blog che sputtana i politicanti

da http://isegretidellacasta.blogspot.com/201...-viaggiare.html


L'assuefazione alla casta ci può portare qui in Italia anche a sminuire il peso di quest'atteggiamento truffaldino, ma per comprendere il valore di queste azioni, forse è il caso di ricordare lo scandalo "miglia aeree" che ha portato alle dimissioni di tre ministri in Germania, colpevoli di aver fatto quello che da decenni continuano a fare impunemente i deputati italiani:
Spidertruman
a volte una rivoluzione nasce da cose di poco conto
anche un'abuso come questo può innescare
l'incazzatura del popolo
 
a questo punto tornerà sicuro il terrorismo.... è inevitabile...anzi secondo me stanno già lavorando nel sottosuolo......

:eek:

un GRAZIE a tontolina per l'impegno e il tempo dedicato per tirare fuori tutte queste notizie....

i NOSTRI ( di noi italiani ) FEGATI si stanno ingrossando a leggere queste cose vero??
 
a questo punto tornerà sicuro il terrorismo....

Purtroppo, se la classe politica non riesce a emendarsi da sola (e non ci sono segnali che lo stia facendo o che abbia preso in considerazione l'ipotesi di farlo), è una possibilità.

Quando, nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto a un altro popolo e assuma tra le potenze della terra lo stato di potenza separata e uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione.
Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità.

Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, 4 luglio 1776
 
Purtroppo, se la classe politica non riesce a emendarsi da sola (e non ci sono segnali che lo stia facendo o che abbia preso in considerazione l'ipotesi di farlo), è una possibilità.



Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, 4 luglio 1776


ready for a Bostonian tea party ?
 
vediamo di ricordare gli stipendi dei parlamentari
da Camera.it - Deputati e Organi Parlamentari - Deputati - Trattamento economico

La prima voce è l'indennità, quella che nel linguaggio comune è definita "stipendio",
seguono la diaria e i rimborsi: per le "spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori", per le spese accessorie di viaggio, per le spese telefoniche.
Completano la scheda le voci sull'assegno di fine mandato [che per noi comuni mortali è il TFR], le prestazioni previdenziali e sanitarie e sui trasporti.
Indennità parlamentare

L'indennità, prevista dalla Costituzione all'art. 69, è determinata in base alla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965. È fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate. Tale misura è stata rideterminata in riduzione dall'art. 1, comma 52, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006).
L'indennità è corrisposta per 12 mensilità. L'importo mensile - che, a seguito della delibera dell'Ufficio di Presidenza del 17 gennaio 2006, è stato ridotto del 10% - è pari a 5.486,58 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 784,14) e assistenziali (€ 526,66) della quota contributiva per l'assegno vitalizio (€ 1.006,51) e della ritenuta fiscale (€ 3.899,75) [quindi lordo è 11.703,64 euro a cui bisogna aggiungre una serie di benefict non tassati] . Sull'importo netto sono inoltre trattenute le imposte addizionali regionali e comunali, la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato.
Diaria

Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n.1261 del 1965.
La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili . Tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico.
È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.
L'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 27 luglio 2010, ha deliberato che a decorrere dal 1° gennaio 2011, per il triennio 2011-2013, la misura mensile della diaria è ridotta di € 500,00. L'importo sara' quindi pari a € 3.503,11 . [azzo.... 11.703,64+3.503,11=15.206,75 euro]
Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori

A titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro, che viene erogata tramite il gruppo parlamentare di appartenenza.
L'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 27 luglio 2010, ha deliberato che a decorrere dal 1° gennaio 2011, per il triennio 2011-2013, la misura mensile del rimborso eletto-elettore è ridotta di euro 500,00. L'importo sara' quindi pari a euro 3.690,00.
Ai deputati non è riconosciuto alcun rimborso per le spese postali a decorrere dal 1990. [certo che non badano a spese nostre.... 15.206,75+3690=18.896,75 euro]

Spese di trasporto e spese di viaggio

I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.
Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km. [ed arriviamo a 19.800 euro]

Spese telefoniche

I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari. [con un ottimo contratto con TIM .....]

Assistenza sanitaria

Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 4,5 per cento della propria indennità lorda, pari a 526,66 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.
Assegno di fine mandato

Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).
Assegno vitalizio

Il deputato versa mensilmente una quota - l'8,6 per cento, pari a 1.006,51 euro - della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza il 30 luglio 1997 e successive modificazioni.
In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato, dopo 5 anni di mandato effettivo, riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti.
L'importo dell'assegno varia da un minimo del 20 per cento a un massimo dell'60 per cento dell'indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare.
Il Regolamento prevede infine la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale. La sospensione del pagamento dell'assegno vitalizio è inoltre prevista nel caso in cui il titolare del vitalizio assuma cariche pubbliche che prevedano una indennita' il cui importo sia pari o superiore al 40 per cento dell'indennita' parlamentare; alla sospensione non si procede qualora l'interessato opti per l'assegno vitalizio in luogo dell'indennita'.
 
NON SI FANNO MANCARE PROPRIO NULLA




http://www.ilsole24ore.com/art/noti...-moltiplica-gruppo-161112.shtml?uuid=AaYz9toD

I costi della politica? Li moltiplica il «Gruppo»I costi della politica? Li moltiplica il «Gruppo» In politica la libertà d'opinione è d'oro. Lo dimostra per esempio la proliferazione dei Gruppi parlamentari che, alla Camera, costano tre milioni di euro ciascuno ogni anno. Una corsa senza freni imposta dai cambi di maggioranza, da formazioni nate, morte e risorte a distanza di neanche due anni dall'inizio della legislatura.
Il tutto in stridente contraddizione con gli obiettivi dichiarati del meccanismo elettorale, che con le soglie di sbarramento (4 per cento nazionale alla Camera, 8 per cento su base regionale al Senato) ha provato a mettere un freno alla frammentazione di stampo "polacco" della politica italiana. Questa era una delle idee di fondo del Porcellum, e infatti nel 2008 dalle elezioni nazionali era uscito un Parlamento con solo 5 gruppi a Montecitorio: Pdl, Lega, Udc, Pd e Idv. Neanche due anni dopo, sono diventati tredici.
 
Si tratta di proporre e affermare misure drastiche, prima delle quali deve essere il dimezzamento netto di tutti gli stipendi ed emolumenti legati alle funzioni di rappresentanza. Eguale decisione deve essere estesa a tutti gli incarichi politici di ogni ente pubblico e parapubblico. Cessazione, inoltre, di ogni benefits, collegato alla rappresentanza, se non per la alte cariche dello Stato e degli enti locali: ad esempio auto blu al ministro ma non al sottosegretario. E così via.

Anche l'arma deve assumere una valenza estrema e combattiva e consistere in una proclamazione unilaterale impegnativa: in caso di mancato accordo il Pd, a partire da Senato e Camera e scendendo per li rami, procederà da subito alla applicazione dei tagli decisi per i propri rappresentanti.
 

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