tullio de Mauro denuncia che 5 italiani su cento tra i 14 e i 65 anni non sanno distinguere una lettera dall'altra. Trentotto su cento lo sanno fare, ma riescono solo a leggere con difficoltà una scritta e a decifrare qualche cifra. Trentatré su cento superano questa condizione ma si fermano qui: un testo scritto che riguardi fatti collettivi, di rilievo anche nella vita quotidiana, è oltre la loro capacità di lettura e scrittura, un grafico con qualche percentuale è una lettura incomprensibile.

Questi sono i cosiddetti "analfabeti di ritorno". Significa che di fronte ad una frase come questa: "Il gatto miagola, perché ha fame", tutti costoro non riescono a formularne una di significato simile.

Solo il 20% della popolazione italiana adulta possiede gli strumenti adatti per orientarsi nella società globalizzata contemporanea.

In questo contesto, come si può pensare che costoro leggano non dico "Il corriere" o "La Repubblica" ma anche i giornali della c.d. free press....?

(questi dati si trovano in: "Analfabeti d'Italia" di T. De Mauro e in "La cultura degli Italiani" sempre dello stesso autore. Il primo del 2008, il secondo del 2004).

Altro dato da incrociare con questo:

Il 94,4 % degli Italiani guarda la TV tradizionale più ore al giorno (Censis, 2011)

Un altro dato:

il 26,5% degli Italiani legge un quotidiano in modo abituale
il 10,9% legge un quotidiano on line in modo abituale
(Tutti del Censis, 2011)

Siamo il paese europeo con il più alto tasso di abbandono degli studi e uno di quelli nei quali c'è il minor numero di laureati.

In questo contesto, come non preoccuparsi delle trasmissioni e dei messaggi che la TV veicola, dal momento che è il mezzo di informazione predominante degli Italiani?

:up: e' quello che dico io, paro paro! Basta andare in giro al bar, in treno in uffici vari per capire il livello di ignoranza . (e mi metto tra gli ignoranti anche io :D) come fai a far capire le cose a qualcuno che non e' addestrato a capire un tubo di gnente? :mmmm::mmmm: per non parlare dei "colti" che pur avendo la laurea non capiscono ragionamenti basilari tipo "ti piacerebbe che questo torto fosse fatto a te?" .... non ho altro da aggiungere - per ora :D
 
La squola NON e' piu' un posto dove si istruiscono i ragazzi. E' un posto dove i genitori parcheggiano i ragazzi e i professori percepiscono uno stipendio.
 

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