blog che sputtana i politicanti

ai telegiornali subito hanno cominciato a gettare discredito su spider... è una bufale delle tante che girano su Internet ecc ecc........... poi il silenzio

INFORMAZIONE DI REGIME!!! :down:

Ed è inutile che il viscido Gasparri si affanni a dichiarare che quello che fanno è nell'interesse dei cittadini... SANGUISUGHE!!!
 
Politici, un mondo di distratti

Politici, un mondo di distratti

Pubblicato il 01. ago, 2011 in Politica

Certo Berlusconi non poteva non sapere che, con denari Fininvest, Cesare Previti avrebbe aggiustato la sentenza Mondadori, così hanno decretato i giudici, comminando alla società del Presidente del Consiglio una salatissima multa.


Anche all’uomo della strada sembra impossibile che uno usi i soldi di un altro a sua insaputa, eppure può accadere vi siano persone che non sanno e non sono neppure poche.


Pare ad esempio che Tronchetti Provera, azionista di riferimento e sommo leader di Telecom, non sapesse che Tavoroli spiava mezzo mondo con i soldi dell’azienda, pazienza, esistono numerosi dipendenti infedeli, resta solo da chiedersi come mai tra gli “spiati” figurasse Bobo Vieri, giocatore dell’Inter, di cui lo stesso Tronchetti era vice-presidente, ovviamente ignaro.

Del resto il Presidente Moratti ignorava le telefonate di Facchetti agli arbitri e il professor Rossi, commissario della Lega Calcio, già consigliere dell’Inter, essendo all’oscuro di tutto, le assegnò lo scudetto.
Purtroppo, quando hanno saputo, era tardi: la prescrizione era inter-venuta e rinunciarvi non sarebbe stato sportivo.

Anche Scaiola non sapeva che qualcuno gli aveva pagato un pezzo di casa, Fini ignora ancora che quella di Montecarlo potrebbe essere del cognato, nel dubbio nessuno ha rinunciato.


Così come ovviamente Bersani ignorava che i suoi collaboratori, Pronzato e Penati, potrebbero aver preso delle tangenti, ma in quel caso, più che di non conoscenza, si tratta di sfiga nella scelta dei collaboratori.

Vera sfortuna è quella di D’Alema: non bastavano le cene (una sola per la verità) con Tarantini, il signore che procurava donnine allegre e ciarliere a Silvio ed anche agli amici pugliesi del Pd, non bastava la richiesta di arresto di Tedesco, pure lui un amico, adesso gli hanno tirato dentro anche un certo Morichini, col quale divide la proprietà della barca, una vera sfiga. Cosa ne poteva sapere lui, nulla, esattamente come i vicini di pianerottolo di Scaiola, o quelli della casa di Montecarlo


Insomma, la corruzione è endemica, dicono le toghe rosse, i corrotti si moltiplicano, ma nessuno ne sa niente, un po’ come a Gioia Tauro. Anche l’onorevole Papa non sapeva di aver dato delle informazioni a Bisignani ed è ovvio,visto che erano segrete. Per ora l’unico che non poteva non sapere è Silvio Berlusconi, furfante sì, però sveglio. Gli altri, tutti distratti. Non è per caso che ci credono fessi?
Dario Caselli​
 
CI VOGLIONO SERVI, CI AVRANNO RIBELLI !!!

alle loro Corna mostramo il dito medio


[ame="http://www.youtube.com/watch?v=ULZMWUERz5c&feature=mfu_in_order&list=UL"]‪CI VOGLIONO SERVI, CI AVRANNO RIBELLI !!!‬‏ - YouTube[/ame]
 
Del resto il Presidente Moratti ignorava le telefonate di Facchetti agli arbitri e il professor Rossi, commissario della Lega Calcio, già consigliere dell’Inter, essendo all’oscuro di tutto, le assegnò lo scudetto.
Purtroppo, quando hanno saputo, era tardi: la prescrizione era inter-venuta e rinunciarvi non sarebbe stato sportivo.
Facchetti era un gentiluomo, se telefonate ci sono state
non sono certo per condizionare nè partite nè arbitri
facile parlare di un morto che non può più difendersi :(
 
da astratti pensieri e mondo concreto: L'esilarante appello di uno speculatore

L'esilarante appello di uno speculatore

Etichette: economia Pensato e scritto da mario

E' un periodo che se uno ha voglia di mettersi lì a sottilizzare sulle "prese per il culo" (per i fondelli, per gli amanti della prosa politicamente corretta), dei dinosauri che governano a vario titolo le nostre esistenze, non ha che l'imbarazzo della scelta.



Partiamo con l'indefesso capo dello stato Giorgio Napolitano il quale, dopo averci fatto sapere che posticipava le vacanze di una settimana, ci toglie un peso dallo stomaco raccontandoci che non si farà rivalutare lo stipendio sulla base dell'indice ISTAT (così ho scoperto che la scala mobile per qualcuno continua ad esistere, e temo non sia il solo). Una botta di circa 70 euro al mese.
Pensavo se lo tagliasse lo stipendio, della metà (per esempio) considerato che lo stesso gode anche di una pensione da parlamentare.


Continuiamo con tale Debora Serracchiani la quale, questa mattina, macinava parole in quantità industriale sulle liberalizzazioni e cosette così, facendo presagire che quella è la medicina per rilanciare il paese. Nel corso della conversazione la stessa ci ha raccontato che è laureata in legge e di mestiere fa l'avvocato. Su questo argomento le questioni che colgo sono due:
1- che vantaggi hanno portato, per noi, le liberalizzazioni in tema di energia (gas e luce), ad esempio? Avere diverse compagnie che distribuiscono la benzina ha evitato cartelli evidenti facendosi un semplice giro tra i distributori? Ha semplificato la lettura di una bolletta?
Certo, risparmiamo sulle aspirine qualche centesimo. Ma qual'è il peso dei diversi prodotti per il portafoglio di una famiglia media?
2- se deve liberalizzare qualcosa perché non inizia dalla sua professione, prosegue con quella dei notai e dei dottori commercialisti? Nel mezzo, magari, ci mette una qualche proposta di legge per abolire gabelle come sono ad esempio quella del passaggio di proprietà di una vettura?
Potrei continuare ma già così ho una botta di tristezza.


Il top però è questo tizio, tale Agostini. Uno di quei cervelli fuggiti all'estero che fa un mestiere nobile : gestore di un fondo obbligazionario (da quel che si capisce).
Questo tomo ha scritto una lettera a mezzo mondo, ed uno gli ha dato pure retta dedicandogli un post su un blog pubblicato dalla Stampa.
Cosa dice il nostro eroe?
«le persone come me, che gestiscono le pensioni dei cittadini (anche italiani), non credono che la politica italiana abbia la capacità di risolvere i problemi del paese, con la conseguenza che, facendo gli interessi dei nostri clienti, ci troviamo costretti a vendere posizioni aperte sull’Italia, contribuendo così al profondo rosso dei mercati». Agostini chiede riforme del sistema impositivo, «di quello redistributivo e l’utilizzo di risorse volte alla crescita del paese. In altre parole un nuovo risorgimento».
In sostanza, mentre piange calde lacrime mandandoci dal cxxo con i suoi attacchi speculativi ( o come dobbiamo chiamarli?) perché costretto, fa un appello alla nazione per un nuovo risorgimento chiedendo tutte le cose che scrive in modo molto generico.
Sono basito. E' come se per gente così il tempo della resa dei conti non giungesse mai. Continuano a fare i loro danni con la loro retorica verbosa, buona per i polli d'allevamento, non avendo che come orizzonte un tragico mantenimento delle posizioni di rendita acquisite nel corso degli anni.
Siamo messi così. Con uno che si riduce la pensione di 70 euro al mese, un'altra che parla di liberalizzare robe che nessuno capisce e che mai, guardando pragmaticamente al portafoglio, producono risultati tangibili ed un terzo che, facendo soldi a palate scommettendo sulle nostre disgrazie, chiede un nuovo risorgimento a cui i poveracci dovrebbero impiccarsi. Come se fosse una novità.


Stasera tocca al sommo maestro, un miliardario settantenne arrapato che dovrebbe toglierci dai guai con un discorso alla nazione.
Per fortuna vanno in vacanza tutti fino al 12 di Settembre, ed ho la sensazione che non sarà un grave danno.
 
[/QUOTE]Stasera tocca al sommo maestro, un miliardario settantenne arrapato che dovrebbe toglierci dai guai con un discorso alla nazione.
Per fortuna vanno in vacanza tutti fino al 12 di Settembre, ed ho la sensazione che non sarà un grave danno.[/QUOTE]

già.... se non tornassero avresti ragione
 
Stasera tocca al sommo maestro, un miliardario settantenne arrapato che dovrebbe toglierci dai guai con un discorso alla nazione.
Per fortuna vanno in vacanza tutti fino al 12 di Settembre, ed ho la sensazione che non sarà un grave danno.[/QUOTE]

già.... se non tornassero avresti ragione[/QUOTE]

purtroppo torneranno... ma forse li fanno fuori con una bomba al fosforo bianco... come con i palestinesi


da E' TUTTO COSI' ...FONDAMENTALMENTE SOLIDO! | icebergfinanza
E' TUTTO COSI' ...FONDAMENTALMENTE SOLIDO!


prevale in questo momento è la dimensione malata e peggiore del nostro sistema politico e sociale
Questo Paese non si merita questa dimensione, non lo meritano milioni di uomini e donne che quotidianamente vivono e lavorano con responsabilità e tensione etica. Ma allo stesso tempo c'è bisogno di una rivoluzione morale, bisogno di isolare questo cancro che sta distruggendo qua e la la forza vitale di questo Paese. Inutile ricordare che ci aspettano tempi difficili avremo una nuova recessione globale
 
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Gli sprechi ed i privilegi del Parlamento. E la saga continua.

Scritto il 23 agosto 2011 alle 08:39 da Dream Theater
teatro-parlamento-italiano.jpeg

Omeopatia, dentista e psicologo rimborsati ai deputati, e i Comuni vengono segati…. I quali però verrebbero salvati dallo sciopero della fame…

Lo ammetto, a volte solo il termine autolesionismo rende bene l’idea quando ci si infila nell’analisi degli assurdi costi della politica italiana. Tutte le sante volte mi domando come abbiamo fatto, noi italiani, ad arrivare a questi livelli di indecenza. Certo, negli altri stati non saranno certo dei santi, ma qui, nella nostra Italietta colabrodo, mai come oggi è occasione migliore per mettereordine e pulizia ad una serie di privilegi esagerati, esorbitanti assurdi.
Vi propongo due pezzi che meglio vi illustrano questo discorso. Il primo, un po’ vecchiotto ma efficace, e proposto recentemente dall’amico lettore Vichingo, è relativo ai rimborsi.
ROMA – Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio.
Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche. Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Per curare i problemi delle vene varicose (voce “sclerosante”), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all’assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket.
A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento WikiLeaks. I deputati di Pannella chiedono i dati delle consulenze e degli appalti e contratti vari, e poi li pubblicano online “perché solo così – spiega l’onorevole Rita Bernardini – i conti della Camera sono sottoposti al controllo dell’opinione pubblica. In caso contrario alla Camera si sentono liberi di fare qualsiasi cosa perché tanto non c’è nessuno che li controlla”.
Ma non tutti i numeri sull’assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. “Abbiamo chiesto – dice la Bernardini – quanti e quali importi sono stati spesi nell’ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal ‘fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l’importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare”. Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili? Cosa c’è da nascondere?
Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: “Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell’accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un’attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste”.
Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. “Non ritengo – spiega la deputata Rita Bernardini – che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio avendo gia l’assistenza che hanno tutti i cittadini italiani. Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un’assicurazione privata. Non si capisce perché questa ‘mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori”. “Secondo noi – aggiunge – basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di euro all’anno” (Source)



Cari amici, non ce la faccio a commentare. Non ce la faccio proprio. Certo, sono “solo” 10 milioni” che in confronto ai miliardi di Euro necessari per rimettere in piedi il paese sono poca cosa. Ma bisogna andare a colpire tutto dove ci sono eccessi, privilegi assurdi, incongruenze. E questa è una delle tante. Come anche il “conto” del ristorante della Camera. La cosa che incuriosisce è che ci è costato…come i Comuni
Non ci credete? Leggete qui…
Avevamo chiesto i tagli della politica. I tagli però, non i ragli. Anziché dimezzare il numero e i benefit dei parlamentari, il governo crede di tenerci buoni segando a casaccio i piccoli Comuni. Il tessuto connettivo di un Paese che è composto di mille villaggi. Il suo apparato cellulare. L’unica istituzione in cui l’italiano medio si riconosca. Un provvedimento di tale portata avrebbe dovuto essere il frutto di un restauro complessivo dell’architettura dello Stato. Invece da noi le riforme vengono fatte così: una alla volta, a rate, come capita. Penso ai poveri sindaci dei paesi del mio Piemonte, costretti a decrittare il proprio destino dalla lettura impervia di un decreto scritto di corsa e male. Per giunta a Ferragosto, con i prefetti in ferie che non possono neanche dare delucidazioni.
Si è capito che i Comuni sotto i mille abitanti dovranno consorziarsi con quelli adiacenti per raggiungere la fatidica quota cinquemila, ma poi si scopre che non è esattamente così, che ogni regola ha cento eccezioni e che al Sud la mafia si appresta a sfruttare queste fusioni a freddo per mettere direttamente le mani sugli apparati pubblici. Bene, anzi male. Volete sapere quale risparmio formidabile ci porterà la disarticolazione del sistema nervoso dei Comuni? Sei milioni di euro. Su una manovra di 50 miliardi. Poco più di quanto ci costa ogni anno il ristorante della Camera: 5 milioni e mezzo. Proporrei uno scambio secco: ci teniamo i piccoli Comuni e obblighiamo i deputati a iniziare uno sciopero della fame contro se stessi. (Source)
Questo sì che è un vero magna-magna… In verità occorre un vero cambiamento di mentalità, occorre falcidiare tutto quello che ormai era una consuetudine (che fa rima con privilegio) e far tornare il vero spirito politico. Che non esiste più.
Permettetemi qualche citazione che arriva dalla Storia…

  • Il Governo ha due doveri, quello di mantenere l’ordine pubblico a qualunque costo ed in qualunque occasione, e quello di garantire nel modo il più assoluto la libertà di lavoro. (30 aprile 1901; da Discorsi parlamentari di Giovanni Giolitti, vol. II)
  • La retorica è un veleno micidiale. (citato in Alfredo Frassati, Giolitti, Parenti, 1959)
  • Quando si va in cucina, bisogna pur cucinare con gli ingredienti che si trovano. (citato in Alfredo Frassati, Giolitti)
  • Perdonare sempre, ma dimenticare mai. (citato in Pitigrilli, La donna di 30, 40, 50, 60 anni, Sonzogno, Milano 1967)
  • Nessuno si può illudere di potere impedire che le classi popolari conquistino la loro parte di influenza economica e di influenza politica. Gli amici delle istituzioni hanno un dovere soprattutto, quello di persuadere queste classi, e di persuaderle con i fatti, che dalle istituzioni attuali esse possono sperare assai più che dai sogni dell’avvenire. (da un discorso alla Camera dei Deputati, 1901; da Discorsi parlamentari di Giovanni Giolitti, vol. II)
  • Il governo quando interviene per tener bassi i salari commette un’ingiustizia, un errore economico e un errore politico. Commette un’ingiustizia perché manca al suo dovere di assoluta imparzialità tra i cittadini, prendendo parte alla lotta contro una classe. Commette un errore economico perché turba il funzionamento economico della legge della domanda e dell’offerta, la quale è la sola legittima regolatrice della misura salari come del prezzo di qualsiasi altra merce. Il Governo commette infine un errore politico perché rende nemiche dello stato quelle classi le quali costituiscono in realtà la maggioranza del Paese. (da un discorso al parlamento, 4 febbraio 1901)
SOURCE: Wikipedia
 

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