Caro Giustino
poco fa, sdraiato nel letto, ammiravo il "quadro" di cui più di tre anni fa mi hai generosamente fatto dono, e che da allora non ha più lasciato la mia camera se non per accompagnarmi nella provvisoria residenza polacca (poi i viaggi hanno assunto dimensioni esagerate per potermi far accompagnare dall'opera, che non è poi così leggera
).
Stavo dunque ammirando il dialogo tra rosa e blu di questo tessuto a liste incrociate, soprattutto godevo della freschezza di quelle tre righe rosa verticali che sembrano segnali di primavera sullo sfondo degli azzurri. E riflettevo su come, da quando l'opera è entrata a casa mia, la
sua influenza rasserenante sia stata certa e continua, tanto da mettere in questione addirittura certe mie abitudini di origine più o meno nevrotica (come già sai, mi è divenuto arduo resistere, agendo meditativamente, all'arrivo del sonno che, come una saracinesca da altri manovrata, interrompe e chiude la mia giornata con una forza che prima non aveva mai avuto).
Lungi dal lamentarmi, ringrazio per l'opportunità che mi hai dato (cui ho modestamente cercato in parte di corrispondere con la
raccolta di impressioni e notizie per molti mesi): tra le altre cose, mi hai offerto l'opportunità di modificare certi aspetti e certe abitudini di vita sicuramente legate a debolezze, su cui prima potevo, come si dice, passar sopra. Il fatto che non sia, ad oggi, ancora riuscito a modificare davvero le mie abitudini per adattarmi alla nuova e migliore situazione sta solo a mostrare, a me stesso per primo, i miei limiti, da superare con pazienza e magari con costanza (la mia unica costanza consiste in pratica nell'essere incostante
).
Sicuramente con tali opere tu hai gettato un
ponte verso il futuro. Non, come fanno i più, distruggendo il passato ed elevando il brutto a bello, ma facendo una
proposta, semplice sin che si vuole, ma
costruttiva. Il suo senso non potrà chiarirsi che con il passare del tempo.
Continua ad informarci qui sugli sviluppi di questa proposta. Perché, forse, non tutto il seme che spargemmo nella vita ha continuato a crescere nella direzione da noi sperata, però è pur vero che nulla, se fatto con il cuore sveglio, andrà sprecato.
Tuo G.