tontolina
Forumer storico
Gli spagnoli ci riprovano
nuova Opa del BBva su Bnl
Nelle prossime ore i vertici del Bbva arriveranno in Italia per trattare con Unipol e per lanciare una nuova Opa su Bnl. Questa volta in contanti e presumibilmente a un prezzo di 2,755 euro.
Banche italiane attraenti, verso consolidamento
MILANO - Nelle prossime ore i vertici del Bbva arriveranno in Italia per trattare con Unipol e per lanciare una nuova Opa su Bnl. Il no di Bankitalia all'Offerta di acqusito lanicata da Unipol sulla banca romana rimette infatti in gioco i soci spagnoli, che avevano già un anno la scalata amichevole all'istituto di credito guidato da Luigi Abete. Allora l'opa era andata a monte proprio per l'intromissione della Unipol. Dopo la messa fuori gioco della compagnia bolognese, gli spagnoli ci riprovano.
Un secondo fallimento, però sarebbe troppo. Questa volta gli spagnoli vorranno delle rassicurazioni istituzionali prima di procedere con una nuova Opa. Con Bankitalia non dovrebbero esserci problemi anche perchè il nuovo governatore Mario Draghi è vicepresidente uscente di Goldman Sachs in Europa, la banca che ha fatto da consulente al Bbva nella scalata alla banca romana.
Questa volta l'Opa sarebbe probabilmente in contanti, e non più in azioni come in passato,
al fine di facilitare l'uscita di Unipol e degli suoi alleati. Il prezzo non dovrebbe allontanrsi dai 2,755 euro per azione imposti dalla Consob alla Unipol con un esborso per gli spagnoli di circa 7 miliardi di euro. Una cifra alla portata di un gruppo internazionale come il Bbva, che può comunque contare sulla leva debitoria e sull'eventuale cessione di titoli e partcipazioni.
In pochi pensano che Unipol deciderà di andare avanti su Bnl dopo la bocciatura di Bankitalia. Per il momento la compagnia assicuratrice non ha convocato alcun consiglio di amministrazione ed è difficile che possa decidere un eventuale ricorso al Tar. Più probabile un accordo diretto con i concorenti del Bbva per trovare la soluzione di uscita meno dannosa.
L'obiettivo di tutti è di accelerare i tempi per arrivare all'assemblea di bilancio di di Bnl con una soluzione in tasca. Unipol e alleati possono contare direttamente su quote equivalenti a quelle del patto anche nel caso dovesse essere sterilizzata la restante quota rastrellata tramite i contratti put. Ma ad un nuovo muro contro muro non crede più nessuno. Lo studio Gianni-Origoni, advisors di Unipol, potrebbe a breve avviare contatti con i rappresentanti legali del Bilbao. I quali pare che abbiano affidato a Guido Rossi - che aveva già seguito per Abn Amro la vicenda Antonveneta - la gestione della parita. Se si giungerà ad una soluzione condivisa, riferiscono fonti della compagnia emiliana, per Unipol si potrebbe proporre la scelta tra un'uscita tecnica, anche se graduale, o il mantenimento di una quota in Via Veneto per tutelare l'investimento in Bnl Vita.
Se la compagnia resterà da sola, infatti, diventerà necessario portare avanti il collocamento dei propri prodotti con Mps, attraverso Bam, con Bpi, attraverso Reti Bancarie, con Bnl, attraverso Bnl Vita. Se il ribaltone ai vertici delle società che controllano Unipol spingerà invece in direzione di una aggregazione più stretta tra Siena e Bologna, l'interesse a mantenere l'investimento nell'istituto romano non avrebbe più senso, lasciando al Bbva completa via libera magari in alleanza con Generali.
A decidere le future e immediate strategie del gruppo assicurativo bolognese saranno, secondo le stesse fonti, i vertici Unipol nominati lunedì, perchè nell'incertezza che ancora circonda l'evoluzione della vicenda potrebbe essere preferito un rinvio della nomina di un nuovo amministratore delegato, magari all'assemblea che a marzo-aprile dovrà approvare il bilancio.
Dopo la bocciatura dell'opa Unipol, Luigi Abete - che secondo le prime indiscrezioni dovrebbe essere confermato dagli spagnoli se decideranno di farsi avanti nuovamente - afferma di essere "sereno e soddisfatto: a quello che sembra leggendo i giornali - dice - Non conosciamo il merito del provvedimento di Bankitalia, ma leggendo i giornali sembra che una serie di preoccupazioni che il Cda di Bnl aveva espresso sul merito della proposta di opa da parte di Unipol, evidentemente, ha trovato una conferma nel giudizio autonomo, autorevole, della Banca d'Italia". E a proposito del Bbva si limita a dire che "se nelle prossime settimane uno degli attuali azionisti, o altri investitori, faranno o proporranno progetti, idee, noi serenamente le valuteremo. Chiunque presenterà una proposta sarà trattato con la massima attenzione nell'interesse dell' azienda".
(12 gennaio 2006)
http://letterafinanziaria.repubblica.it/index.jsp?s=titoli_in_primo_piano&l=dettaglio&id=44665
nuova Opa del BBva su Bnl
Nelle prossime ore i vertici del Bbva arriveranno in Italia per trattare con Unipol e per lanciare una nuova Opa su Bnl. Questa volta in contanti e presumibilmente a un prezzo di 2,755 euro.
Banche italiane attraenti, verso consolidamento
MILANO - Nelle prossime ore i vertici del Bbva arriveranno in Italia per trattare con Unipol e per lanciare una nuova Opa su Bnl. Il no di Bankitalia all'Offerta di acqusito lanicata da Unipol sulla banca romana rimette infatti in gioco i soci spagnoli, che avevano già un anno la scalata amichevole all'istituto di credito guidato da Luigi Abete. Allora l'opa era andata a monte proprio per l'intromissione della Unipol. Dopo la messa fuori gioco della compagnia bolognese, gli spagnoli ci riprovano.
Un secondo fallimento, però sarebbe troppo. Questa volta gli spagnoli vorranno delle rassicurazioni istituzionali prima di procedere con una nuova Opa. Con Bankitalia non dovrebbero esserci problemi anche perchè il nuovo governatore Mario Draghi è vicepresidente uscente di Goldman Sachs in Europa, la banca che ha fatto da consulente al Bbva nella scalata alla banca romana.
Questa volta l'Opa sarebbe probabilmente in contanti, e non più in azioni come in passato,
al fine di facilitare l'uscita di Unipol e degli suoi alleati. Il prezzo non dovrebbe allontanrsi dai 2,755 euro per azione imposti dalla Consob alla Unipol con un esborso per gli spagnoli di circa 7 miliardi di euro. Una cifra alla portata di un gruppo internazionale come il Bbva, che può comunque contare sulla leva debitoria e sull'eventuale cessione di titoli e partcipazioni.
In pochi pensano che Unipol deciderà di andare avanti su Bnl dopo la bocciatura di Bankitalia. Per il momento la compagnia assicuratrice non ha convocato alcun consiglio di amministrazione ed è difficile che possa decidere un eventuale ricorso al Tar. Più probabile un accordo diretto con i concorenti del Bbva per trovare la soluzione di uscita meno dannosa.
L'obiettivo di tutti è di accelerare i tempi per arrivare all'assemblea di bilancio di di Bnl con una soluzione in tasca. Unipol e alleati possono contare direttamente su quote equivalenti a quelle del patto anche nel caso dovesse essere sterilizzata la restante quota rastrellata tramite i contratti put. Ma ad un nuovo muro contro muro non crede più nessuno. Lo studio Gianni-Origoni, advisors di Unipol, potrebbe a breve avviare contatti con i rappresentanti legali del Bilbao. I quali pare che abbiano affidato a Guido Rossi - che aveva già seguito per Abn Amro la vicenda Antonveneta - la gestione della parita. Se si giungerà ad una soluzione condivisa, riferiscono fonti della compagnia emiliana, per Unipol si potrebbe proporre la scelta tra un'uscita tecnica, anche se graduale, o il mantenimento di una quota in Via Veneto per tutelare l'investimento in Bnl Vita.
Se la compagnia resterà da sola, infatti, diventerà necessario portare avanti il collocamento dei propri prodotti con Mps, attraverso Bam, con Bpi, attraverso Reti Bancarie, con Bnl, attraverso Bnl Vita. Se il ribaltone ai vertici delle società che controllano Unipol spingerà invece in direzione di una aggregazione più stretta tra Siena e Bologna, l'interesse a mantenere l'investimento nell'istituto romano non avrebbe più senso, lasciando al Bbva completa via libera magari in alleanza con Generali.
A decidere le future e immediate strategie del gruppo assicurativo bolognese saranno, secondo le stesse fonti, i vertici Unipol nominati lunedì, perchè nell'incertezza che ancora circonda l'evoluzione della vicenda potrebbe essere preferito un rinvio della nomina di un nuovo amministratore delegato, magari all'assemblea che a marzo-aprile dovrà approvare il bilancio.
Dopo la bocciatura dell'opa Unipol, Luigi Abete - che secondo le prime indiscrezioni dovrebbe essere confermato dagli spagnoli se decideranno di farsi avanti nuovamente - afferma di essere "sereno e soddisfatto: a quello che sembra leggendo i giornali - dice - Non conosciamo il merito del provvedimento di Bankitalia, ma leggendo i giornali sembra che una serie di preoccupazioni che il Cda di Bnl aveva espresso sul merito della proposta di opa da parte di Unipol, evidentemente, ha trovato una conferma nel giudizio autonomo, autorevole, della Banca d'Italia". E a proposito del Bbva si limita a dire che "se nelle prossime settimane uno degli attuali azionisti, o altri investitori, faranno o proporranno progetti, idee, noi serenamente le valuteremo. Chiunque presenterà una proposta sarà trattato con la massima attenzione nell'interesse dell' azienda".
(12 gennaio 2006)
http://letterafinanziaria.repubblica.it/index.jsp?s=titoli_in_primo_piano&l=dettaglio&id=44665